“Una notizia positiva dopo mesi di incertezza e di preoccupazione per i 669 lavoratori della catena di supermercati SuperDì e IperDì, radicata in Lombardia, Liguria e Piemonte. Una crisi aziendale che ha colpito duramente anche il territorio comasco con la chiusura dei due punti vendita di Lomazzo e Bregnano e del magazzino di Turate, gettando in uno stato di angoscia i lavoratori rimasti senza lavoro, da circa un mese in cassa integrazione straordinaria, e di insicurezza per il loro futuro lavorativo”. Lo dichiara la deputata comasca del Partito Democratico Chiara Braga dopo aver appreso della cessione di alcuni punti vendita dei marchi SuperDì e IperDì.
La direzione societaria del Gruppo Commercianti Associati General Market srl, proprietaria della catena Superdì e Iperdì ha infatti informato in questi giorni i sindacati di categoria di aver sottoscritto tre contratti d’affitto di ramo d’azienda con la contestuale stipula di preliminari di compravendita con due società del settore, la Italmark spa e la Maxi Di srl, per la cessione di 15 punti vendita in Lombardia e Piemonte con il passaggio di circa 308 lavoratori. Sarebbero anche in corso negoziazioni per la cessione di ulteriori 10 negozi con passaggio di circa 217 dipendenti. Alla Italmak sono stati ceduti i punti vendita di Bregnano (Co), Cogliate (Va), Cairate (Va), Muggiò (Mb), Cornate d’Adda (Mb), San Colombano (Mi), Rho (Mi), Treviglio (Bg), Stezzano (Bg) e Pavia.
Abbiamo letto con stupore la nota con cui FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, FLAEI-CISL e UILTEC UIL hanno avviato la procedura e poi indetto lo sciopero il 17 dicembre per contrastare la legge per l’acqua pubblica in discussione alla Camera dei Deputati. Provvedimento, come è noto, che nasce dalla legge di iniziativa popolare presentata nel 2007 dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua col sostegno di oltre 400mila cittadini e poi nuovamente depositato nella scorsa legislatura con il l’intergruppo per l’acqua bene comune composto da 200 parlamentari di diversa estrazione politica.
Siamo convinti che questa legge rappresenti una radicale inversione di tendenza, lo strumento più adatto per realizzare una gestione del servizio idrico integrato interamente pubblica, partecipativa, ambientalmente sostenibile, con tariffe eque per tutti i cittadini, che garantisca davvero i diritti dei lavoratori e gli investimenti sulle infrastrutture, fuori da qualsiasi logica di profitto.
L’aria di Como e provincia è inquinatissima! Polveri sottili alle stelle! Lo smog uccide! Da anni, decenni, sentiamo questi allarmi, rilanciati anche da noi ambientalisti.
Nei giorni passati si è avuto il superamento, per quasi una settimana, del valore limite del PM10 (polveri sottili) rilevato dalle centraline di Como, Cantù ed Erba.
Eppure non si fa nulla, non si prende alcun provvedimento per risolvere all’origine il problema dell’inquinamento dell’aria.
Al contrario qualcuno approfitta degli allarmi per rilanciare progetti di infrastrutture devastanti, che non farebbero che peggiorare la situazione. Parlo di nuove strade, tangenziali, autostrade, definite come panacea per la soluzione del problema smog. Come se si volesse curare una malattia riproponendo la sua stessa causa!
🕯️ Il 10 dicembre scendiamo in piazza e accendiamo una candela contro le violazioni dei diritti umani 🕯️
Anche Como aderisce a #dirittiatestaalta, l’iniziativa promossa il 10 dicembre da ActionAid Italia, Amnesty International - Italia, Caritas Italiana, EMERGENCY e Oxfam Italia per celebrare insieme il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e ricordare il suo valore.
Dalle 18.30 saremo in via Maestri Comacini (a lato del Duomo) a Como e oltre 80 città italiane per ribadire, tutti insieme, i contenuti e i valori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che mai come in questo momento sono necessari per riuscire a costruire forme di convivenza più umane e contrastare le nuove forme di razzismo, criminalizzazione della solidarietà e odio per il diverso che vediamo anche nel nostro paese.
ActionAid Italia, Amnesty International Italia, Caritas, EMERGENCY, Oxfam invitano ad aderire alla manifestazione tutte le persone, le associazioni, le istituzioni e le scuole che condividono questo appello:
La Commissione regionale Agricoltura ha discusso oggi un’interrogazione del Consigliere regionale del M5S Lombardia Roberto Cenci sul tema della prevenzione dei danni da ungulati sul territorio lombardo e sullo stallo della Lombardia nell’adozione del Piano Faunistico Venatorio Regionale. Cenci si è detto “particolarmente preoccupato per la debole politica di salvaguardia del territorio e il progressivo abbandono delle montagne. La gestione del territorio è così scorretta che gli ungulati prolificano e migrano verso aree coltivate generando danni all’agricoltura e incidenti stradali. È necessario intervenire con una corretta gestione del territorio ripristinando gli habitat e controllando la proliferazione con personale specializzato”.
“Venerdì sera è stato presentato uno studio indipendente sulle ricadute dei fumi dell’inceneritore Silea dal Comitato Rifiuti Zero. Oggi in Commissione Ambiente ci si è confrontati sul tema e quanto emerge ci preoccupa molto. Silea minimizza le ricadute sul territorio ma dal confronto in commissione emergono diverse criticità”, così Raffaele Erba e Massimo De Rosa, consiglieri regionali del M5S Lombardia.
“In ogni caso è uno studio carente e parziale che ha tutte le caratteristiche per essere considerato di parte. Ricordiamo che lo studio epidemiologico era solo una parte di uno studio più ampio e ad oggi mancano ancora tutte le altre valutazioni tecniche ed economiche per valutare i costi-benefici del teleriscaldamento.
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