Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

(PRC-SE) - Purtroppo non è la Cgil a essere tornata agli anni '70 come ha sostenuto Bonomi, ma sono i padroni che si comportano come gli anni' 50. Questa mattina Federmeccanica ha rotto le trattative con la delegazione dei sindacati metalmeccanici di CGIL, CISL e Uil. Un comportamento gravissimo rispetto al qualebil governo e le forze politiche dovrebbero assumere una posizione netta. Conte e Zingaretti da che parte stanno?Quelle di Federmeccanica sono dichiarazioni offensive su una presunta eccessiva crescita dei salari negli ultimi anni. Siamo di fronte alla stessa arroganza già manifestata da Confindustria negli ultimi mesi.Non siamo stupiti: viene confermata la linea enunciata a ogni piè sospinto da Bonomi che mentre chiede a gran voce tutti i soldi pubblici per le imprese, pretende che possano licenziare liberamente, mantenere salari tra i più bassi d’Europa, deregolamentare ancor di più il mercato del lavoro.

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Stefano Galieni, Responsabile immigrazione PRC-S.E. - La modifica - solo Zingaretti parla di cancellazione - dei "decreti Salvini" va ora al vaglio del parlamento. Nell'apprezzare gli elementi positivi - aumentano le possibilità di convertire in permessi di soggiorno per motivi di lavoro le altre forme di protezione, la residenza anagrafica ai richiedenti asilo. la riduzione delle multe per chi salva le persone in mare, il ripristino della legalità internazionale in materia di respingimenti - constatiamo per il resto che la paccottiglia fascioleghista non viene intaccata.

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva

Federcontribuenti - Il Parlamento ha tempo fino al prossimo 13 ottobre per impedire che 17,9 milioni di lavoratori vengano aggrediti dal fisco con intimazioni di pagamento per le tasse sospese durante il lockdown. Intanto oggi il 30,9% dei dipendenti di piccole imprese con 2/3 addetti ha stipendi arretrati e rischiano a loro volta il posto di lavoro. Federcontribuenti: ''il 20,3% dei lavoratori italiani è a rischio povertà pur avendo una occupazione con redditi inferiori ai 10 mila euro pari a 842 euro al mese''. 2,5 milioni titolari di P.Iva denunciano l'impossibilità di accedere ai fondi promessi dal governo. Per lo stesso direttore Ruffini buona parte delle somme da recuperare stratificatesi negli anni ormai esistono solo nominalmente, è necessaria un’operazione di pulizia.

Feed RSS

Collegati su Twitter o Telegram e seguici

 

    

 

 

©2024 Sito realizzato da Noerus aps

Search

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.