“Siamo di fronte all’ennesima provocazione di movimenti di estrema destra, inneggianti al fascismo, nel nostro territorio. Di fronte al dilagare di posizioni reazionarie e razziste non possiamo ignorare o banalizzare episodi di questo genere”. Lo dichiara la deputata comasca Chiara Braga dopo la serie di affissioni, in diversi punti della città di Como e provincia, di manifesti abusivi inneggianti al centenario della fondazione dei Fasci italiani di combattimento, movimento dal quale prese il via il Partito Nazionale Fascista.
“È dovere delle istituzioni vigilare e sanzionare comportamenti che violano norme dello Stato vigenti”, prosegue la deputata Dem che annuncia la presentazione di un’interrogazione scritta al Ministro dell’Interno Salvini “affinché azioni del genere non si ripetano e vengano concretamente contrastate”.
“Questo ci aspettiamo da un Governo e da istituzioni locali che si accaniscono contro la povertà: non vorremmo scoprirli più clementi verso chi viola la legge dello Stato inneggiando al fascismo”, la ferma conclusione della deputata Dem-.
Si indaghi sulle cause e sulle conseguenze! La discarica di Mariano va chiusa definitivamente, altro che proroghe! Siamo molto preoccupati per il gravissimo incendio verificatosi oggi presso la discarica di Mariano Comense. Oltre ad esprimere apprensione per l’operatore ferito, la nostra preoccupazione è rivolta alle conseguenze ambientali e sanitarie che l’incendio potrebbe aver causato. Intatti, in attesa di capire quali siano state le cause dell’incendio (se doloso o meno), vanno valutati i danni ecologici e sanitari. L’incendio dei rifiuti è una delle attività più dannose per l’ambiente e per la salute umana: infatti dalla combustione incontrollata di rifiuti si possono sviluppare sostanze tossiche, tra cui le pericolosissime diossine. Inoltre denunciamo che quello verificatosi oggi a Mariano è solo l’ultimo di una serie di incendi: i precedenti si erano verificati a febbraio dello scorso anno. Allora ci eravamo premuniti di chiedere informazioni agli Enti preposti (ARPA, Provincia, Comune), senza però ricevere risposte esaustive sulle cause e sulle conseguenze dell’incendio di un anno fa. Inoltre la “casualità” di questo incendio, verificatosi a pochi giorni dalla chiusura definitiva della discarica, ci pone forti dubbi. Per questo lanciamo questo appello agli Enti di controllo. Anzitutto si verifichino con dovizia i danni sull’ambiente (sulla qualità dell’aria, ma anche in relazione alle ricadute al suolo) e sulla salute umana.
"Terzo rogo in poco più di un anno, questo è quando accade nella cittadina di Mariano Comense in provincia di Como, si, avete letto bene Como, Lombardia. Roghi rilevanti che si aggiungono a quelli di tutta la Lombardia. Ora, le indagini faranno sicuramente il loro doveroso corso, però dal punto di vista politico assistiamo ad una chiara problematica di sicurezza del nostro territorio.
Occorre maggiore attenzione e maggiore prevenzione di tali episodi. Mi attiverò sin d’ora per chiedere maggiore sicurezza ambientale per un territorio che già registra record negativi di qualità dell’aria. Bisogna garantire un’aria respirabile ed è per questo che attenzionerò il caso al Ministero dell’Ambiente e ai Colleghi della Commissione bicamerale Ecomafie."
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Alcuni cittadini ci hanno segnalato che in diversi punti della provincia ed anche in città a Como (alleghiamo una foto ripresa in via S. Eutichio, di fronte alla basilica di S. Abbondio ieri sera sabato 23 marzo) sono stati affissi manifesti inneggianti al dittatore fascista Benito Mussolini firmati da Blocco studentesco.Esprimiamo ferma e netta condanna per queste indecenti affissioni abusive con l’esplicito richiamo a Mussolini che intendono celebrare i cento anni dalla fondazione dei fasci italiani di combattimento.Il contenuto di questi manifesti è da far rientrare nel reato di apologia di fascismo, condannato sia dalla legge Scelba che dalla legge Mancino, oltre ad essere in aperto contrasto con la nostra Carta Costituzionale, che è profondamente antifascista.
