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leggete, diffondete ed inviatela ai vs parlamentari

Lettera aperta
al Presidente Del Consiglio

"Caro" Monti,

pane non armi!

Se nel PIL italiano rientrano anche le mine anti uomo, non più prodotte ma ancora operanti nel mondo con i loro devastanti effetti;

se nel debito pubblico consideriamo anche l'acquisto di armi, bombardieri e mine;

allora perché non consideriamo le vittime umane, le distruzioni, le indicibili sofferenze e ingiustizie prodotte da queste armi?

Apparteniamo per cultura a un popolo nobile, ma siamo costretti a subire ingiustizie profonde perché:

- paghiamo la benzina, che ci serve per lavorare, troppo e sempre di più;

- riscuotiamo stipendi e pensioni sempre meno adeguate al reale costo della vita;

- perdiamo il lavoro perché i poteri forti non si occupano più della persona e fanno pagare i loro errori ed eccessi sempre ai più deboli.

Crediamo che se le "lacrime e sangue" della manovra, appena varata, avessero considerato le dannose, improduttive, inutili, scandalose e assurde spese militari, pochi avrebbero sofferto e molti avrebbero gioito.

Le armi, che il suo governo può coraggiosamente ridimensionare, si tramuteranno in pane per molti di noi perché:

- le spese militari non ce le possiamo più permettere in uno scenario di profonda crisi economico-finanziaria;

- la corruzione ed il finanziamento illecito alla politica, che dietro le spese militari si nasconde, danneggiano l'intera collettività;

- tra un lavoratore che non può più andare in pensione e non può più lavorare e le spese militari, noi preferiamo il pensionato e il lavoratore;

- tra una famiglia che deve privarsi di risorse indispensabili per pagare le maggiori imposte sulla casa e le spese militari, noi preferiamo la famiglia.

- tra gli investimenti per la cooperazione internazionale e le "missioni di pace" fatte con le armi, noi preferiamo la cooperazione.

Le spese militari non hanno portato benessere né economico né civile, al popolo italiano e ai cittadini del mondo, sprecano risorse importanti che
potrebbero servire per la crescita lavorativa, culturale, morale di questo paese e del mondo intero.

Come potremmo spiegare a un giovane o un bambino che siamo così scellerati da finanziare le spese militari e non il loro futuro e quello delle loro famiglie?

Come potremmo spiegare che queste spese sono fatte per la loro "sicurezza" ed hanno prodotto solo "insicurezza" sociale ed economica?

Meno spese militari significano più civiltà, più pane, più futuro per tutti!

"Caro" Monti,
Pane non armi.

Termoli, 09/12/11

Pax Christi Molise, Comitato Voci
Libere, La Fonte Molise

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IMPORTANTE FACCIAMOCI SENTIRE!!!
Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento
privilegiato della classe politica
Da lunedì tutti i municipi sono attivi per la raccolta delle firme.
Vi invito a firmare con consapevolezza e senso del dovere, per il nostro
bene , per i nostri figli, per il nostro Paese.
Grazie ...
Uno spiraglio di cambiamento da realizzare con urgenza
Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la
cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con
pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011, la promozione della proposta
di legge di iniziativa popolare dal titolo:
«Adeguamento alla media europea degli stipendi,emolumenti,indennità degli
eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».
L'iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo
facebook "Nun Te Regghe Più", dal titolo della famosa canzone di Rino
Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa
popolare formata da un solo articolo:
"i parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei
deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli
assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i
presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari
nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono
percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del
costo della vita e del potere reale di acquisto nell'unione europea, più
della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell'unione
per incarichi equivalenti"
La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati
depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l'elenco
aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a
firmare:
L'iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti
quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea, eventuali
segnalazioni di Comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate
direttamente nel gruppo facebook
elettronica <mailto:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.> Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della
proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori
e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le
firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe
politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non
costa molto, continuare a restare indifferenti costa molto di più.
Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli.
Per favore falla girare!!!!!!!!!!!!
Grazie!!!!!!!!!!!!

 

 

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Care Amiche  e cari Amici,

il nostro Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio, assieme alla Rete dei Comitati Civici e al Coordinamento Nord Sud del Mondo sta preparandosi per lanciare una campagna di pressione nei confronti di Intesa Sanpaolo, tra i principali finanziatori di nuove grandi opere e, in particolare, delle autostrade lombarde in fase di progettazione.

