Ci risiamo. Chiusa di notte la ex Guardia medica di Lomazzo.
Continua l’inarrestabile voglia di limitare i servizi pubblici in ambito sanitario nella provincia di Como. Questa volta il diktat viene dall’Agenzia di tutela della salute Insubria che ha deciso la chiusura del servizio di continuità assistenziale di Lomazzo “per tutelare l’incolumità dei medici che vi operano”.
Proprio con tale motivazione si decide di violare il diritto alla salute (tutelato, lo ricordiamo sempre, dall’art.32 della Costituzione) nella fascia notturna in una cittadina di quasi diecimila abitanti!
Non ci sembra che Lomazzo sia Detroit per prendere un provvedimento così assurdo e dannoso per la popolazione, adesso costretta a recarsi ad Appiano Gentile o Fino Mornasco dopo le venti e sino alle sei del mattino.
Ecco che l’interesse della collettività di cui parla la Costituzione ancora una volta cede il passo a giustificazioni che non reggono né sul piano giuridico né sociale perché a questo punto andrebbero chiuse anche le altre sedi limitrofe.
Questa decisione è stata presa dopo aver sentito medici e cittadinanza oppure è stata calata dall’alto come già accaduto in passato?
La Federazione Provinciale del PRC esprime non solo preoccupazione ma anche disagio dinanzi ad un provvedimento ingiustificato che crea enormi disagi ad una popolazione che sulla continuità assistenziale ha già subito restrizioni di ogni tipo.
Gianluca Giovinazzo
Responsabile Sanità PRC/SE di Como
Sono stati diffusi oggi i dati sull'attività dell'Ufficio vertenze legale della Cgil di Como.
"Sono aumentati i numeri dei fallimenti in provincia di Como, ma sono minori i valori economici - spiega Chiara Mascetti, segretaria organizzativa della Cgil - inoltre, sono aumentati i licenziamenti per motivi disciplinari, strumento utilizzato in misura maggiore dalle aziende.
I dati, per la prima volta, riportano la cifra delle dimissioni telematiche: sintomatico di una parte del mondo del lavoro che cambia".
"I numeri si rivolgono sempre più ad aziende molto piccole, che compongono la maggior parte del tessuto del territorio - continua Giuseppe Augurusa, responsabile Uvl Como -
i dati sui fallimenti del 2016 afferenti il Tribunale di Como e che segnano un incremento del 13%, non fanno che confermare la durezza della fase economica che oramai da molti anni, stiamo attraversando. «I timidi segnali di ripresa, sempre per la verità annunciati con un po’ di pudore da chi teme di essere smentito il giorno dopo, non trovano riscontro nella prassi del sistema d’impresa; almeno in una sua parte Negli anni della crisi abbiamo più volte definito questi tempi difficili come la fase del "cambio del paradigma" del sistema produttivo, dall’esito incerto: una lunga transizione destinata a cambiare i modi della produzione, la distribuzione del valore lungo la filiera produttiva, la selezione “naturale” tra e nei comparti, che avrebbe inevitabilmente lasciato sul campo morti e feriti. Una profezia facilmente prevedibile solo osservando il sistema pre crisi: una miriade di piccole imprese, sotto capitalizzate, con filiere corte, spesso solo su base regionale. Un vasto apparato di conto terzismo, spesso mono committente senza alcun potere contrattuale con la grande impresa, al tempo stesso cliente e “padrone”. Interi settori che lavorano solo sul mercato di consumi interni, com’è noto al collasso.
Chi si è rivolto all'uvl sono stati circa 1384 persone.
In allegato, i dati.
Una precisazione rispetto al cartaceo distribuito in conferenza stampa: la voce "fallimenti in provincia di Como (tribunale"), il dato è 151.
Un’ importante novità riguarda l’innalzamento del limite Isee per accedere allo sconto sull’Energia Elettrica ed il Gas. Si tratta di uno sconto sulla bolletta luce riservato alle famiglie con basso reddito e numerose. Il bonus elettrico è previsto inoltre anche per i casi di disagio fisico, quando una grave malattia costringe all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.
Fino allo scorso anno serviva avere un ISEE non superiore a 7.500 euro aumentabile a 20mila per le famiglie numerose con più di 3 figli a carico. Dal 1 gennaio, il limite è stato innalzato a 8.107,5 euro.
Le domande di Bonus Luce e Gas si presentano presso il comune di residenza oppure presso i Caaf convenzionati con i comuni stessi.
Ricordiamo, inoltre, che il 15 gennaio sono scaduti tutti gli ISEE presentati nel 2016. A partire da questa data, per richiedere nuove prestazioni legate al calcolo oppure per confermare il diritto alle prestazioni già in essere occorre presentare il nuovo ISEE 2017, calcolato sui redditi 2015 (certificazione unica 2016) e sulla giacenza media dei conti correnti del 2016. Non occorre quindi aspettare la nuova certificazione unica (ex CUD): la nuova Isee avrà validità fino al 15 gennaio 2018 e potrà essere utilizzata per qualsiasi prestazione legata al reddito.
In assenza di nuovo Isee, da febbraio, i pagamenti legati a tale strumento saranno bloccati per poi riprendere in automatico una volta presentata la nuova indicatore.
Per maggiori informazioni: Nicola Della Mano, responsabile Caaf Cgil Como,
Ordini non evasi per un volume complessivo non inferiore ai 20mila euro. Sono diverse le segnalazioni giunte a Federconsumatori circa l'esercizio commerciale QI Casa di Albese con Cassano: "Le lettere di messa in mora - spiega la presidente Mara Merlo - inviate alla sede legale di Monza sono rimaste senza riscontro. Nemmeno il tentativo di contattare l'ufficio legale di Agos Ducato, in relazione ai contratti di finanziamento eventualmente accesi, ha avuto esito. Il timore è che ci possano essere altri clienti sottoscrittori di ordini e finanziamenti che difficilmente potranno recuperare gli anticipi versati e risolvere il contratto di finanziamento stante la situazione di sofferenza della società dichiarata ai clienti.
