Assieme alla risoluzione sul ‘Programma di lavoro della Commissione europea per l’anno 2019 e le politiche Ue di maggiore interesse per il tessuto socio-economico lombardo’, votata in I Commissione Bilancio del consiglio regionale, è stato approvato anche l’emendamento di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, sulla disoccupazione dei frontalieri.
“La mia richiesta impegna la Giunta regionale a manifestare al Parlamento e al Governo nazionali e alle istituzioni europee, la rilevanza per i nostri lavoratori frontalieri in Svizzera di una modifica del regolamento Ce in materia di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, nel senso di prevedere la corresponsione del trattamento di disoccupazione previsto dall’ordinamento dello Stato di ultima occupazione, nel quale sono state pagate le trattenute per le prestazioni di sostegno al reddito, e di garantire l’applicazione di questa regola anche nei rapporti intercorrenti tra Stati membri dell’Unione europea e Confederazione svizzera”, spiega Orsenigo.
Il consigliere Pd ricorda che “i frontalieri lombardi godevano già di un regime di trattamento di disoccupazione finanziato dalla trattenuta mensile sul salario ricevuto dal datore di lavoro elvetico che veniva poi, in parte, trasferita all’Inps per il pagamento dell'indennità di disoccupazione speciale. Ma successivamente all’entrata in vigore dell’accordo sulla libera circolazione si applicano i regolamenti comunitari in materia di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale e, pertanto, il lavoratore ha diritto alle prestazioni di disoccupazione a carico dello Stato di residenza. Un passaggio particolarmente penalizzante per i nostri frontalieri. Perciò, la modifica che richiediamo, grazie al nostro emendamento, risponderebbe a maggiore equità e risulterebbe di beneficio nel caso avessero la sventura di perdere il lavoro”.
In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua da Como e dal suo Lago, luogo dell'acqua per eccellenza, e dal Palazzo Municipale di Crema (da un capo all'altro del problema) vogliamo lanciare la richiesta di una gestione integrata delle acque del bacino dell'Adda, dalla Valtellina al Lago, al Lodigiano, alla Bergamasca ed al Cremonese.
Non ci possiamo più permettere che interessi speculativi si approprino della risorsa idrica sottraendola alla disponibilità che deve essere garantita in primo luogo per l'approvvigionamento idropotabile, poi per gli usi irrigui ed agricoli e poi ancora per le attività idroelettriche, termoelettriche e industriali.
Conferenze stampa in contemporanea e in collegamento, per la presentazione di dati e notizie aggiornate sul tema.
VENERDI 22 MARZO 2019 h 12.00 - SALA STEMMI COMUNE DI COMO
Elisabetta Patelli , presidente onoraria dei Verdi della Lombardia e portavoce Verdi di Como
Gianni Del Pero Ex Presidente Consorzio dell'Adda e Consigliere regionale WWF Lombardia
SALA GALLERIA MUNICIPIO DI CREMA
Andrea Ladina , Consigliere federale Verdi e portavoce Verdi di Cremona
Oscar Stefanini Presidente Legambiente Altocremasco
Ing. Micheletti, Direttore del Consorzio Dunas , Adda-Serio
in collegamento telefonico con Stefano Loffi Direttore Consorzio Irrigazioni Cremonesi
Il 22 marzo è la giornata mondiale dell’acqua. Mari, laghi, fiumi, sorgenti, fontanili, acqua potabile che sgorga dai nostri rubinetti: è così presente nella nostra vita che diamo per scontato che ci sarà sempre, ma potrebbe non essere così. L’acqua dolce sul nostro pianeta rappresenta il 3% dell’acqua totale. Di questo 3% quasi il 70% è racchiuso nei ghiacciai. A disposizione di tutti gli esseri viventi ne resta quindi una quantità limitata. Nella realtà quotidiana non si tiene conto di questo dato di fatto: la risorsa idrica viene sovrasfruttata per utilizzi industriali, agricoli, energetici, per modi di produzione, alimentazione, mobilità e consumi che la sprecano e la inquinano, senza rispettare i suoi tempi e la sua capacità di rigenerazione.
