Venerdì 4 marzo 2016 alle ore 20.45 presso la sede comunale di Largo Clerici a Cadorago si è svolto un incontro tra l'associazione Scelte Possibili e l'Amministrazione Comunale
Soci presenti: Marina Bianco, Giuseppe Cairoli, Marco Roncoroni, Lorena Sonvico, Luca Tornadù.
Per l'Amministrazione Comunale sono presenti Paolo Clerici (Sindaco) e Rosa Muraca (Vice-Sindaco)
Schematicamente gli argomenti toccati possono essere così riassunti:
1. Legalità
2. Ambiente
3. Agricoltura
4. Gestione sale ed incontri pubblici
5. Partecipazione
1. Ad ascoltare il discorso che il segretario della CGIL di Como ha proposto il 1° maggio non si può che rimanere terribilmente imbarazzati. Pare che il problema sia che l'ANPI di Como abbia celebrato il 25 aprile, festa della liberazione, uscendo dal protocollo, un presunto protocollo ovviamente, che vorrebbe la celebrazione come mera ricorrenza, senza alcun rimando all'attualità. Al segretario della CGIL di Como, insomma, non è piaciuto il rimando al referendum sulla Costituzione voluto da Renzi, referendum che vede l'ANPI apertamente, e con dovizia di argomentazioni, schierata per il NO. E invece di chiedersi se le ragioni del NO abbiano un qualche fondamento, il segretario si indispettisce e pretende di dettare “la linea” anche fuori dalla sua organizzazione. Chi si fosse aspettato una qualche parola sul Jobs Act – totalmente inutile sul piano del rilancio dell'occupazione, ma del tutto funzionale al rilancio dei profitti – e sul problema del lavoro in Italia – drammatico – è rimasto fortemente deluso: non una parola seria in argomento: come se il tema non fosse pertinenza del segretario di un sindacato di lavoratori.
2. Ma tant'è: il segretario sarà stato contento di essere stato considerato “veramente di sinistra” da “Comozero”, che ha esaltato l'attacco frontale del segretario al capitalismo familiare lombardo, incapace di esprimere un sagace meccanismo di trasmissione del talento imprenditaroiale tra generazioni. Come se un capitalismo fondato sulle pubblic company e sulle quotazioni borsistiche, e che dunque evitasse il “tranello” del familismo capitalistico, fosse la panacea per lo sviluppo e l'occupazione.
- Turismo, servizi, pulizie e multiservizi, farmacie private e comparto termale in sciopero contro lo stallo negoziale: sono un milione e mezzo i lavoratori del turismo dei comparti in attesa dei rinnovi contrattuali in media da più di tre anni. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti Uil hanno indetto per il 6 maggio prossimo lo sciopero intersettoriale per l’intero turno di lavoro. La protesta è per rivendicare a gran voce il rinnovo dei rispettivi contratti nazionali di lavoro attraverso i quali garantire un dignitoso aumento salariale, nuove norme per la valorizzazione della professionalità e per il
mantenimento dei livelli occupazionali. Si denuncia lo stallo negoziale e l’atteggiamento delle associazioni datoriali di settore: Federturismo/AICA/Confindustria Alberghi, Fipe, Fiavet, Confesercenti, Federterme, Federfarma, Angem, Aci (Alleanza
Cooperative Italiane), Anip-Confindustria Legacoop, Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Agci, Unionservizi Confapi,
Fnip Confcommercio. «Nella migliore delle ipotesi, i lavoratori aspettano il rinnovo del contratto nazionale di lavoro da tre anni, nella peggiore da sei – spiega Ivan Garganigo, segretario provinciale Filcams Cgil Como –. In tutto questo tempo le controparti datoriali, hanno con diversi accenti e modalità, cercato di negare il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro subordinandone il rinnovo a forme più o meno esplicite di restituzione attraverso il peggioramento di parti economiche e normative». Sono baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti, «professionisti cui spesso ci rivolgiamo per soddisfare bisogni imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana – conclude Garganigo – Operano in settori strategici per l’economia del nostro paese, che rappresentano una componente rilevante del Pil Italiano come il turismo e il sistema degli appalti; svolgono lavori importanti come la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali nonché prestazioni attinenti la salute delle persone».
cordiali saluti
per il CVTVM1631
Il Presidente
Alessandro Zangrandi
Il cibo, che i bambini non mangiano a mensa e viene buttato è pagato due volte, dai genitori con il bollettino e dalla comunità che, dovendolo smaltire, lo ripaga come rifiuto organico. Se i cibi cucinati, come primi, secondi e verdure, necessitano di un abbattitore di temperatura per essere portati a casa, almeno si può fare con pane e frutta, che, già consegnati ai bambini sul loro vassoietto, non possono essere in alcun modo riutilizzati e vengono buttati come rifiuti da smaltire. Per il pane, a Como, la percentuale del non consumato ma pagato dai genitori, è bassa e si attesta sul 5%, ma per la frutta arriva ad essere tra il 15% e il 20%, con differenze di valore a seconda del frutto proposto (mele, pere e kiwi quelli meno graditi, meglio banane, ananas, arance, clementine con invece fragole e ciliegie che riscuotono successo). Se si aggiunge che portare a casa il cibo non consumato è un messaggio dato ai bambini di come il cibo sia un bene prezioso da non sprecare perché produrlo costa non solo soldi ma anche fatica, direi che l' iniziativa del sacchetto anti spreco da utilizzare alla fine del pranzo in mensa e da portare a casa, possa essere un' iniziativa da perseguire. In diverse città è stata già intrapresa. Si può fare anche a Como e la mozione approvata ieri sera in Consiglio Comunale a Como impegna Sindaco e Giunta a iniziarne la sperimentazione. Roberta Marzorati (lista x Como)
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