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NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA

Ieri (13/09/2011) il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza
(D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore
Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis:
"Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere
compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà
alla Camera come articolo nr. 60.

Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo...
il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno
liberticida della Casta.

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino
dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro
sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!)
contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO
bloccarne il blog o il sito.

Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in
Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il
Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione
dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di
connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta
dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da
50.000 a 250.000 euro.

Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad
una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla
disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le
classi sociali.
MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di
ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.

In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in
Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che
al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non
condizionata e/o censurata.

ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset)
ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo
anche in termini PREVENTIVI.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una
commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno
di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su
questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto
rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi
di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e
informazioni che finora non riusciva a dominare.

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet,
l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.
Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono
stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.

Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze
addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione
e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.

documentazione diffusa da
Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
http://www.perlapace<http://www.perlapace/> <http://www.perlapace/>

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Manovra  

Legambiente presenta i dati allarmanti sulle conseguenze dei tagli sul trasporto pendolare:

folle aumento del prezzo del biglietto e milioni di persone in auto;

Roma più cara di Berlino e Parigi;

ogni anno 1.320 euro in più per gli abbonamenti 

“Subito un Decreto per 3 centesimi di accisa a sostegno della mobilità sostenibile,

da recuperare a spese di petrolieri e distributori”

 

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Centro di ricerca “SCHIAVI DI HITLER” / fondo I.M.I. Claudio Sommaruga
22012 Cernobbio (CO) - via Regina, 5. .mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.schiavidihitler.it
Sezione dell'Istituto di Storia Contemporanea "P.A. Perretta" 22100 Como – via Brambilla, 39


Io sostengo il punto di vista che una parte importante della realizzazione dei diritti umani sia il diritto di chiunque sia stato o sia costretto a lavorare per altri a ricevere l'adeguata ricompensa.
Per il lavoratore coatto questo indennizzo deve essere dato da chi ha tratto profitto da lui”.
          Simon Wiesenthal, lettera a Ricciotti Lazzero, 20 marzo 2000: 

Giustizia per le vittime italiane e greche del nazismo

Dal 12 al 16 settembre si terrà presso la Corte internazionale di giustizia a L’Aia il dibattimento inerente il ricorso presentato dalla Germania contro l’Italia per le sentenze della nostra Corte di Cassazione in merito alle cause giudiziarie in corso relative a:

- sfruttamento del lavoro coatto di oltre settecentomila internati militari e civili italiani deportati dopo l’8 settembre 1943,
- eccidi compiuti dall’esercito tedesco contro i civili sugli Appennini nel corso della 2a guerra mondiale,
- esecutività in Italia delle sentenze dei tribunali greci relative alla strage di Distomo.

La difesa dell’immunità degli stati trova la convergenza del governo tedesco e di quello italiano, ribadita da una dichiarazione congiunta che affida al tribunale internazionale “il chiarimento su tale questione” contro la decisione della nostra massima Corte, che con chiarezza ha ribadito che gli stati non possono pretendere immunità quando commettono gravi crimini di guerra o crimini contro l'umanità.

Noi temiamo che con il processo a L’Aia si vogliano chiudere definitivamente i capitoli dolosi e dolorosi della nostra storia a cui non si è voluto per oltre sessantacinque anni rendere giustizia.

Critichiamo e condanniamo l’atteggiamento del governo tedesco, che rifiutando il riconoscimento delle responsabilità delle sue imprese e del nazismo antepone alla giustizia e alla storia degli individui gli interessi economici e le opportunità politiche. Nello stesso tempo critichiamo e condanniamo l’atteggiamento del governo italiano, che offende i suoi cittadini e la storia del Paese in nome della ragione di stato e sospende l’esecutività delle sentenze dei tribunali della Repubblica.

Ancora una volta la vicenda della deportazione per lavoro coatto e le stragi di civili sono oggetto di scambio in nome di interessi che nulla hanno a che fare con la dignità degli individui e delle nazioni.

Tutto questo è particolarmente grave nella comune dimensione europea e costituisce un’offesa a qualsiasi politica che sulla ”memoria” voglia costruire un patrimonio comune in grado di orientare e di essere di monito al presente, per preservarlo dagli errori e dalle tragedie del passato.

Ma c’è di più in questo processo che si apre a L’Aia, che va al di là dello spregio dei cittadini italiani e greci, macinati dalla guerra nazista e dalla real-politik di tutti i governi del dopoguerra, qualcosa su cui dobbiamo porre attenzione.

La corte è chiamata ad esprimere un giudizio e fare giurisprudenza sul delicato e decisivo confine fra diritto individuale e responsabilità istituzionale.
In discussione a L’Aia c’è in generale il principio dell’immunità degli stati oltre“il punto di rottura dell'esercizio tollerabile della sovranità“, un principio che attiene il diritto internazionale dei popoli nel presente.

Storia della nazione e dei suoi cittadini, diritti individuali e collettivi sono in discussione in una causa ignorata dai media e coperta dal silenzio degli stati.

Riteniamo indispensabile in questa occasione fare sentire la nostra protesta e invitiamo quanti provano la nostra stessa preoccupazione ed indignazione a fare sentire la loro voce in tutte le sedi che giudicheranno più opportune.

Cernobbio 8 settembre 2011
Centro di ricerca “Schiavi di Hitler”


Claudio Sommaruga, Valter Merazzi, Maura Sala,    

Chi intende porre la sua firma in calce a questo documento può comunicarlo scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Informazioni e notizie, col vostro aiuto su: www.schiavidihitler.it

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della Legge elettorale dei  N O M I N A T I.    
A B B A S S O  I L  P O R C E L L U M  ! ! !
avremo presto tempi migliori
POSSIAMO  SOGNARE !
Viva  la  libertà
Il Segretario provinciale P. L. I. di Catania
Dott. Pier Luigi Ciccarelli
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cellulare  340.77.00.916 
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Partito Liberale Italiano

 

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