L’esaltazione, in ogni sua forma, di questo tragico centenario o di qualsiasi altro fatto inerente al fascismo deve essere vietato dalle autorità competenti, in quanto rappresenta un grave sfregio alla democrazia ed alla Memoria di coloro che hanno combattuto per la libertà di noi tutti.Riteniamo quindi che di fronte a questi patetici tentativi di resuscitare un’ideologia condannata dalla storia, il nostro compito, come A.N.P.I. e come cittadini, sia quello di denunciare ogni fatto e di contrapporvi la certezza dell’essere da una parte sola: quella dell’antifascismo e della Costituzione.
Auspichiamo che nel momento in cui scriviamo le Autorità competenti abbiano già provveduto alla rimozione di questi manifesti abusivi, altrimenti chiediamo di intervenire tempestivamente e ci rivolgiamo altresì al Questore ed al Prefetto affinché vengano presi i provvedimenti necessari verso gli autori di questa iniziativa e per impedirne ulteriori in futuro.
Sulla differenza di ticket tra una Asst e l’altra per le protesi dentarie era già intervenuto Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, poco dopo la sua nomina: a giugno scorso aveva presentato un’interrogazione alla quale aveva dato risposta l’assessore regionale alla Sanità Gallera.
“Si era giustificato dicendo che sono le singole aziende a trattare il costo delle prestazioni, ma si era anche impegnato a fare una ricognizione generale di questi costi per farla pervenire a me e ai membri della Commissione Sanità per avere un quadro preciso della situazione – ricorda Orsenigo –. Ebbene, oggi, a 8 mesi dalla risposta dell’assessore, malgrado le sollecitazioni, ancora non sappiamo nulla, né le differenze di prezzo, né le motivazioni per cui Regione Lombardia non può intervenire cercando di stabilire un tariffario base che calmieri i costi. Ma non è ammissibile che un cittadino di Dongo debba pagare 900 euro e quelli del resto della provincia 200 lo stesso tipo di intervento e impianto”.
Ancora una volta al consigliere Pd non rimane che invitare Regione Lombardia a fare qualcosa: “Non è ammissibile la latitanza dell’assessore nell’affrontare le disuguaglianze in un tema prettamente di welfare, in territori oltre tutto contermini, se non addirittura appartenenti alla stessa provincia. Vogliamo chiarezza e risposte alle esigenze dei cittadini, soprattutto quelli più in difficoltà, una volta per tutte. Ci pare appena il caso di ricordare che proprio una questione di protesi dentarie ha segnato profondamento Regione Lombardia e la sua Giunta, in un recente passato”.
“Il fascismo non è un’oppinione come le altre, il fascismo è un crimine contro l’umanità”, purtroppo però ancora oggi esiste chi, quella tragedia, intende celebrarla e domani, 23 Marzo 2019, #Milano città medaglia d’oro alla #Resistenza si riempirà di neofascisti con buona pace della #Democrazia e dei Valori della #Libertà e della #Costituzione nate dalla Resistenza.Ad aggravare questa situazione, in moltissime città tra le quali #Como, questa mattina sono comparsi, affissi abusivamente sulle pensiline del trasporto pubblico, dei manifesti apologetici che ricordano la nefasta data del 23 marzo 1919, giorno in cui si fondarono ufficialmente, in piazza San Sepolcro a Milano, i Fasci italiani di combattimento.Nella nostra città tutto questo avviene proprio nella giornata in cui la stampa locale pubblica articoli sull’inasprimento (ovviamente a senso unico) del regolamento di polizia locale in merito ad ordine pubblico, artisti di strada, mendicanti, venditori ambulanti e via discorrendo.Insomma, la giunta a trazione leghista di Como, che fa vere e proprie dichiarazioni di guerra nei confronti dei venditori di mimose e di chi per vivere chiede l’elemosina, non fa una piega ne prende una posizione pubblica in merito all’imbrattamento della città con manifesti fascisti. Siamo indignati.Davanti a fatti tanto gravi, davanti alla rievocazione degli orrori del più oscuro ventennio della storia del nostro Paese, davanti a rigurgiti fascisti sempre più gravi e frequenti, le istituzioni cittadine non si muovono, sono troppo imegnate a fare la guerra ai poveri.Come Osservatorio Democratico sulle nuove destre esprimiamo estrema preoccupazione per la deriva antidemocratica e autoritaria che Como, e tutto il Paese stanno attraversando ed auspichiamo ad un REALE contrasto da parte delle istituzioni preposte ad iniziative in pieno regime di REATO DI apologia di fascismo che purtroppo, come si vede ormai settimanalmente, sempre più spesso sono addirittura autorizzate.
Como, 22/03/2019
Fabrizio Baggi
per la Redazione dell’ Osservatorio Democratico Sulle Nuove Destre di Como e Provincia.
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