NEL 2016 IN LOMBARDIA 116.049 INFORTUNI DENUNCIATI, 120 I CASI MORTALI. VENERDI' 28 LA GIORNATA IN MEMORIA DI TUTTI I MORTI SUL LAVORO
Occorre tenere alta la guardia sulla salute e sicurezza sul lavoro, intensificare i controlli e le iniziative di prevenzione, a partire dalla formazione, corretta e puntuale, a tutti i lavoratori e le lavoratrici. E' quanto affermano Cgil, Cisl, Uil della Lombardia, nella settimana in cui si celebra la "Giornata in memoria di tutti i morti sul lavoro e di sensibilizzazione sul contrasto agli infortuni ed alle tecnopatie" (venerdì 28 aprile).
"In un tempo in cui il lavoro sta vivendo una profonda crisi globale - afferma Massimo Balzarini, segretario Cgil Lombardia - le lavoratrici e i lavoratori continuano ad avere pesanti infortuni, aumentano le malattie professionali denunciate e si continua a morire sui posti di lavoro. Occorre applicare puntualmente le disposizioni previste dal D.Lgs. 81 del 2008, intensificando i controlli e gli interventi migliorativi".
Daniela Gerosa verso le lavoratrici ed i lavoratori del Comune di Como. Fabrizio Baggi e Stefano Rognoni (Prc/Se Como): «Proviamo profonda indignazione nel leggere le parole dell’Assessora Gerosa. L’attacco populista e poco professionale è inaccettabile. Le mancanze politiche dell’amministrazione non possono essere scaricate sui lavoratori».
Leggendo l’intervista dell’Assessore Gerosa rilasciata al quotidiano La Provincia di Como non si può che impallidire. Le non competenze politiche ed i fallimenti di quest’amministrazione vengono ancora una volta scaricate sulle lavoratrici e sui lavoratori del Comune di Como.
L’Assessora ha dichiarato che, negli uffici di Palazzo Cernezzi, “ci sono i lazzaroni e sono tanti”
Il linguaggio e la chiara natura populista dell’attacco sferrato guarda caso proprio durante la campagna elettorale fa pensare una corsa dell’amministrazione comunale uscente verso i voti della destra, esattamente come lo ha fatto pensare la scelta del candidato sindaco del Partito Democratico.
Como, 22 aprile 2017 – Migliaia di lavoratori del commercio trascorreranno le festività dietro una cassa, un bancone di salumeria o ad assistere la clientela nei camerini prova. A pochi giorni dalle festività del 25aprile e del 1 maggio abbiamo notizia di molti esercizi commerciali, grandi, medi e piccoli, aperti in queste date. Ricordiamo a tutti che il lavoro festivo nel commercio non può essere imposto dal datore di lavoro, e questo è confermato anche da diverse sentenze.
Non esiste obbligatorietà lavorativa per tutte le festività: invitiamo quindi gli addetti del comparto del commercio a non prestare la propria attività lavorativa e a rivolgersi ai sindacati. «A sei anni dal decreto “Salva Italia” del governo Monti – spiegano Ivan Garganigo e Biagio Carfagno, segretari provinciali di Filcams Cgil e Uiltucs Uil - possiamo dire che la liberalizzazione totale degli orari non ha incrementato l'occupazione e tantomeno rilanciato i consumi; i giganti della grande distribuzione in questi anni hanno ripetutamente aperto procedure di licenziamento collettivo e ancora chiedono sacrifici e riduzioni di salario ai propri dipendenti».
