Torna “Nonni su Internet”, la proposta dell’IC di Cernobbio che vedrà i ragazzi della classe V sezione A della Scuola primaria di Cernobbio capoluogo (in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale e con il patrocinio del Comune di Cernobbio) protagonisti di un vero e proprio corso di alfabetizzazione informatica gratuito rivolto ai cittadini che hanno superato i 60 anni di età al fine di avvicinarli all’uso del computer e dei moderni strumenti digitali quali smarphone e tablet. «Si tratta di un’iniziativa che vanta una sua piccola tradizione a Cernobbio, in quanto si tratta della quinta edizione, molto gradita sia dai bambini sia dai nonni – sottolinea Maria Angela Ferradini, vicesindaco ed assessore alla Cultura del Comune di Cernobbio -. Questo progetto, inoltre, rientra in quel contesto di cittadinanza attiva e di confronto fra generazioni che è molto caro alla nostra Amministrazione Comunale in quanto favorisce innanzitutto il coinvolgimento degli anziani offrendo loro occasioni di partecipazione e di “aggiornamento” anche su tematiche di attuali quali sono internet e la comunicazione digitale. Per i ragazzi è allo stesso modo significativo interagire con altre generazioni e del resto i risultati in tal senso sono stati interessanti e positivo come la recente esperienza vissuta tra gli alunni della Scuola primaria di “Campo Solare” e gli ospiti della casa di riposo “Santa Maria della Pace”».
La Commissione regionale Sanità ha approvato l’ultima parte della riforma sanitaria, quella riguardante la parte funeraria con il voto a favore della maggioranza e contrario di tutta la minoranza. Nel corso delle votazione è stato approvato un emendamento relativo alla sepoltura di animali d’affezione (di Forza Italia emendato con l’aggiunta di una parte di un emendamento del M5S sullo stesso tema). Il M5S aveva ufficializzato una proposta sul tema nel settembre del 2018. “Una proposta che avevamo avanzato nel settembre scorso, grazie a un emendamento approvato oggi in Commissione, consentirà di tumulare i resti degli animali d'affezione secondo le disposizioni del defunto o degli eredi. Sarà possibile tumulare l’urna contenente le ceneri degli animali nella stessa tomba dei padroni. Molti anziani hanno soltanto come compagnia negli ultimi anni di vita un animale e non vogliono separarsi da loro nemmeno quando passano a miglior vita. È un atto di grande sensibilità da parte dell’Istituzione regionale. Più in generale resta la nostra completa contrarietà all’ultima parte della riforma sanitaria che risulta non in linea con la normativa nazionale e sembra voler tutelare la lobby dell'industria del "funerale" rispetto a quella più artigianale fatta di cooperazione tra imprese dello stesso settore”, così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia.
Oggi in Commissione regionale ambiente si è tenuta l’audizione richiesta dal M5S Lombardia sulla salute del Lago di Como con Associazioni e Istituzioni. Erano presenti Luigi Luisati, Presidente autorità di bacino Lario e laghi minori e Lorenzo Baio di Legambiente. Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “L’audizione è stato un momento importante per illustrare alle rappresentanze di tutte le forze politiche in Regione la situazione preoccupante delle presenza di microplastiche nelle acque ma ancora di più le conseguenze del mantenimento artificioso del bacino sotto lo zero idrometrico.
Per quest’ultimo problema, molto deriva dai cambiamenti climatici oggi in corso. Causa principale è il cambiamento climatico oggi in corso, segno tangibile di come l’impronta ambientale dell’uomo inizia ad essere sempre più pesante per l’ambiente. Grandi responsabilità vanno ricercate sia a monte che a valle del Lario . Da quanto emerso in commissione un fattore chiave su cui agire per il mantenimento del livello minimo è riconducibili principalmente alla gestione dei flussi idrici delle dighe, oggi regolati principalmente in funzione all’andamento del mercato dell’energia, e quindi tarato sul massimo profitto; senza considerare lo stato del Lago. Oggi dobbiamo scegliere se continuare con l’attuale modello di sviluppo, con tutte le conseguenze ormai sempre più evidenti, oppure iniziare ad attuare una reale economia sostenibile. È questa la strada che percorrerà il M5S”.
