La Commissione regionale Agricoltura ha discusso oggi un’interrogazione del Consigliere regionale del M5S Lombardia Roberto Cenci sul tema della prevenzione dei danni da ungulati sul territorio lombardo e sullo stallo della Lombardia nell’adozione del Piano Faunistico Venatorio Regionale. Cenci si è detto “particolarmente preoccupato per la debole politica di salvaguardia del territorio e il progressivo abbandono delle montagne. La gestione del territorio è così scorretta che gli ungulati prolificano e migrano verso aree coltivate generando danni all’agricoltura e incidenti stradali. È necessario intervenire con una corretta gestione del territorio ripristinando gli habitat e controllando la proliferazione con personale specializzato”.
“Venerdì sera è stato presentato uno studio indipendente sulle ricadute dei fumi dell’inceneritore Silea dal Comitato Rifiuti Zero. Oggi in Commissione Ambiente ci si è confrontati sul tema e quanto emerge ci preoccupa molto. Silea minimizza le ricadute sul territorio ma dal confronto in commissione emergono diverse criticità”, così Raffaele Erba e Massimo De Rosa, consiglieri regionali del M5S Lombardia.
“In ogni caso è uno studio carente e parziale che ha tutte le caratteristiche per essere considerato di parte. Ricordiamo che lo studio epidemiologico era solo una parte di uno studio più ampio e ad oggi mancano ancora tutte le altre valutazioni tecniche ed economiche per valutare i costi-benefici del teleriscaldamento.
“Siamo contenti che finalmente la stazione di Camerlata vedrà la luce in fondo al tunnel. Peccato che siamo in ritardo di 5 anni”, è il commento di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, alla notizia che Regione Lombardia ha confermato lo stanziamento di 3 milioni di euro per la realizzazione della nuova stazione unica.
“A quest’ora potevamo avere tutta l’infrastruttura già terminata e operativa – continua Orsenigo –. Voglio ricordare a chi usa toni trionfalistici che se le tempistiche dei fondi europei fossero state rispettate, utilizzeremo la nuova stazione da anni. Invece, i 5 milioni di finanziamento europeo per realizzare la fermata di interscambio decaddero, per mancato rispetto dei tempi, il 31 maggio 2014, data entro la quale dovevano essere avviati i lavori”.
All’albo pretorio è stato pubblicato l’avviso per la concessione di contributi economici per interventi a favore di disabili con limitazioni della capacità funzionale tali da compromettere la loro autonomia personale nelle attività di vita quotidiana, di relazione e sociale.
Si può presentare domanda per interventi di sostegno alla vita indipendente. e di assistenza domiciliare indiretta.
I DESTINATARI
I destinatari della misura sono esclusivamente persone disabili residenti nel Comune di Como, di età compresa fra 18 ed i 64 anni, con capacità di esprimere direttamente o attraverso un amministratore di sostegno o un tutore, la propria volontà, in possesso della certificazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge n. 104/92 e che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale attraverso la conduzione delle principali attività quotidiane.
Possono presentare istanza di contributo altresì, soggetti disabili gravi che hanno individuato soluzioni organizzative innovative e sperimentato nuovi modelli di intervento, tali da garantire loro la tutela e l’integrazione nel territorio in mancanza di un sostegno familiare.
Possono inoltre chiedere il contributo coloro che, trovandosi nelle condizioni descritte, di età compresa fra i 15 ed i 64 anni, richiedano interventi di assistenza domiciliare specifici all’interno di un progetto globale.
“La SS36 è una delle strade più pericolose e trafficate in Italia. In Consiglio regionale è emerso ancora e prepotentemente il tema delle manutenzione delle infrastrutture. Le manutenzioni sono importanti sia per garantire la sicurezza degli utenti sia per assicurare la funzionalità della stessa infrastruttura.
La SS36 è fondamentale per molte province lombarde ma soprattutto è l’unica via su gomma funzionale per il collegamento con la Valtellina, per questo la sua manutenzione deve essere puntuale.
Dobbiamo riflettere su cosa sarebbe successo se un grave fatto come quello del ponte di Annone fosse capitato su un tratto che serve la sponda del ramo lecchese: la provincia di Sondrio sarebbe rimasta isolata.
ARCI Piemonte, Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta e il collettivo studentesco Alter.POLIS confermano l'impegno a fianco della popolazione e dei sindaci della Val di Susa nell’opposizione al progetto del tunnel Tav/Tac Torino-Lyon aderendo alla Manifestazione NoTav prevista per sabato 8 dicembre a Torino.
In contemporanea, poiché l’8 dicembre dal 2010 è la "Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte e in difesa del pianeta", molti altri movimenti sul territorio italiano si mobiliteranno per la tutela dei territori e contro lo spreco di risorse pubbliche.
Da quasi 30 anni il diffuso movimento di opposizione alla seconda linea ferroviaria (Tav/Tac) Torino-Lyon chiede un confronto tecnico che possa prevedere come esito anche la cosiddetta "opzione zero". Richiesta respinta, come da sempre è stata respinta la richiesta di procedere subito al trasferimento del traffico merci da gomma a rotaia, vietando o contingentando il traffico dei tir ed utilizzando il servizio ferroviario AFA (Autostrada Ferroviaria Alpina) avviato solo nel 2003, che collega l'interporto di Orbassano con Aiton (Savoia).
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