Carissimi, i prossimi giorni saranno determinanti per il futuro dell’agricoltura europea. La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sul futuro della Politica Agricola Comune (Pac) per decidere se e come modificarla. In gioco ci sono il cibo, la salute delle persone, l’ambiente, le piante, gli animali. Oggi l’Europa sostiene un’agricoltura malata: dimentica il bene di tutti, favorisce un ristretto numero di grandi aziende agricole, utilizza troppi pesticidi e minaccia la nostra salute, l’ambiente, le piante, gli animali. Noi chiediamo un’agricoltura: giusta per gli agricoltori e le comunità rurali; rispettosa dell’ambiente, dell’acqua, dell’aria, del suolo, del paesaggio, della vita di piante e animali; sana per il nostro cibo e il benessere di tutti; responsabile per proteggere il futuro del pianeta, del clima e di un’agricoltura veramente sostenibile a livello globale. Dunque serve un cambiamento radicale della Pac, che oggi noi possiamo determinare.
C’è tempo fino al 2 maggio per aderire alla nostra Campagna “Cambiamo agricoltura” e partecipare alla Consultazione pubblica.
Ecco come fare:
La partecipazione e la adesione delle vostre associazioni sono fondamentali. Per cambiare la Pac è essenziale che il maggior numero di persone e associazioni dica alla Commissione Europea che il sistema agricolo dell’Ue va cambiato e che la Pac va riformata.
FIM - FIERA INTERNAZIONALE DELLA MUSICA - La Fiera della Musica e dei Musicisti - 26/27/28 Maggio 2017 - LarioFiere - Viale Resegone - Erba (CO)
Dalla straordinaria esperienza degli Area ai progetti della contemporaneità: sabato 27 maggio l'autorevole pianista e compositore incontrerà il pubblico di LarioFiere per raccontare la sua esperienza tra musica, scrittura e immagine
Improvvisare improvvisando: Patrizio Fariselli al FIM 2017!
Sabato 27 maggio 2017: Patrizio Fariselli al FIM 2017! Dopo l'annuncio dei big stranieri (David Cross, David Jackson, David Knopfler, Arthur Brown), dell'omaggio a Elvis Presley e di Omar Pedrini, un altro straordinario artista ufficializza la propria partecipazione alla Quinta Edizione di FIM - Fiera Internazionale Della Musica.
Una vita in musica, quella di Patrizio Fariselli. E' proprio il caso di dirlo: figlio d'arte (suo papà Terzo è stato un'autentica istituzione nel liscio romagnolo con la sua Orchestra), allievo di Sergio Cafaro al Conservatorio di Pesaro, a soli 21 anni entra negli Area, con cui realizzerà alcune tra le più belle e memorabili pagine di musica "totale" degli anni '70. Sue le tastiere in capolavori dell'epoca Cramps come Arbeit Macht Frei (1973) e Maledetti (1976), ma anche le idee avventurose dell'album solista Antropofagia (1977). Alla fine della straordinaria esperienza Area, Fariselli non si ferma: dagli anni '80 fino ad oggi, scrive musiche per il cinema, la danza, la televisione, i documentari e il teatro, da popolari titoli di Alessandro Benvenuti come Benvenuti in casa Gori, Caino e Caino, Belle al bar, Ivo il tardivo, alla partecipazione nel programma Rai L'albero azzurro dal 1990 al 1995.
Questo è un appello urgente per la pace. Un appello alla civiltà suprema del dialogo, della sua umanità, della sua intelligenza. Leggiamo e apprendiamo di bombe, di grandi eventi nucleari, di raid preventivi. Un irresponsabile e impressionante gioco alla guerra che deve essere subito fermato. Chiediamo con forza alle Istituzioni internazionali, ai Governi del mondo che si metta a tacere l'assurdo di queste intenzioni che porterebbero a effetti disastrosi e di morte già tragicamente vissuti. Facciamo appello alle cittadine e ai cittadini affinché si mobilitino per diffondere il piu' possibile voci e iniziative di pace, anche in nome della nostra Costituzione che sempre ci ricorda che "l'Italia ripudia la guerra".
Carlo Smuraglia – Presidente Nazionale ANPI,
Francesca Chiavacci – Presidente Nazionale ARCI
Susanna Camusso – Segretario generale CGIL
Annamaria Furlan – Segretario generale CISL
Carmelo Barbagallo – Segretario generale UIL
Roberto Rossini – Presidente Nazionale ACLI
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