“Il “Rapporto sui rifiuti speciali” dell’Ispra, presentato oggi alla Sala della Regina di Montecitorio, mette in evidenza luci e ombre, alcune criticità e grandi opportunità date dalle filiere di trattamento e di riciclo in Italia in termini di innovazione e occupazione. E ce lo dicono i tanti dati del rapporto: dopo gli anni della crisi economica, continua infatti a crescere la produzione di rifiuti speciali in Italia. Nel 2016 è aumentata del 2% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 135 milioni di tonnellate. Rispetto al 2014 l'aumento è del 4,5%. Allo stesso tempo però l’Italia è però tra i primi europei per il riciclaggio dei rifiuti speciali, che nel 2016 ha raggiunto il 65%. Un esempio virtuoso è dato dal recupero dei pneumatici fuori uso, sono migliaia le tonnellate di PFU recuperate e già esiste l’obiettivo del 100% recupero di materia nella penisola. Una delle grandi sfide è il rafforzamento della dotazione di impianti e infrastrutture per sostenere lo sviluppo di una filiera vera del riciclo e del recupero, superando resistenze e ritardi. E riguardo ai rifiuti speciali è fondamentale un approccio integrato, che guardi al rapporto tra rifiuti speciali e urbani, a partire dal lavoro dell’Autorità di regolazione che recentemente ha acquisto competenze importantissime anche sul settore dei rifiuti". Lo afferma Chiara Braga, già presidente della Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti e deputata comasca del Partito Democratico.
Regione Lombardia, approvata mozione di FdI in consiglio regionali sull’istituzione di una giornata in ricordo dei militanti neofascisti Ramelli e Pedenovi nelle scuole della Lombardia. Antonello Patta (PRC):«No ad un’altra occasione per manifestazioni apologetiche». Dichiarazione di Antonello Patta, segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista della Lombardia in merito alla mozione approvata dal consiglio regionale lombardo sulla potenziale istituzione di una giornata di commemorazione dei neofascisti Ramelli e Pedenovi. Antonello Patta (PRC): «La maggioranza che governa la Regione Lombardia mostra ancora una volta la faziosità e la spregiudicatezza delle destre nel piegare le istituzioni ad un uso strumentale e di parte in funzione di una revisione della storia del Paese. Come già si fece con l’istituzione della “Giornata del Ricordo” strumentalizzata dai fascisti nostrani quasi in contrapposizione con una “Giornata della Memoria” mai digerita fino in fondo, così oggi si inventa una giornata in ricordo di “alcune” vittime della violenza politica tutta di parte ignorando che già il 9 maggio si ricorda sebbene in forma incompleta le vittime della violenza politica. E’ chiaro, ma forse è proprio questo l’obiettivo delle destre, che se accolta dal Governo nazionale quella giornata diventerebbe l’ennesima occasione per i gruppuscoli della galassia nera per riaffermare e rilanciare, come avvenuto ripetutamente negli ultimi anni, la propria presenza nelle città della Lombardia con manifestazioni in piazze e cimiteri nelle quali con gesti e simboli si inneggia al fascismo e al nazismo in pieno contrasto con le leggi e con la Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza. Chiediamo al Governo nel quale dovrebbe avere voce il M5S di impedire che le scuole della nostra regione diventino il teatro di questa squallida operazione degna del peggiore “minculpop” di fascista memoria».
Il Circolo Pace di Mariano Comense, con il patrocinio del Comune, organizza per venerdì 15 giugno 2018, alle 20.45, nella sala Civica di piazza Roma, l’incontro dibattito sul tema “Aldo Moro: la verità negata”.
Relatore l’on. Gero Grassi, vice presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul rapimento e sulla morte dello statista. Introduzione del prof. Nello Rinaldi, autore di “La buona politica: dialogo immaginario con Aldo Moro”.
Nell’occasione, la famiglia dell’on. Francesco Casati donerà al Circolo Pace un busto di Aldo Moro, realizzato all’epoca da un artista comasco per il compianto deputato di Brenna.
