"In queste settimane è finalmente partito il progetto sperimentale che permetterà ai cittadini della Asst Rhodense di ritirare le analisi del sangue presso le Farmacie del territorio - dichiara il vice Presidente del Consiglio Regionale, Carlo Borghetti – in questa fase sono coinvolte solo farmacie di Garbagnate e Vanzago ma questa è la direzione giusta. La costruzione infatti di una stretta collaborazione tra la rete delle Farmacie territoriali e le Asst è una delle proposte che come Partito Democratico siamo riusciti ad introdurre nell’ultima riforma sanitaria approvata da Regione Lombardia. L’obiettivo era ed è quello di avvicinare i punti di erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie ai cittadini, per ridurre le code e i tempi di attesa e per venire incontro alle richieste dei pazienti cronici e più fragili. Sono molto curioso ora di vedere i risultati della sperimentazione – conclude Borghetti – perchè sono convinto che questo servizio debba essere rafforzato, implementato ed esteso non solo a Rho e in tutti i Comuni della zona ma anche in tutto il territorio lombardo”.
"A 25 anni dall'uccisione in Somalia di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin ho partecipato oggi alla Camera dei Deputati all'incontro “Noi non archiviamo". Il giornalismo d’inchiesta per la verità e la giustizia”. Ci sono tante ragioni perché su questa vicenda si continui a ricercare la verità, contrastando i depistaggi che hanno caratterizzato questi anni. Per questo raccogliamo la richiesta venuta oggi da quanti hanno tenuto fin qui viva la memoria e la ricerca della giustizia. Il PD ha sostenuto e condiviso la decisione già assunta dall'ufficio di Presidenza della Commissione d’inchiesta Ecomafie di avviare un approfondimento sulla morte di Ilaria e Miran nella vicenda del traffico transfrontaliero di rifiuti tossici verso l’Africa, su cui i due giornalisti RAI stavano indagando 25 anni fa". Lo dichiara Chiara Braga, capogruppo Pd in Commissione Ecomafie
“La situazione sulla Chiasso-Milano è vergognosa: non è possibile che in una delle aree più sviluppate d’Europa, sul principale confine d’Italia, il servizio ferroviario sia il peggiore di tutta la Lombardia, facendoci ancora una volta sfigurare con i vicini svizzeri che contano su questa tratta”, lo dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, a commento della notizia che ancora una volta i pendolari della linea avranno il bonus sconto per i disservizi. Contestualmente, Orsenigo annuncia che domani, giovedì 21 marzo, alle 17, in Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, di cui è segretario, si terrà un’audizione, richiesta proprio dal Pd, con il Comitato pendolari Como-Lecco in merito alle ricadute che il potenziamento e il rilancio della linea ferroviaria potrebbero comportare per il traffico transfrontaliero verso la Svizzera.
“Sulla Chiasso-Como-Monza-Milano il servizio è penoso e il primo a riconoscerlo è Trenord – aggiunge Orsenigo –. Il materiale rotabile è pessimo. E nonostante il piano di emergenza di Trenord la situazione non migliora, anzi. Mi chiedo come faremo quando sarà operativo AlpTransit”.
L’audizione di domani è strettamente connessa: “La stessa linea Chiasso-Milano presenta interessanti potenzialità in sinergia con la Como-Lecco: l’intersezione delle due assi facilita gli spostamenti sia verso la Svizzera che verso Milano. Ma così certo non può funzionare – ribadisce il consigliere Pd –. La mobilità ferroviaria deve essere un punto di forza del nostro territorio, considerate le prospettive che ci sono. L’obiettivo è anche di togliere il traffico dalle strade che diventano impraticabili, soprattutto in certi orari. Così, oggi, chi da Como si vuole spostare, per fare anche solo 40 chilometri, vive un incubo sia che si sposti in auto, sia che provi a optare per i mezzi pubblici”.
Si presenta oggi la seconda edizione di COMO “in Salute”: una rassegna di incontri di informazione sanitaria rivolti alla popolazione comasca, organizzati dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Como e dal Comune di Como, in chiave divulgativa e inerenti il benessere, gli stili di vita e le più frequenti problematiche relative alla salute.
Durante la prima edizione di Como in Salute, nel 2018, sono stati organizzati complessivamente 14 incontri dal 14 febbraio al 21 novembre strutturati in incontri di due ore con relazioni e ampio spazio per domande e dibattito. Si sono intervallati inoltre artisti, musicisti e teatranti che hanno allietato gli incontri con esibizioni a tema.
La prestigiosa sede della Pinacoteca Como ha accolto nella cornice di “Como in Salute” circa 1.200 partecipanti di tutte le età, 33 medici specialisti provenienti da ASST lariana, Ospedale Valduce, Istituto Clinico Villa Aprica che si sono intervallati come relatori e 7 medici di famiglia come moderatori degli incontri.