Gli ordini sono riferibili al periodo luglio e dicembre, di conseguenza i tempi di consegna sono ampiamente superati: " Invitiamo chi abbia avuto altri contrattempi a segnalarceli".
Federconsumatori Como sta valutando le iniziative da porre in atto per recuperare i crediti dei consumatori. Chi volesse segnalare, scriva a como@federconsumatori.
La FILT CGIL COMO comunica la revoca dello sciopero proclamato per lunedì 30 gennaio. Tale revoca è dovuta al raggiunto accordo con xpo e la coop subentrante che ha sostanzialmente accettato le richieste dei lavoratori e della FILT CGIL.
comunicato precedente:
I lavoratori operanti da anni presso il magazzino di Mondo Convenienza, dipendenti di una cooperativa in subappalto alla società XPO, hanno , tramite la Filt Cgil, dichiarato sciopero a oltranza dalle 6 di lunedì 30. La protesta è stato indetta a seguito del mancato accordo sul cambio di appalto.
XPO , che ha l'appalto del magazzino di Mondo Convenienza, ha comunicato alle Ooganizzazioni sindacali il cambio di appalto a partire da febbraio. La cooperativa subentrante , con l'avvallo di XPO, ha comunicato che non intende applicare ai lavoratori gli accordi sull'inquadramento professionale raggiunti.
Ancora una volta si usano i cambi di appalto per ridurre il salario e i diritti dei lavoratori. Già lo scorso anno fa se ne fece uno senza informare i sindacati e contravvenendo al contratto nazionale applicando ai lavoratori condizioni peggiorative rispetto alle precedenti. Ora, i lavoratori ,con il pieno sostegno della Filt Cgil di Como, ritengono che debba cessare questa continua riduzione dei diritti e del salario.
Lo sciopero avrà quindi l'obiettivo di garantire ai lavoratori il rispetto del Ccnl , la garanzia dell'occupazione , il mantenimento dell'anzianità aziendale, la piena tutela dell'art.18.
Per maggiori informazioni: Marco Fontana, segretario provinciale Filt Cgil Como
Villa Bernasconi di Cernobbio vuole essere 100% “Social” grazie ai profili su Facebook, Twitter ed Instagram, che in questo inizio 2017 sono particolarmente attivi per sostenere il progetto “Liberty Tutti”, promosso dal Comune di Cernobbio in collaborazione con la Cooperativa Sociale Mondovisione di Cantù e finanziato da Fondazione Cariplo.
Il ricorso ai nuovi strumenti di comunicazione digitale ed alle nuove tecnologie rappresenta un elemento fondamentale e imprescindibile per la valorizzazione dei beni culturali e quindi di Villa Bernasconi, come è emerso dallo studio condotto dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.
I risultati di questa indagine, condotta su 476 musei italiani, con l’obiettivo di misurare la reazione del pubblico alle attività social dei musei, è stato recentemente presentato nel convegno “Beni e attività culturali: l’alba del rinascimento digitale” del 19 gennaio scorso al Piccolo Teatro Grassi di Milano.
Uno dei dati più interessanti è che nonostante il 52% dei musei possieda un proprio sito web, solo il 13% è presente sui tre social network più diffusi.
Il Comune di Cernobbio è stato invitato dalla prof. Michela Arnaboldi, direttrice scientifica dell’Osservatorio, a partecipare ad un focus group sul percorso intrapreso dalle istituzioni culturali e dalle aziende che operano nell’ambito dell’innovazione digitale. «E’ stata un’interessante opportunità - sottolinea Claudia Taibez, Responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune di Cernobbio - per entrare in contatto con questa community e avviare un confronto tra le esperienze consolidate dei musei digitalmente più attivi e il nuovo progetto su Villa Bernasconi».
La presenza di Villa Bernasconi sui social ha l’obiettivo di attirare la curiosità e l’interesse sia dei cernobbiesi sia di un pubblico più ampio, che comprenda anche le istituzioni culturali.
«Nel mese di gennaio abbiamo infatti aderito alla campagna #lartetisomiglia, promossa dal MIBACT e lanciato l’hashtag #1cernobbiesealgiorno. I primi risultati significativi sono stati raggiunti con la foto, postata sui tre profili di Villa Bernasconi, della nostra collaboratrice Giulia Tavecchio in veste de “La schiava turca” del Parmigianino, che ha ottenuto l’apprezzamento anche della Galleria Nazionale di Parma insieme ad un invito a posare accanto all’originale. Voglio soprattutto ringraziare tutti i miei colleghi dell’Ufficio Cultura che hanno partecipato credendo nell’iniziativa » aggiunge ancora Claudia Taibez.
Così come previsto dal progetto “Liberty tutti” le attività di comunicazione sono affidate ad uno staff di giovani selezionate attraverso il Bando Leva Civica di Regione Lombardia in affiancamento ai responsabili della comunicazione del Comune e della Coop. Mondovisione.
Ecco perché proprio una di loro, Elena Consonni di Cantù, studentessa dell’Università degli Studi di Milano - Bicocca, sta elaborando il Piano di Comunicazione della villa, come argomento fondante della sua tesi di Laurea.
«La rivoluzione digitale ha cambiato la società: vogliamo quindi proporre una fruizione culturale nuova. Il nostro intento è infatti quello di rendere Villa Bernasconi un polo culturale di riferimento non solo per Cernobbio, bensì per tutto il distretto turistico lariano» conclude il Sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni.
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