Signor Sindaco,
A dar retta alle accuse formulate dalla Procura della Repubblica contro questo modo di amministrare la città, che ha coinvolto dirigenti comunali c’è da vergognarsi, noi al posto suo ci vergogneremmo…
Infatti dalla lettura dei capi d’accusa firmati dalla Procura, quasi emerge che in certi uffici, i più importanti del comune di Como, sembra quasi essere la normalità, quella di operare in un vago clima di superficialità, faciloneria, incompetenza, “sistemazione”.
Secondo quanto lascia intendere la Procura della Repubblica, sembrano emergere situazioni e un clima che tra le scrivanie sembra scivolare nel criminale, semplicemente come qualcosa che accade, proprio perché certo modo di fare, sembra quasi rientrare nella normalità, nella consuetudine nell’ormai radicato modo di fare il lavoro d’ufficio. Si fa così, si aggiusta tutto… E’ incredibile!
Signor Sindaco,
questa serie di fatti additati dalla Procura della Repubblica, appaiono gravissimi perché oltre alla legalità degli atti, tolgono la fiducia verso di Lei e della sua Giunta.
E fatto ancora più grave, incrinano la fiducia dei cittadini nell’Istituzione Comunale
http://www.laprovinciadicomo.it/stories/como-citta/il-pm-chiama-in-causa-il-sindaco-gravi-violazioni-coperte-per-anni_1185944_11/
Forse parte forse tutte, queste preoccupanti note d’ imputazioni, in sede di giudizio verranno ridimensionate, gli imputati ne usciranno assolti magari perché “il fatto non sussiste” e il tutto verrà ridefinito come una sequela di atti amministrativi mal concepiti, o se illegittimi, senza rilevanza penale. Forse andrà così. Forse.
Ma il danno economico??? quello di sicuro c’è! Lo vediamo tutti.
(Roma, 16 giugno 2016) "Teresio Olivelli, partigiano cattolico, combattente per la libertà e la democrazia, esempio di eroico altruismo e umanità, che ha sacrificato la propria vita per amore dei fratelli più deboli e bisognosi. Siamo orgogliosi che la memoria di questa figura, profondamente legata al territorio comasco e lecchese, possa rimanere viva anche attraverso l'emissione di un francobollo commemorativo nel centenario della sua nascita, una richiesta che da tempo avevamo avanzato al Ministero". Lo dichiarano i deputati del Partito Democratico Mauro Guerra e Veronica Tentori.
Il riconoscimento dell'alto valore della figura di Teresio Olivelli, nato a Bellagio (CO) il 7 gennaio 1916, di madre valsassinese, ufficiale degli alpini, morto nel 1945 nel campo di concentramento di Hersbruck in Germania, nel tentativo di difendere un compagno di prigionia, è tale da essere stato, nel dicembre 2015, dichiarato venerabile da Papa Francesco che lo ha definito una luminosa figura di partigiano cattolico. Lo stesso Papa ha, inoltre, autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto di riconoscimento dell’eroicità delle sue virtù ed è tutt’ora in corso il processo di beatificazione. Teresio Olivelli, oltre che della medaglia d’oro al valor militare, è stato insignito della medaglia d’oro della Resistenza ed è celebre per aver composto la preghiera Signore facci liberi, comunemente detta Preghiera del ribelle per amore.
Si è svuotata la fabbrica, si sono svuotati gli impianti di betonaggio e si è riempita la piazza.
La protesta dei Lavoratori del gruppo HOLCIM, contro l'annuncio dei 73 esuberi, oggi si è concretizzata con lo sciopero di 8 ore con una adesione del 96%, la manifestazione per le vie del Municipio di Merone con 180 Lavoratori e l'incontro con il sindaco il dott. Giovanni Vanossi.
Una delegazione di Lavoratori ha spiegato le proprie ragioni al primo cittadino di Merone e ha illustrato anche i timori per le possibili ripercussioni che potrebbero verificarsi dopo la scelta annunciata dalla prima multinazionale del cemento. Infatti il rischio che il gruppo HOLCIM lasci l'Italia è uno degli scenari futuri.
Il sindaco ha dichiarato la sua disponibilità a svolgere un consiglio comunale aperto sulla vertenza, a partecipare a tutti gli incontri istituzionali futuri e ha dichiarato che interloquendo con la direzione di HOLCIM l'ha invitata a rimuovere le rigidità espresse nella trattativa.
I Lavoratori hanno apprezzato la vicinanza espressa dal Comune di Merone. In vertenze occupazionali di questo genere le istituzioni non possono essere equidistanti tra le ragioni del lavoro e quelle del profitto.
Dopo l'incontro tra le RSU, le Segreterie Provinciali di Feneal Filca e Fillea di Varese e il nuovo sindaco Ternate il dott. Enzo Grieco avvenuto in data 16 Giugno U.s., incontro nel quale anche l'amministrazione si è schierata dalla parte dei Lavoratori; oggi è continuato il percorso istituzionale della vertenza.
Nei prossimi giorni il Coordinamento delle RSU del gruppo solleciteranno il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni per svolgere gli l'incontri richiesti al fine di illustrargli l'assurda situazione nella quale si trovano i Lavoratori della HOLCIM.