Quest’anno Como in Salute si rinnova con argomenti rivolti anche alla popolazione più giovane riguardo le problematiche di salute di più frequente riscontro delle età dello sviluppo.
Gli obiettivi di Como in Salute rimangono:
- Informare sulle più comuni patologie e sistemi / percorsi di diagnosi e cura esistenti sul territorio comasco
- Porre a confronto su tematiche di comune interesse medici specialisti / medici di famiglia del territorio / personale sanitario
- Avvicinare la popolazione a tematiche medico specialistiche con linguaggio e forma divulgativa
- Avvicinare le strutture sanitarie del territorio ai cittadini comaschi
- Divulgare la cultura del conoscersi e conoscere il proprio organismo per adottare stili di vita di buona salute e prevenire la malattia
- Aiutare la popolazione a orientarsi nel panorama delle proposte di cura pubblicizzate sulla rete allontanando l’interesse da false aspettative e prospettive di cura provenienti dalle piattaforme web in forma di fake news
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato, con il voto favorevole del M5S, il “Programma strategico triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico”.
Nel corso della discussione sono stati approvati tre emendamenti del M5S e un ordine del giorno del M5S.
Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “È un piano decisamente soddisfacente, con finanziamenti importanti di 750 milioni di euro che avranno un impatto sulla crescita e sul futuro della nostra regione. L’innovazione e la ricerca sono una grande opportunità per il nostro territorio.
Il documento approvato avrà effetti su tutti i settori dell’economia regionale e favorirà la rivoluzione digitale. Si parla infatti di intermodalità, sistemi di bigliettazione elettronica unica, sistemi di pagamento fintech, monete complementari elettroniche, identità digitale e così via.
Sono particolarmente soddisfatto per l’approvazione di un nostro ordine del giorno che va nella direzione di realizzare in Lombardia la democrazia diretta. Nel concreto impegna la Lombardia a dotarsi di piattaforme che consentano il coinvolgimento di cittadini e comunità nella consultazione on-line con strumenti digitali e, ancora, per le associazioni senza scopo di lucro, offrirà sistemi utili a rafforzare la partecipazione dei membri e a promuovere le proposte che arrivano dal terzo settore.
Tra le proposte emendative del M5S approvate dal Consiglio regionale anche lo sviluppo di sistemi di tutela del Made in Italy, di tracciabilità di filiera e di lotta alla contraffazione con l’avvio di sperimentazioni con la Blockchain e un maggior coinvolgimento delle Commissioni sulla realizzazione concreta di questo piano. Le verifiche saranno annuali perché vogliamo che questo piano ambizioso sia tradotto in azioni concrete. Innovazione e ricerca sono grandi opportunità, portano occupazione e sviluppo”.
VI COMMISSIONE
“AMBENTE E PROTEZIONE CIVILE”
Seduta del 20 febbraio 2019 Processo verbale n. 2/2019
Argomento n. 4 dell’o.d.g. PDL 31 - Modifiche alla legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 ‘Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche’
Presidente Riccardo PASE
Passiamo al punto successivo, la presentazione della PDL n. 31, modifiche del legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26. Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale, norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche”. Francesca Ceruti è la relatrice, le chiedo di intervenire per fare la presentazione del punto.
Consigliere Francesca CERUTI
Questo progetto di legge, il n. 31, si pone un obiettivo molto importante, anche ambizioso, che è quello di tutelare la gestione efficiente del servizio idrico, da parte di quelli che sono degli enti virtuosi e lo fa introducendo modelli di gestione specifici e particolari. Nel dettaglio sono modelli di gestione a partecipazione totalmente pubblica e questo in virtù della questione relativa al referendum nazionale che si era tenuto nel 2011, che indirizzava sulla pubblicizzazione del servizio idrico. Questo progetto di legge è composto da tre articoli che vanno a modificare, come diceva prima il Presidente, la legge n. 26/2003. Nella sostanza le modifiche che vengono proposte in questo progetto di legge sono quelle degli articoli 47, 48 e 49 della legge regionale n. 26/2003. Li vado a evidenziare in modo analitico e spero anche sintetico. Per quanto riguarda la modifica dell’articolo 47 sono inserite una serie di lettere, di commi, dove sostanzialmente, nel primo punto, si prevede che venga sostituito l’articolo 47 al comma 1, introducendo la possibilità per la Giunta, sentiti i Comuni, di istituire degli Ambiti che vengano identificati diversamente da quelli che sono gli attuali Ambiti a livello provinciale. Andando quindi al di sotto di quella che è la identificazione provinciale degli attuali ATO. Si introduce poi un nuovo comma, sempre
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