L’ONU di recente ha di nuovo lanciato un monito: se già oggi 800 milioni di persone soffrono per la scarsità di acqua potabile, permanendo questo stile, entro dieci anni metà dell’umanità vivrà in condizioni di carenza d’acqua (noi compresi) o addirittura di mancanza. Oggi ci confrontiamo anche con il surriscaldamento globale e altri cambiamenti climatici che accelerano la crisi idrica e le sue conseguenze su ambiente e salute. La natura ci dice che occorre una radicale inversione. A partire dall’acqua, bene comune e diritto umano, che deve essere gestita in modo partecipato dalle comunità locali, protetta e sottratta al mercato e ai profitti. Pretendere la giustizia climatica vuol dire in primo luogo salvaguardare l’acqua. Comitato Acqua Pubblica.
"In queste settimane è finalmente partito il progetto sperimentale che permetterà ai cittadini della Asst Rhodense di ritirare le analisi del sangue presso le Farmacie del territorio - dichiara il vice Presidente del Consiglio Regionale, Carlo Borghetti – in questa fase sono coinvolte solo farmacie di Garbagnate e Vanzago ma questa è la direzione giusta. La costruzione infatti di una stretta collaborazione tra la rete delle Farmacie territoriali e le Asst è una delle proposte che come Partito Democratico siamo riusciti ad introdurre nell’ultima riforma sanitaria approvata da Regione Lombardia. L’obiettivo era ed è quello di avvicinare i punti di erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie ai cittadini, per ridurre le code e i tempi di attesa e per venire incontro alle richieste dei pazienti cronici e più fragili. Sono molto curioso ora di vedere i risultati della sperimentazione – conclude Borghetti – perchè sono convinto che questo servizio debba essere rafforzato, implementato ed esteso non solo a Rho e in tutti i Comuni della zona ma anche in tutto il territorio lombardo”.
"A 25 anni dall'uccisione in Somalia di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin ho partecipato oggi alla Camera dei Deputati all'incontro “Noi non archiviamo". Il giornalismo d’inchiesta per la verità e la giustizia”. Ci sono tante ragioni perché su questa vicenda si continui a ricercare la verità, contrastando i depistaggi che hanno caratterizzato questi anni. Per questo raccogliamo la richiesta venuta oggi da quanti hanno tenuto fin qui viva la memoria e la ricerca della giustizia. Il PD ha sostenuto e condiviso la decisione già assunta dall'ufficio di Presidenza della Commissione d’inchiesta Ecomafie di avviare un approfondimento sulla morte di Ilaria e Miran nella vicenda del traffico transfrontaliero di rifiuti tossici verso l’Africa, su cui i due giornalisti RAI stavano indagando 25 anni fa". Lo dichiara Chiara Braga, capogruppo Pd in Commissione Ecomafie
“La situazione sulla Chiasso-Milano è vergognosa: non è possibile che in una delle aree più sviluppate d’Europa, sul principale confine d’Italia, il servizio ferroviario sia il peggiore di tutta la Lombardia, facendoci ancora una volta sfigurare con i vicini svizzeri che contano su questa tratta”, lo dice Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, a commento della notizia che ancora una volta i pendolari della linea avranno il bonus sconto per i disservizi. Contestualmente, Orsenigo annuncia che domani, giovedì 21 marzo, alle 17, in Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, di cui è segretario, si terrà un’audizione, richiesta proprio dal Pd, con il Comitato pendolari Como-Lecco in merito alle ricadute che il potenziamento e il rilancio della linea ferroviaria potrebbero comportare per il traffico transfrontaliero verso la Svizzera.
“Sulla Chiasso-Como-Monza-Milano il servizio è penoso e il primo a riconoscerlo è Trenord – aggiunge Orsenigo –. Il materiale rotabile è pessimo. E nonostante il piano di emergenza di Trenord la situazione non migliora, anzi. Mi chiedo come faremo quando sarà operativo AlpTransit”.
L’audizione di domani è strettamente connessa: “La stessa linea Chiasso-Milano presenta interessanti potenzialità in sinergia con la Como-Lecco: l’intersezione delle due assi facilita gli spostamenti sia verso la Svizzera che verso Milano. Ma così certo non può funzionare – ribadisce il consigliere Pd –. La mobilità ferroviaria deve essere un punto di forza del nostro territorio, considerate le prospettive che ci sono. L’obiettivo è anche di togliere il traffico dalle strade che diventano impraticabili, soprattutto in certi orari. Così, oggi, chi da Como si vuole spostare, per fare anche solo 40 chilometri, vive un incubo sia che si sposti in auto, sia che provi a optare per i mezzi pubblici”.
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