“Il Pd propone un progetto globale di riqualificazione del complesso costituito dalle mura, dalle tre torri e dai giardini circostanti la Città murata, per tenere insieme e valorizzare cultura, turismo e verde, e chiediamo alla Giunta comunale di avviarlo quanto prima”, lo dice Tommaso Legnani, segretario cittadino del Partito democratico, che ricorda come sulla questione sia anche stata depositata una mozione dai tre consiglieri comunali.“Lo avevamo scritto nel programma e ora è giunto il momento di mettere alla prova questa amministrazione che, invece, vuole fare parcheggi dove si potrebbe ampiamente preservare i nostri monumenti – aggiunge Legnani –. Vogliamo vedere la risposta del centrodestra alla mozione che va in tutt’altra direzione”. E il progetto del Pd chiede “la realizzazione di un sistema di illuminazione architettonica di tutta la cinta delle mura e delle torri, che valorizzi la bellezza delle stesse e ne renda sicura e confortevole la fruizione; la riqualificazione e l’arredo dei giardini lungo viale Varese e viale Cattaneo; la messa in sicurezza e la riapertura al pubblico dei giardini pensili tra il Museo Giovio e la Torre di San Vitale, chiusi ormai da troppo tempo, realizzando inoltre un collegamento pedonale dai giardini alla stessa torre”. Inoltre, la proposta dei democratici punta a “valutare, come ulteriore punto qualificante, la fattibilità di una scala interna a Porta Torre e di un terrazzo in cima a essa, per rendere la struttura visitabile dal pubblico, e ad aprire alla visita senza prenotazione la Porta Pretoria, eventualmente come parte di un biglietto unico con Porta Torre”, conclude Legnani.
Dalle ore 17:00 all'1:00 concerti, prove sportive, esibizioni e stand con la partecipazione delle associazioni sportive cernobbiesi . Sabato 16 giugno Cernobbio torna ad ospitare la III edizione della Festa dello Sport quest'anno denominata “Sport sotto le stelle – una notte di sport e di musica”. L'appuntamento è promosso dall'ASD Invincible Diving di Cernobbio, da Lions Cernobbio, dall'Amministrazione Comunale con il contributo di numerose associazioni sportive cernobbiesi, ed avrà inizio alle ore 15:00 con un convegno, organizzato presso la sala Consiliare del Comune di Cernobbio, organizzato dal Comitato provinciale di Como del CONI, dal Panathlon e dal Comitato Italiano Paralimpico dedicato a “Lo sport e l'integrazione dei minori”. A seguire, sul lungolago dalle ore 17:00, la manifestazione coinvolgerà tutte le associazioni sportive del territorio insieme ad alcune società della Provincia di Como coordinate dallo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale). Piazza Risorgimento e la riva cernobbiese saranno quindi animati da campi sportivi e da oltre 40 stand dedicati a diverse discipline cui potranno accedere tutti i presenti (visitatori, turisti, atleti...disabili o normodotati). A completare il programma due concerti di musica; una gara di nuoto che dalla sede della Como Nuoto (in prossimità dell'ambito traguardo dei 100 anni di attività della società) avrà il suo arrivo sulla riva cernobbiese; incontri ad alto livello (a cura di Suate Boxe e della Federazione Italiana Pugilato) e dimostrazioni di pugilato per bambini e per persone affette dal morbo di Parkinson; prove pratiche BLS a cura della Federazione Italiana Nuoto Salvamento; laboratori a cura dei ragazzi dei Grest di Cernobbio, Maslianico e Piazza Santo Stefano. Non mancherà spazio dedicato al mondo dei motori. Grazie al Moto Club Piazza Santo Stefano saranno presenti in Riva diverse auto Ferrari e moto Ducati per la straordinaria partecipazione della Ducati Lario Desmo.
Nel giugno 2011 abbiamo votato e vinto il referendum per l'acqua bene comune, bloccando le privatizzazioni ed eliminando il profitto.
Da allora sono cambiati tanti governi e tutti hanno ignorato e contraddetto la volontà popolare favorendo di nuovo la privatizzazione del servizio idrico e degli altri servizi pubblici locali, reinserendo in tariffa il profitto garantito ai gestori e promuovendo fusioni e aggregazioni con le 4 mega-multiutility A2A, Iren, Hera e Acea.
Inoltre, la crisi idrica, aggravata dal surriscaldamento globale e dai relativi cambiamenti climatici, ha fatto emergere le responsabilità di una gestione privata che risparmia sugli investimenti infrastrutturali per massimizzare i profitti.
Ribadiamo che oggi più di ieri è necessaria una radicale inversione di tendenza ed è sempre più importante riaffermare il valore paradigmatico dell'acqua come bene comune, ribadendo che: l'acqua è un diritto umano universale e fondamentale ed è la risorsa fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi; l'acqua è un obiettivo strategico mondiale di scontro con il sistema capitalistico-finanziario; la gestione partecipativa delle comunità locali è un modello sociale alternativo; è necessario giungere ad un sistema di finanziamento basato sulla fiscalità generale e su un meccanismo tariffario equo, non volto al profitto e che garantisca gli investimenti.
Intendiamo anche denunciare come oggi la privatizzazione dell'acqua passa attraverso processi più subdoli come le fusioni tra aziende e i pericolosi meccanismi tariffari predisposti da ARERA, la quale ha dimostrato di non tutelare né il servizio idrico né gli utenti, ma solo gli interessi delle aziende che dovrebbe controllare. Per cui ne chiediamo lo scioglimento e il ritorno delle sue competenze sul servizio idrico integrato al Ministero dell’Ambiente.
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