Prc Lombardia - Il requisito dei cinque anni di residenza per avere diritto a una casa popolare è irragionevole ingiusto e discriminatorio. Lo ha stabilito la corte costituzionale bocciando come incostituzionale la legge della regione Lombardia n.16 del 2016 con la quale la giunta leghista di Roberto Maroni negava l’accesso all’edilizia residenziale pubblica a chi non fosse risultato residente nel territorio della Regione da almeno 5 anni. La Corte, con la sentenza n. 44, evidenzia la totale irragionevolezza e incongruenza di quel requisito con la funzione dell’edilizia residenziale pubblica che è quella di garantire il diritto a un tetto a chi si trova in condizioni di bisogno, sia italiano o straniero.
Prc Lombardia - Le rivolte che stanno esplodendo nelle carceri in gran parte d'Italia non possono essere affrontate, con le deliranti dichiarazioni degli esponenti dell'Associazione nazionale dei dirigenti e funzionari di polizia penitenziaria, col pugno di ferro, la repressione, addirittura, come richiesto,"l'utilizzo dell'esercito" e la criminalizzazione del volontariato e delle associazioni. Evitiamo la demagogia. Su quanto è accaduto in queste ore e sulle morti è doveroso fare piena luce.
Nella giornata di ieri Antigone ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, chiedendo che ogni detenuto possa telefonare per 20 minuti ai propri famigliari, a fronte dei 10 minuti a settimana previsti dalle norme dell'ordinamento penitenziario. “La richiesta – sottolinea Patrizio Gonnella, presidente di Antigone – si giustifica con l'emergenza coronavirus che sta portando importanti limitazioni anche in ambito penitenziario.
UdS Lombardia - Quattro studenti lombardi su dieci stanno avendo problemi con la didattica a distanza. Ecco tutti i dati dell’inchiesta dell’Unione degli Studenti Lombardia.
Attraverso un questionario abbiamo cercato di analizzare come gli studenti stanno vivendo le lezioni da casa.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua - E' evidente che i provvedimenti adottati dal Governo con il fine di contenere la diffusione del contagio da Coronavirus stiano producendo uno stato di eccezione e una sostanziale sospensione della democrazia. Non intendiamo addentrarci in un ragionamento sull'opportunità o necessità di queste misure, ma ci interessa piuttosto evidenziare una contraddizione che potrebbe avere pesanti impatti sociali e sanitari. In una situazione in cui le cittadine e i cittadini sono letteralmente investiti da divieti e prescrizioni, nello sforzo collettivo e individuale di mitigare il rischio di contagio, non abbiamo letto da nessuna parte il più basilare provvedimento in tema igienico-sanitario: l’accesso all’acqua per tutte e tutti.
Piazza Virtuale per ritrovarci nella giornata della Festa della Donna
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