Segue il testo della lettera inviata alla Regione:
Egregi,
abbiamo appreso dalla stampa la notizia che la risoluzione inerente “misure regionali di mitigazione e contrasto ai cambiamenti climatici” è stata bocciata ieri dal Consiglio Regionale.
Avremmo potuto comprendere una bocciatura motivata dal sostegno ad un provvedimento diversamente ambizioso: ma così non è stato, si è trattato di una bocciatura che non può essere
interpretata se non come disinteresse e rinuncia ad elevare il livello di ambizione della Lombardia nei confronti delle politiche climatiche. Un voto che lascia molto amaro in bocca, oltre ad un alto grado di inquietudine: non possiamo che dichiarare il nostro sconcerto a quei consiglieri, di maggioranza e di opposizione, che hanno deciso con il loro voto di respingere la risoluzione.
Un giudizio negativo, il nostro, che acquisisce il senso più alto degli accordi di Parigi sul clima, con cui i Paesi hanno condiviso di vincolarsi reciprocamente ad una virtuosa competizione che elevasse le sfide e anticipasse gli obiettivi di riduzione delle emissioni, proprio a partire dai livelli nazionali e regionali delle responsabilità di governo. Il fatto che la Lombardia, regione tra quelle
economicamente più sviluppate d'Europa, si astenga dal dichiarare i propri impegni climatici, è già un segnale estremamente negativo. Possiamo immaginare che a prevalere non sia stato il giudizio sul merito del provvedimento, ma un mero calcolo politico. Questo è ancora più grave.
Via libera stamattina, in V Commissione Trasporti del consiglio regionale, alla risoluzione sulla navigazione dei laghi lombardi, che contiene la richiesta di sollecito al Governo affinché si dia piena e rapida attuazione alla regionalizzazione del servizio, ma anche al Ministero dei Trasporti affinché predisponga il piano di risanamento tecnico-economico con il Ministro del Tesoro.
Approvato nel contempo anche un emendamento del Gruppo regionale del Pd che aggiunge agli impegni un punto preciso: “Una volta ottenuta la regionalizzazione della gestione, Regione Lombardia deve coinvolgere gli enti locali e gli altri enti pubblici che si occupano della gestione delle risorse lacuali. Altrimenti, il rischio è che si centralizzi nuovamente, seppure a livello lombardo, il servizio, incorrendo nei problemi che abbiamo avuto finora”, spiegano Angelo Orsenigo e Raffaele Straniero, consiglieri dem.
Orsenigo tiene a sottolineare ancora una volta che la “risoluzione nasce dalla mozione presentata da noi, ancora a luglio scorso, in consiglio regionale: ci chiesero di ritirarla per giungere a un documento comune da presentare prima in Commissione. Quindi, di fatto, dopo tanti anni di attesa, il vero e proprio sollecito a stringere i tempi su questa questione è venuto da noi”.
Protagonista la Responsabile della DDA, che ha condotto le inchieste contro la ‘ndrangheta in Lombardia
Il magistrato antimafia Alessandra Dolci sarà la protagonista dell’incontro dal titolo “NO alle mafie, conoscerle per combatterle”, che si terrà il prossimo martedì 19 marzo presso l’Auditorium di Tavernerio. La dottoressa Dolci, che è subentrata alla PM Ilda Boccassini come Responsabile della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Milano, ha seguito le principali inchieste contro le mafie in Lombardia. Tra queste il processo “Crimine-Infinito” che ha inferto uno dei più gravi colpi contro la ‘ndrangheta nella nostra Regione.
La serata è organizzata dal Comune di Tavernerio, con il patrocinio di Albese con Cassano, Lipomo e Montorfano, ed è realizzata in collaborazione con la Commissione Biblioteca di Tavernerio e il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”. All’'incontro del 19 marzo è stato invitato anche il Prefetto di Como, dottor Ignazio Coccia.
Modererà l’incontro Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, associazione che da anni si batte contro la presenza delle mafie sul territorio.
Come detto, l’obiettivo dell’evento è quello di dibattere sulla presenza delle mafie in Lombardia, in particolare in provincia di Como. Ma anche quello di diffondere la cultura della legalità e di coinvolgere i cittadini nella lotta alla criminalità organizzata. Si ricorda che più volte la dottoressa Dolci si è occupata della presenza delle “locali” della ‘ndrangheta nella nostra provincia e ultimamente è intervenuta anche sui fatti che hanno interessato la città di Cantù, che sono oggetto del processo in corso in queste settimane presso il Tribunale di Como.
L'incontro pubblico “NO alle mafie” è aperto a tutta la cittadinanza e si terrà martedì 19 marzo alle ore 21 presso l’Auditorium di Via Provinciale 45 a Tavernerio.
Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
“Che il Governo abbia deciso di togliere il patrocinio al Congresso mondiale delle famiglie è una grande vittoria per le oltre 55 mila persone che hanno già firmato la nostra petizione. Però andiamo avanti e chiediamo che nessuna istituzione sostenga un convegno che alimenta odio e discriminazione”. Lo dichiara Francesca Chiavacci, presidente dell’Arci nazionale che insieme ad altre associazioni tra le quali Arcigay, Agedo, Certi diritti, Mario Mieli, Famiglie arcobaleno e insieme all’organizzazione mondiale per l’uguaglianza ‘All out’, hanno promosso una petizione ( https://go.allout.org/it/a/wcf-verona/) che chiede a tutte le Istituzioni di ritirare il sostegno al Congresso internazionale delle Famiglie previsto a Verona dal 29 al 31 marzo.
“Qual è - prosegue - l’interesse pubblico che motiva il sostegno di Ministeri, del Comune e della Regione Veneto al Congresso delle famiglie a Verona? Un incontro che riunisce antiabortisti, omofobi e altri che vorrebbero relegare le donne in ruoli sociali superati da decenni, inoltre è stato invitato anche chi teorizza la cura per i gay. È un evento - sottolinea - che non deve essere promosso da Istituzioni che sono rappresentative di tutti.
Insieme a tante altre organizzazioni - continua - stiamo organizzando la presenza a Verona per contrastare le teorie violente e discriminatorie promosse dai relatori invitati.
In Italia - conclude - c’è chi vorrebbe far perdere terreno alla battaglia per i diritti civili; lo abbiamo visto sul ddl Pillon e con diverse uscite del Ministro Fontana, ma sulla conquista dei diritti non si può andare indietro”.
Il FIM, Salone della Formazione e dell'Innovazione Musicale, che si terrà in Piazza Delle Città di Lombardia a Milano nei giorni 16 e 17 maggio 2019, lancia la prima edizione del Premio Leonardo - Innovazioni per la Musica con l'obiettivo di individuare progetti che sappiano rappresentare lo stesso spirito innovatore di Leonardo Da Vinci.
L'innovazione e la ricerca in ambito musicale è da sempre nel DNA del FIM perché non esiste possibilità di sviluppo se non si lasciano libere di esprimersi le idee innovative e la sperimentazione. Nel corso degli anni, il FIM ha ospitato un gran numero di strumenti e progetti innovativi, tanto da far crescere in maniera naturale la reputazione di questa manifestazione in tal senso.
La partecipazione di "sperimentatori" che desiderano portare al FIM i loro progetti innovativi avviene ormai spontaneamente, siano essi strumenti musicali, applicazioni tecnologiche o progetti artistici.L'istituzione di un premio a loro dedicato è la naturale conseguenza di questa partecipazione spontanea. Farlo in occasione della ricorrenza leonardesca è persino ovvio.
I destinatari del premio sono coloro i quali proporranno prototipi di strumenti nuovi, intuizioni creative in ambito musicale e idee progettuali innovative che possano trovare impiego nel campo musicale e abbiamo un potenziale di effettiva realizzabilità e accessibilità a un utenza o un pubblico di destinazione: strumenti musicali innovativi dal punto di vista costruttivo, applicativo o dei materiali utilizzati, nuove applicazioni tecnologiche in ambito musicale, nuovi accessori per la musica e il musicista, innovazioni nel campo della fruizione della musica e altro che abbia un contenuto di innovazione (a insindacabile giudizio dell'organizzazione).
L'iscrizione al Premio Leonardo è gratuita, aperto a tutti e deve essere formalizzata entro le ore 12 del 30 aprile 2019 compilando l'apposita domanda di partecipazione al link: ISCRIZIONE
Buongiorno Presidente,
dobbiamo segnalare una situazione di grave disagio a cui riteniamo Lei possa dare un impulso positivo importante.
Le chiediamo un incontro urgente per sanare l'insano procedere dell'assegnazione ed erogazione dei contributi per l'assistenza alla persona che riguardano alcune migliaia di cittadini lombardi.
Nonostante la diffusissima ed efficiente informatizzazione del welfare e della sanità siamo ancora troppo lontani dal garantire la continuità dei contributi economici per chi ne ha necessità vitale: ogni anno si chiede ai cittadini lombardi di ricertificare il bisogno di assistenza e lo si fa con grande ritardo burocratico, sospendendo di conseguenza l'erogazione per la prima parte del nuovo anno e creando disagi per molti insostenibili; dalla stessa difficoltà sono invece sollevati i gestori delle residenze assistite, che godono di continuità nell'erogazione dei contributi economici e che hanno in genere maggiori possibilità economiche per sostenere ritardi nell'erogazione dei contributi.
Siamo in presenza di una ingiustizia palese, dettata più dall'abulia amministrativa che da improbabili strategie e desideriamo parlarne con Lei e con quanti tra i suoi collaboratori siano in grado di dare un'impronta di civiltà a questa materia.
Attendiamo un sollecito riscontro, dando per certo che giungerà all'incontro adeguatamente informato e preparato sull'oggetto della presente
per il Comitato lombardo per la Vita Indipendente
Filiberto Crisci
Seguici, sostienici e collabora.
|
Contattaci |
Sostieni oggi le nostre attività, inviando il tuo contributo a: ASSOCIAZIONE NOERUS IBAN IT28Z0306910928100000000139 (ISP) |