Un'interrogazione per sollecitare la Giunta regionale a implementare lo sviluppo della mobilità elettrica e diffondere le colonnine di ricarica in modo capillare su tutto il territorio lombardo.
L'ha presentata Raffaele Erba, consigliere regionale comasco del Movimento 5 Stelle. L'obiettivo è quello di chiedere ai vertici di Regione Lombardia di tracciare un bilancio sui risultati ottenuti negli ultimi mesi. A preoccupare è l'inerzia della Giunta regionale sebbene un decreto legislativo emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a febbraio 2018 avesse assegnato quasi 14,5 milioni di euro alla Lombardia per la realizzazione di reti di ricarica pubbliche e private sparse su tutto il territorio. Una scelta, quella di puntare sui veicoli a basso inquinamento, confermata a fine anno dal Governo che ha deciso di prevedere un bonus fino a 6 mila euro per chi acquisti veicoli elettrici o ibridi. Misure completamente ignorate da Regione Lombardia che non ha previsto agevolazioni integrativi nella sessione di bilancio di fine anno.
“La finalità dell'interrogazione è recuperare le informazioni per fare il punto sulle infrastrutture necessarie per sostenere la mobilità di tipo elettrico – spiega Raffaele Erba, autore dell'interrogazione – Il sospetto è che la Giunta di Regione Lombardia sia indietro con i tempi. Noi oggi non abbiamo una rete omogenea di colonnine. Ci sono alcune zone con bassa densità di reti di ricarica, come per esempio nel Canturino e nella Bassa Comasca. E poi bisognerebbe migliorare l'accessibilità per renderle facilmente fruibili anche ai cittadini che intendono pagare in contanti o con la carta di credito”.
Nel Documento di Attuazione predisposto da Regione Lombardia, l'obiettivo da raggiungere entro il 2030 è di arrivare almeno al 15% dei veicoli elettrici su quelli circolanti su tutto il territorio lombardo.
In queste settimane a Como si è discusso molto di un’area importante e di grande valore per la città qual è la Ticosa. Il dibattito si è sviluppato attorno all’opportunità di candidare questo luogo a beneficiare del contributo per gli interventi emblematici riconosciuto ciclicamente da Fondazione Cariplo alla nostra provincia. Ho seguito il tema con interesse, anche per ragioni legate alla mia formazione e alle questioni di cui da anni mi occupo in Parlamento. Giovedì sera, rientrando un po’ di corsa da Roma, sono riuscita a partecipare all’interessante incontro promosso in Biblioteca da Officina Como che ha illustrato la sua proposta di destinare l’area alla realizzazione di un hub della creatività. Non mi interessa discutere della genesi di questo progetto o della contrapposizione tra i promotori e l’Amministrazione cittadina, né ho gli strumenti e le conoscenze per esprimermi riguardo ad un’idea progettuale ambiziosa e complessa, ma soltanto dare voce a tre brevi considerazioni che ho maturato nel corso della serata:
la Ticosa è un pezzo della storia di Como e insieme della storia industriale di questo Paese, con il suo carico di criticità dato dall’esigenza di affrontare, prima di ogni altro progetto di riqualificazione, il tema della bonifica ambientale. Essendo un’area di proprietà pubblica, il costo e l’onere di questa necessità gravano e condizionano ogni scelta di programmazione sul suo futuro, come dimostrano anche le vicende degli anni più recenti. Chi è chiamato per ruolo e responsabilità a deciderne destinazione e futuro deve tenerlo sempre ben presente e sapere che nell’ambito di un progetto di partenariato pubblico-privato una quota di contributo pubblico può essere determinante per favorire processi virtuosi di riqualificazione ambientale e urbanistica
Continua con forza e determinazione la campagna di mobilitazione targata Partito Democratico per la revisione dell’accordo di programma del parcheggio dell’Ospedale S. Anna di San Fermo della Battaglia.
La Petizione, sostenuta dalle prime 1000 firme raccolte, da oggi viene rafforzata da una mozione destinata ai consigli comunali comaschi.“Questa iniziativa sta raccogliendo sostegno trasversale, perché è evidente che va oltre i colori dei partiti e punta, con buon senso, al bene dell’intera comunità comasca. Infatti, sono già mille le firme raccolte dopo una settimana sia online ( https://is.gd/ugf8H1 ), sia su carta. Molte altre ne arriveranno, perché i nostri iscritti hanno capito l’importanza di questo tema. Chiediamo infatti una revisione alla convenzione che regola l’utilizzo del parcheggio dell’ospedale Sant’Anna, affinché una parte degli introiti siano investiti per interventi nelle strutture ospedaliere comasche” spiega Angelo Orsenigo, consigliere regionale che ha avviato e sostenuto la petizione, insieme con il Gruppo regionale del Partito democratico.
“Sostengo da sempre con decisione le modifiche al quadro normativo nazionale in materia di grandi derivazioni idroelettriche perché restituiscono risorse a territori sfruttati da molti anni.
Spesso si tratta di comuni di montagna distanti dai grandi centri e sostanzialmente abbandonati al loro destino. Riconoscere le risorse che si meritano è sacrosanto e consentirà una rinnovata progettualità in infrastrutture decenti. Grazie al provvedimento del Governo molti territori possono tornare finalmente a essere competitivi. Ora bisogna legiferare a livello regionale e fare le gare dopo 20 anni di concessioni in deroga. Definiremo delle priorità perché un bene come l'acqua non può essere dato per pochi spiccioli ai privati come è successo fino ad oggi. I benefici delle derivazioni devono andare ai territori che le ospitano”, così Dario Violi, consigliere del M5S Lombardia.
“Oltre a condividere le preoccupazioni fatte proprie dalle organizzazioni sindacali comasche come già riportato dal collega Raffaele Erba mi sono fatto carico di informare la competente direzione di Regione Lombardia della questione. Mi auguro che la Regione prima di concedere la personalità giuridica all'ente nato dalla fusione voglia percorre la mia proposta di dare in affitto l'azienda di Bregnano ad altro ente non profit in modo da garantirne la continuità aziendale, previo commissariamento della fondazione Bregnano. La fusione e la conseguente estinzione dei rapporti giuridici dei due enti precedenti, rischia di diventare una "sanatoria" di eventuali responsabilità per "mala gestio" che verrebbero di fatto cancellate. Con l'affitto d'azienda, normalmente applicata nelle procedure fallimentari per garantire i livelli occupazionali e il pagamento dei fornitori, si riuscirebbe a fare luce su di una gestione opaca e le conseguenti responsabilità oltre a salvaguardare i rapporti di lavoro e quelli con i fornitori”, così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia.
In preparazione del 16 febbraio che in tutta Italia manifesterà la totale opposizione di grande parte della cittadinanza alla (ri)apertura dei CPR per migranti e all'applicazione della legge "Salvini" sulla sicurezza, abbiamo organizzato un presidio con volantinaggio in piazza San Fedele dalle ore 11 alle 12 di domenica 10 febbraio 2019 in piazza San Fedele a Como. Il presidio si inserisce nella serie di iniziative che la rete NO CPR propone da qualche mese, e ha lo scopo non solo di invitare sempre più persone al corteo di Milano, ma anche di ampliare ulteriormente la presa di coscienza sul peggioramento delle condizioni di vita, le gravissime distorsioni alla democrazia e al diritto stesso introdotte dalla legge "Salvini". È quindi importante che in piazza sia presente un numero consistente di persone, anche in considerazione delle continue provocazioni fasciste e razziste cui assistiamo - anche in città - da molti mesi.
Como senza frontiere
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