Partito della Rifondazione Comunista/ Sinistra Europea - Gravissima decisione presa dalla ASST Lariana, che a causa del vertiginoso diffondersi del Covid 19 e della pressione che si verifica nei Pronto Soccorso e nei reparti sospende tutte le prestazioni ambulatoriali non urgenti, cioè quelle che secondo il codice segnalato dal medico curante si possono programmare a 20, 60, 120 giorni. Saranno prestate dunque le cure oncologiche, la dialisi, l’assistenza alle donne gravide, le chemioterapie.
Tutto il resto è sospeso. E’ inammissibile che si sospenda di fatto un diritto costituzionale, dopo che la prima ondata del virus aveva mostrato chiaramente quali erano i provvedimenti da assumere urgentemente per far fronte alla probabile seconda ondata : assunzione di personale , rafforzamento e aggiornamento della sanità territoriale, campagna di tamponi e test genici a tappeto in tutta la popolazione a rischio, a partire dai lavoratori della sanità, del popolo della scuola ,dei pubblici servizi, dei lavoratori e delle lavoratrici che non possono lavorare da remoto. garanzia di autonomia di approvvigionamento di farmaci, vaccini antinfluenzali etc. Questa sospensione si aggiunge a quella che ha colpito i pazienti nel primo lockdow e che già ha determinato molti morti e molte sofferenze. Si poteva fare tutto e vi erano anche fondi e autorizzazioni legislative. Nulla di adeguato è stato fatto. È un’altra dimostrazione del fallimento del tanto decantato sistema sanitario lombardo. Fino a pochi giorni fa i dirigenti ospedalieri dicevano che tutto era sotto controllo
Commissariare la Sanità lombarda è l’unico modo per cominciare a risolvere il problema.
15/11/2020
Fabrizio Baggi – Segretario Regionale Lombardia
Giovanna Capelli – Responsabile Sanità Regionale
Pierluigi Tavecchio – Segretario Provinciale Como