Carissimi, volevamo informarvi di un'opportunità che potrebbe interessarvi: l'esperienza del servizio civile. Vi impegnerebbe da settembre per un anno a fianco dell'Opera don Guanella in Africa fra bambini di strada e minori con disabilità.
E' una grande opportunità per giovani dai 18 ai 28 anni (29 non compiuti), che desiderano impegnarsi per un anno, in un progetto di formazione per se stessi attraverso un'esperienza a servizio degli altri. Per chi aderisce è previsto un rimborso mensile maggiori informazioni al riguardo si possono trovare sul sito dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
E' possibile presentare domanda entro le ore 14.00 del 30 Giugno prossimo, ma ricordate che nel caso in cui venga spedita fa fede l'ora d'arrivo della documentazione e non quella di spedizione.
In caso vogliate maggiori informazioni potete contattarmi via mail o ai recapiti che lascio di seguito, sono in ufficio dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.00.
Per la modulistica che in caso di adesione dovrete preparare vi rimando a questo link: http://www.cescproject.org/index.php?option=com_k2&view=item&id=172 .
Vi chiedo inoltre una mano a divulgare questa opportunità di crescita personale umana e professionalizzante facendo girare l'informazione a giovani che magari potrebbero essere intgeressati!
Un caro saluto dal Centro Missionario Guanelliano.
Silvio Verga
PER INFO E CONTATTI
Tel.: 031.296.811
giugno 15, 2016 ·
Un decreto legge per superare, già in occasione dell’imminente referendum costituzionale, gli ostacoli che oggettivamente compromettono il diritto dei cittadini a partecipare attivamente alla vita pubblica. E’ la richiesta avanzata in una lettera congiunta al presidente Renzi e ai ministri dell’Interno e delle Riforme, Angelino Alfano e Maria Elena Boschi, dal “Comitato per il No nella riforma costituzionale”, “Comitato per l’abrogazione di due norme dell’Italicum” e “Comitato per la libertà di voto”, promotori di campagne referendarie in corso. Un’iniziativa che nasce dai problemi insormontabili che i Comitati stanno riscontrando nelle rispettive raccolte delle firme.
Tra le principali questioni poste dai firmatari Alessandro Pace e Alfiero Grandi, del Comitato per il no, Riccardo Magi e Mario Staderini del Comitato per la libertà di voto e Massimo Villone del “Comitato per l’abrogazione di due norme dell’Italicum”, quella dell’autenticazione delle firme: “l’onere di raccogliere le sottoscrizioni in presenza di un autenticatore che rivesta l’incarico di pubblico ufficiale, in assenza di un adeguato servizio pubblico di autenticazione da parte dello Stato, rende di per sé la raccolta delle 500 mila firme proibitiva per i promotori che non dispongano di una propria rete di consiglieri comunali e provinciali”, si legge nella lettera. “Laddove si rendano disponibili i cancellieri dei tribunali, qualunque Comitato promotore deve farsi carico di un costo di norma pari a 25 euro l’ora per garantirsi il servizio di autenticazione”, considerando una media di 20 firme l’ora, “i promotori dovrebbero sobbarcarsi una spesa di oltre 600 mila euro”.
Questa settima è passato in commissione Sanità , con il solo voto contrario del Movimento 5 Stelle Lombardia, il progetto di legge "Tutela degli animali da affezione e prevenzione al randagismo" che cancella i diritti degli animali d'affezione. Come sottolineato in un duro comunicato di ENPA, LAV e Collina dei Conigli, le tre associazioni presenti nella consulta regionale, e successivamente da una nota dell'UGDA <https://www.facebook.com/notes/paola-su%C3%A0/allarme-la-regione-lombardia-massacra-gli-animali-con-un-balzo-indietro-di-25-an/10154270798344583> , il Comitato Ufficio Garante Diritti Animali, il percorso legislativo di Regione Lombardia in tema di prevenzione e gestione del fenomeno del randagismo e tutela degli animali di affezione non solo si interrompe ma "rischia di riportare la Lombardia indietro di 25 anni, visto che la normativa sulla tutela degli animali, risalente al 2006, arrivava già con 15 anni di ritardo rispetto alla legge nazionale, la 281/91."
In sostanza nel nuovo testo proposto dalla maggioranza, passato in commissione anche grazie all'astensione del Pd, vengono stralciate dalla vigente legge regionale 33/2009 tutta una serie di prescrizioni e compiti che prima erano chiaramente indicati in legge, lasciando di fatto un vuoto normativo molto pericoloso. In particolare sono stati cancellati dalla legge: l'obbligo di apertura al pubblico dei canili; un intero articolo sul riconoscimento delle colonie feline; significative competenze attribuite alle ATS per gli interventi di profilassi, diagnosi e terapia su cani ricoverati e gatti liberi, così come per gli interventi di pronto soccorso di cani vaganti e gatti liberi ritrovati feriti o gravemente malati; la clausola valutativa, ossia lo strumento di specifica rendicontazione sull’uso dei finanziamenti stanziati in relazione alla valutazione dei risultati ottenuti.
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