Prima di avviare questa campagna - che è stata denominata "Fermiamo la banca che distrugge il territorio. Votiamo con il portafoglio! ", riteniamo importante aprirla alle adesioni di tutte le Associazioni, i Comitati, i Gruppi Organizzati che si riconoscono in queste linee di azione e che potete vedere dettagliate qui:

http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=512&Itemid=56

Pertanto invitiamo quanti vogliano figurare tra i soggetti promotori dell'iniziativa (e sostenerla con azioni di diffusione della proposta ai correntisti dell'istituto) ad inviare entro il 10 Dicembre p.v. una mail di adesione a questa campagna nazionale a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando:

Denominazione Associazione/Comitato
Comune/Provincia
Indirizzo mail
Eventuale sito internet
Persona di riferimento 


Motivazioni di questa campagna nazionale

Il Gruppo Intesa Sanpaolo finanzia grandi infrastrutture come Pedemontana, Brebemi, Tem e autostrada Cremona-Mantova, che perseverano nell'adozione di un modello di trasporto, quello su gomma, che ormai è sorpassato. Esse comprometteranno un territorio già fortemente inquinato, abbasseranno la qualità della vita e allontaneranno ulteriormente il nostro paese dagli obiettivi di Kyoto. Questa campagna nazionale intende quindi aprire un confronto tra i cittadini italiani e gli istituti di credito attivi nel finanziamento di nuove grandi opere. In un periodo caratterizzato dall’evidente segnale di una crisi economica e sociale di “sistema”, che obbliga tutti noi allo sforzo di identificare un nuovo modello di gestione del presente e del futuro, abbiamo ritenuto che le azioni sviluppate a difesa dei paesaggi, dei territori e dei beni comuni nei confronti degli amministratori (che qualche importante risultato inizia a far intravedere), dovessero essere affiancate da una specifica richiesta di “cambiamento” anche al mondo dei finanziatori di nuove impattanti opere (ormai anacronistiche in questo momento storico). Questa campagna non è contro il profitto, ma per impedire che il profitto di pochi distrugga la base della vita di tutti; serve inoltre a far capire agli italiani che “il voto con il portafoglio” è un'arma molto potente e ancora troppo sottovalutata: il suo buon uso è una nostra responsabilità quotidiana. 


A breve sarà pronta una lettera-tipo che tutti i correntisti potranno inviare a Intesa Sanpaolo al momento dell'avvio di una campagna nazionale che verrà proposta da diverse associazioni, tra cui il Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio. 

STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO
Movimento di Opinione
www.stopalconsumoditerritorio.it
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Le immagini di distruzione che avete avuto modo di vedere attraverso i telegiornali rendono solo in minima parte ciò che relamente è accaduto nel levante ligure a cavallo tra Liguria e Toscana. Le zone più colpite sono le Cinque Terre, la Val di Vara, Brugnato e la zona di Aulla. Molti i paesi ancora isolati senza acqua, gas e luce.
Da subito l'Arci si è attivato - unitamente alla Prociv Arci Liguria – per essere operativo sul posto, in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Liguria. A noi è stata affidata la zona di Romito Magra (SP).
Moltissimi i volontari già all’opera tanto che dalla Prefettura della Spezia ci segnalano di invitare chiunque volesse partire per dare una mano di coordinarsi con le unità della Protezione Civile operanti sul campo e autorizzate dal Dipartimento Nazionale. Questo anche per una questione di sicurezza e di assicurazione dei singoli volontari.
Sempre dalla Prociv Arci Liguria ci segnalano la necessità delle seguenti URGENTI cose:
- bottiglie di acqua minerale da un litro e mezzo;
- pasta e scatolame vario di qualsiasi formato (possibilmente non in pezzi singoli);
- badili, guanti da lavoro, stivali, attrezzi da scavo, carriole ecc.
Tutto il materiale deve pervenire presso il Polo Provinciale della Protezione Civile di Santo Stefano Magra (SP).
E’ necessario inoltre recuperare risorse economiche urgenti. Qui di seguito trovate l’IBAN del conto corrente aperto presso
Banca Popolare Etica – Agenzia di Genova, intestato a Arci Liguria, causale “Emergenza alluvione Liguria 2011”
IBAN IT 16 B 05018 01400 000000140234
Per richieste e/o disponibilità vi invitiamo a scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

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