La Cgil avvia la campagna di raccolta di firme sul disegno di legge di iniziativa popolare che ha come obiettivo l’introduzione di una “Carta dei diritti universali del lavoro” ampliando e rafforzando i contenuti dello Statuto dei Lavoratori, accompagnandola con una campagna referendaria abrogativa di 3 interventi legislativi particolarmente gravi sul versante dei diritti del lavoro. Durante l’incontro con i giornalisti sarà illustrato il documento e il programma delle iniziative in provincia. Saranno presenti Alessandro Tarpini (segretario provinciale Cgil Como), Giacomo Licata (segretario organizzativo Cgil Como) e Chiara Mascetti (componente della segreteria della Camera del Lavoro di Como).
Votate "Sì" al referendum del 17 aprile contro le trivelle!
<<Bisogna votare "Sì" per dire stop al petrolio e per rilanciare le fonti rinnovabili e per ridurre l'inquinamento delle città>>
"Tutti a piedi o in bicicletta a votare "Sì" al referendum del 17 aprile contro le trivelle!".
E' questo l'invito che il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” rivolge a tutti i cittadini affinché vadano a votare "Sì" al prossimo referendum che chiede l'abrogazione della norma che consente di prorogare fino ad esaurimento le trivellazioni di petrolio e di gas in mare.
E propone che ai seggi, anziché in auto, ci si vada a piedi o in bicicletta, per rivendicare una nuova politica energetica, con meno petrolio e con più energia pulita.
Si ricorda che il referendum si terrà in tutta Italia (e non solo nelle regioni interessate dalla trivellazioni marine). Ed ecco come il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” spiega perché è doveroso andare a votare (e votare "Sì") anche in Lombardia, che ovviamente non è direttamente interessata dalle perforazioni in mare. Spiegano gli ambientalisti: "Anche in Lombardia dobbiamo dare un segnale chiaro alla politica: occorre dire stop al petrolio e rilanciare le energie pulite. La Lombardia è la regione più edificata e più industrializzata d'Italia e pertanto quella che consuma più energia: proprio per questo occorre dare un segnale di controtendenza: votando "Sì", anche i Lombardi potranno sostenere una nuova politica energetica, fatta di meno combustibili fossili e di più energie rinnovabili!".
A tal proposito gli ambientalisti ricordano che per tutto lo scorso inverno le nostre città sono state interessate da livelli altissimi di smog (con settimane di superamento delle soglie di allarme per l'inquinamento dell'aria), che è causato dal riscaldamento degli edifici e dal traffico veicolare, ovvero dalla combustione dei derivati del petrolio. La ricetta per contenere lo smog passa pertanto dalla riduzione dell'uso delle fonti fossili, a favore di quelle pulite. Per questo il referendum del 17 aprile costituisce un'importante occasione per dire stop al petrolio, anche per ridurre l'inquinamento dell'aria che respiriamo.
Per tutti questi motivi l'invito del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” è quello di andare a votare "Sì" al referendum del 17 aprile, contro le trivelle ma soprattutto a favore delle fonti rinnovabili, che aiuteranno a ridurre l'inquinamento delle nostre città.
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Giovedì 7 aprile gli addetti del pubblico impiego della Lombardia scioperano per l'intera giornata lavorativa. La protesta è organizzata da Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Uilpa. Lo sciopero interessa circa 8 mila lavoratori in tutta la provincia di Como. Coinvolgerà, per esempio, i lavoratori dell'agenzia delle entrate, agenzia delle dogane, comuni e camera di commercio, ospedale S. Anna, ministeri, enti previdenziali. Sciopererà anche chi eroga servizi pubblici con datori di lavoro privati: ospedali privati (Valduce, Villa Aprica) istituti per disabili (Don Gnocchi, Nostra
Famiglia), cooperative sociali, centri residenziali e diurni, centri di accoglienza, case di riposo, asili nido, igiene ambientale con la
raccolta rifiuti e gli altri servizi correlati. Si chiede il rinnovo dei contratti pubblici e privati, bloccati da sette anni. Il governo continua a ritenere la contrattazione nei settori pubblici un’attività residuale sulla quale non vale la pena investire risorse. La legge di stabilità per il 2016 non ha stanziato risorse sufficienti a dimostrare la reale volontà di avviare la stagione dei rinnovi contrattuali di oltre 3 milioni di lavoratori
pubblici. La stessa sentenza della Corte costituzionale di luglio 2015, che giudicava illegittimo il perdurare del blocco dei contratti
da parte del governo, è stata disattesa. I sindacati hanno da tempo presentato le richieste per rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e rilanciare la contrattazione nelle amministrazioni pubbliche, a maggior ragione in presenza di ulteriori e nuove modifiche degli assetti istituzionali per effetto della legge Madia. Con tutte le ricadute che hanno sul nostro territorio. Da qui l’importanza della contrattazione anche a livello regionale, per il presidio dei processi di mobilità, di riorganizzazioni e di ristrutturazioni aziendali, per monitorare e prevenire le situazioni di crisi aziendale per difendere i livelli occupazionali. In Lombardia tante sono le vertenze da affrontare e su cui la Regione di Roberto Maroni deve avviare il confronto. Nella stessa giornata si svolgerà anche la manifestazione unitaria regionale a Milano, con il concentramento alle 10 in Piazza Duca D’Aosta. Il corteo si finirà sotto Palazzo Lombardia, lato Melchiorre Gioia. Da Como, i lavoratori partiranno da stazione centrale Como S. Giovanni alle 8. Al comizio finale parteciperanno i quattro segretari generali nazionali
di categoria: Rossana Dettori per la Fp Cgil, Giovanni Faverin per la Cisl Fp, Giovanni Torluccio per la Uil Fpl e Nicola Turco per la Uil
Pa. Per maggiori informazioni: Matteo Mandressi, segretario provinciale Fp Cgil, 333.3267833
«Di fronte alla decisione presa dal Tar della Lombardia auspico che l’Ats dell’Insubria, d’ora in poi, sappia dimostrare maggiore attenzione al territorio nonché un atteggiamento di proficua collaborazione con gli Enti locali, Amministrazioni Comunali in primo piano, così da affrontare in modo efficace, puntuale e condiviso ogni decisione relativa all’assistenza sanitaria locale». Così il sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni, commenta la recente decisione del Tar della Lombardia che ha annullato il provvedimento preso a suo tempo dall’Asl di Como, oggi diventata Ats dell’Insubria, e che ha portato alla chiusura dei punti di guardia medica anche a Cernobbio. «Con la sua decisione il Tribunale Amministrativo Lombardo ha accolto il ricorso del Sindacato Medici Italiani contro la decisione di chiudere diversi importanti presidi di continuità assistenziale, cosa che ha creato non poche difficoltà ai cittadini. Confido che adesso si possa affrontare senza precipitose ‘fughe in avanti’ una discussione complessiva appunto sulle postazioni di continuità assistenziale, tenendo innanzitutto nella dovuta considerazione le opinioni ed i suggerimenti presentati dalle diverse realtà locali presenti sul territorio che hanno la possibilità di conoscere in modo più puntuale necessità e bisogni della popolazione».
(Cernobbio, 31 marzo 2016)
Il Partito della Rifondazione Comunista e Le/i Giovani Comuniste/i di Como esprimono soddisfazione per la liberazione di Giovanna Lanzavecchia, giovane di Caslino d'Erba detenuta nelle carceri turche per aver pubblicato post a sostegno della lotta del Popolo Curdo.
in allegato file
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