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Carissimi Amici,
il tempo passa ed io sono sempre qui tra i miei "angioletti neri".
Vi scrivo perché desidero davvero condividere con Voi la gioia e la gratitudine per i progetti realizzati quest'anno grazie al Vostro costante sostegno ed incoraggiamento.
L'associazione Amici di Ndugu Zangu, con il suo impegno, ci aiuta a realizzarli attraverso le varie iniziative alle quali Voi aderite sempre con vicinanza ed affetto e di questo Vi ringrazio immensamente.
Anche quest'anno stanno preparando le consuete confezioni Natalizie per i vostri doni. Potete chiamare o scrivere ai numeri sotto indicati per avere informazioni. Con il ricavato speriamo di poter operare nel gennaio prossimo altri 20 bambini che hanno bisogno un intervento al cuore.

Sappiate che ai miei ragazzi basta pochissimo per far accrescere in loro sempre maggiore forza e speranza per il futuro.

Vi abbraccio tutti e Vi auguro di cuore un sereno Natale con le Vostre famiglie.

Nonno Luigi Panzeri.

http://www.amicidinduguzangu.org/it/

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Questi ultimi mesi hanno visto, e non era mai capitato così di frequente, la città di Milano, alcuni suoi quartieri in particolari ma anche alcune strutture di collegamento importanti come la stazione Garibaldi, altre ancora del metrò, sott'acqua. Il Lambro ed il Seveso sono esondati più volte con il corollario di danni e macerie immaginabili. Il resto del territorio lombardo ha subito anche di peggio, frane e smottamenti, il lago di Como fuori, il centro storico minacciato dall'acqua.

Taciamo, sono cose che si sono lette sui giornali, viste alla tivù su quello che ha toccato Genova, due volte, lo Spezzino, Carrara e mille, mille altre località, ovunque, in Italia.

Un governo sapiente del territorio implicherebbe una cura maniacale per ogni spazio verde: solamente le montagne, le colline, ricoperte da un manto verde o coltivate saggiamente, gli alvei dei fiumi ben ripuliti, non ingombri di rifiuti, o, peggio ancora, cementificati possono garantire un corretto e non disastroso deflusso delle acque ed evitare le centinaia di morti, in questi ultimi anni tanto frequenti da non fare quasi

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