"Venerdì prossimo 25/1, nella seduta antimeridiana dell'Aula, il Governo risponderà alla mia interpellanza urgente 2/00232 sulle procedure concorsuali per 17 posizioni dirigenziali di 2a fascia presso il Dipartimento della protezione civile, come da bando del 28 settembre 2018. In particolare sarà importante capire dall'Esecutivo quali strutture della Presidenza del Consiglio e dei suoi dipartimenti abbiano interagito con la Commissione Ripam per la predisposizione del bando di concorso; perché tra i titoli di studio siano state escluse le lauree in ambito sanitario (medicina e scienze infermieristiche e relative articolazioni e specializzazioni); quali iniziative intenda assumere il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, con la tempestività del caso e anche a fronte di ricorsi già presentati al Tar del Lazio, per modificare le disposizioni concorsuali che rendono, di fatto, vana la «riserva» stabilita dal legislatore con l'articolo 19, comma 1, del decreto-legge n. 8 del 2017". Ne dà notizia l'On. Chiara Braga, capogruppo PD nelle Commissioni Ambiente e Bicamerale Rifiuti di Montecitorio, presentatrice dell'interpellanza urgente numero 2/00232 sul citato concorso del Dipartimento della protezione civile.
Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e segretario della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, ha depositato la richiesta di convocazione urgente della stessa commissione: “Dobbiamo ritrovarci subito e discutere la questione del nuovo accordo con la Svizzera. Le minacce del Canton Ticino verso i nostri Comuni vanno prese molto sul serio, anche se stiamo parlando di temi, per loro, da campagna elettorale”.
Orsenigo si riferisce alla boutade della Lega dei Ticinesi e del suo presidente del Consiglio di Stato Zali che parlano di bloccare i ristorni come forma di ricatto verso il mancato accordo. “Non solo: stanno dicendo che potrebbero arrivare a disdire unilateralmente l’accordo, anche a costo di una sorta di azione di forza del Cantone, se per caso Berna non intendesse farlo. Insomma, la situazione è davvero incandescente oltre confine”.
Il consigliere Pd è consapevole del fatto che “a parlare sono i candidati alle prossime elezioni cantonali, che si terranno in aprile, e hanno bisogno di aumentare o consolidare i consensi. Magari, a urne chiuse, tutto rientra. Ma intanto per noi e soprattutto per Regione Lombardia è un campanello d’allarme. Farebbe bene a chiedere a Roma di occuparsi della faccenda. Noi lo abbiamo fatto sempre, a costo di diventare impopolari. Ma almeno ci siamo presi la nostra quota di responsabilità”.
“In Giunta comunale siamo al paradosso: approvano delibere ben precise e poi gli stessi assessori le smentiscono. Per la serie, ‘io non c’ero e se c’ero dormivo’. Ma gli atti parlano”. Sono sempre più caustici i consiglieri comunali del Pd: “L’assessore Locatelli si giustifica con il libretto delle assenze. Negretti e Butti sostengono che il provvedimento sia stato approvato a loro insaputa: benone! Speriamo non sia sempre così. Oppure, peggio ancora, parlano di ‘refuso’, che significa un errore di battitura. Alla faccia della tastiera del computer! E il sindaco? Come al solito fischietta guardando in alto”.
Ma Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco fanno presente che mai come nel caso di un’amministrazione comunale carta canta: “La delibera di Giunta numero 500 del 6 dicembre scorso dice chiaramente che gli assenti erano la vicesindaco Locatelli e gli assessori Caldara e Rossotti, che i voti sono stati espressi all’unanimità e che verrà attuata in via sperimentale, per un periodo di sei mesi, la regolamentazione della sosta, consentendo un tempo massimo di stazionamento pari a 2 ore, previo inserimento del numero di targa nel parcometro, che non potrà ripetersi nell’arco della giornata, in viale Lecco, piazza Verdi, via Manzoni, via Ugo Foscolo, largo Leopardi, lungo Lario Trieste, viale Varese”.
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