Paolo Ferrero, candidato della lista La sinistra alle prossime europee nel collegio Nord Ovest, ha partecipato oggi al corteo del 25 aprile a Milano e dichiara:
“La sequela di danneggiamenti a monumenti partigiani, targhe in ricordo degli eccidi, le aggressioni di squadracce nelle città per arrivare all’ultima provocazione ieri a Milano, ci segnalano come quello neofascista non sia un fenomeno folkloristico ma un pericolo reale. È inaccettabile che oggi come nel 1922 lo Stato sia completamente assente nella repressione di questo fenomeni. Il fascismo non è un’idea come un’altra, è la barbarie dalla cui sconfitta sono nate la libertà e la democrazia. Per questo chiediamo che il governo sciolga le organizzazioni neofasciste e che il ministro degli Interni faccia il suo lavoro: difendere la Repubblica nata dalla Resistenza. Le leggi Scelba e Mancino vengano applicate”.
A Magreglio il paese del Ghisallo, colle sacro ai ciclisti arriva dalla lista civica “Per il Cambio” una proposta choc, riaprire il Lambro.
“ Non siamo pazzi, la nostra è una proposta choc - spiega Donatella Selvini, candidata Sindaco- per rivitalizzare l’immagine del paese. Intendiamo ripristinare la continuità tra la Menaresta, fonte del Lambro, a Pian Lavena, il tratto torrentizio che scende sino ai Castagneti e di lì prosegue nell’Orrido che intendiamo rendere percorribile e la riapertura del primo breve tratto del Lambro da Via Milano sino all’immissione del Canugello (Via Verri) non toccando Piazza della Chiesa che verrà valorizzata quale centro del Borgo con un nuovo arredo urbano. Per realizzare la riapertura del Lambro poniamo però due condizioni la disponibilità di almeno un numero pari di posteggi oggi esistenti e la condivisione dei magregliesi che dovranno esprimersi con una consultazione popolare dopo una serie di riunioni per raccogliere critiche e suggerimenti e la presentazione del progetto. Del resto anche a Milano quando partì la proposta di scoprire i navigli in molti erano in disaccordo ma pian piano hanno compreso il valore dell’iniziativa.”
“Naturalmente la proposta choc – precisa Salvini - è parte di un programma ben più vasto che si concentra sul sociale, sulla difesa della cultura e della storia locale e del turismo offrendo soluzioni alternative.
“PER IL CAMBIO MAGREGLIO MAGRÈJ 2019-2024”
Magreglio Via Mercato 1 cap 22030
“Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.” Facebook “perilcambio”
“Dopo un lungo sonno il centrodestra canturino parte con la sua campagna elettorale difendendosi dalla principale accusa di non aver costituito il Comune come parte civile nel processo sull’ndrangheta a Cantù e sui ritardi negli altri ambiti della vita amministrativa”, parte lancia in resta Roberto Bianchi, segretario del Circolo Pd di Cantù, dopo le parole alla stampa della candidata e vicesindaco del centrodestra.
Bianchi risponde punto per punto agli attacchi della vicesindaco “che in questo modo tenta solo di sviare l’attenzione dalle pesanti responsabilità che gravano sulla sua amministrazione”. E inizia: “Ci accusa dicendo che le minoranze non hanno fatto nulla, ma le nostre mozioni e le nostre continue proteste sono lì a smentire categoricamente un’affermazione tanto ridicola. Dopo di che, in un tentativo estremo, prova a dire che i fatti si sono svolti quando non c’era la Lega al governo: insomma, oggi non esiste più l’illegalità a Cantù e con questa Giunta ogni reato è cancellato. Ma può essere credibile una giustificazione di questo tipo?”, si chiede Bianchi.
Ancora, “la Galbiati sostiene che era assessore all’Urbanistica eppure di certi fatti non ne parlavano. Ma forse non si rende conto, o finge di non rendersi conto, che se una Giunta non parla di situazioni così gravi e pregnanti per la vita di una comunità, è proprio questo il problema. Poi ci accusa di usare questi argomenti per campagna elettorale. Fa quasi sorridere: e di cosa si dovrebbe parlare? In un momento come quello che sta vivendo Cantù non si può certo discutere solo di asfaltature o marciapiedi, ma bisogna fare politica, a tutela di tutti i cittadini. A questo punto, inoltre, la candidata non vuole polemiche ma preferisce lavorare: bene, allora si presenti in Tribunale nelle prossime occasioni che ci saranno. E quando parla di chiedere i danni, vorremmo sommessamente farle presente che il processo di primo grado si è concluso, ma intanto, a livello di amministrazione comunale, nulla si è mosso. Infine, niente di meglio che usare la parola strumentalizzazione a proprio uso e consumo, quando parla dell’Osservatorio sull’illegalità. A questo punto vorrei chiederle se si rende conto che lei e la sua Giunta hanno avuto più di un anno di tempo per avviarlo, ma che è partito solo a pochi mesi dalle elezioni. Allora chi strumentalizza chi?”, si chiede il segretario Pd.
A chiosa, Bianchi fa presente che “ci sarebbe molto altro da dire, ma già questo basta e avanza per capire il profondo solco tra l’amministrazione leghista e la città”.
Paolo Ferrero, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea e candidato alle europee nella circoscrizione Nord Ovest per la lista La Sinistra,dichiara:
« Lo striscione inneggiante a Benito Mussolini, srotolato da un gruppo di neofascisti oggi a Milano, a meno di 24 ore dalle celebrazioni del 25 aprile, è emblematico dello sdoganamento del fascismo che il governo ha portato ormai all’estremo. Gli individui che compiono gesti del genere si sentono protetti e liberi di agire come meglio credono, anche in una città Medaglia d’oro alla Resistenza come è Milano. Ormai sono centinaia gli episodi come questo e ci chiediamo cosa stia facendo il Ministro dell’Interno anziché far applicare le leggi in materia di reato di apologia del fascismo. Invito tutte le antifasciste e gli antifascisti e coloro i quali credono nei valori della libertà e della Costituzione nate dalla Resistenza a dare una risposta decisa a questi vili gesti, partecipando in massa alla manifestazione nazionale di domani, 25 aprile.
Il fascismo non è un’opinione come le altre, il fascismo è un crimine».
“Quanto riportato oggi dai principali organi di informazione, in merito alle dichiarazioni del consigliere per l’energia della Lega, Paolo Arata, in materia di Biometano, ci preoccupa enormemente” commenta il consigliere regionale Massimo De Rosa. Il riferimento è alle notizie riguardanti la società “Solgesta srl” a quanto pare creata su misura da Arata e Vito Nicastri, manager legato al boss Matteo Messina Denaro, al fine di speculare proprio sul ciclo vita degli impianti Biometano. “Il biometano è già una realtà consolidata negli altri paesi avanzati d’Europa e del Mondo” scriveva lo stesso Arata all’interno del programma della Lega, mentre si preparava a raccogliere i frutti dei propri consigli fondando società create ad hoc.
“Si tratta esattamente di quel genere di intrecci di interessi fra politica e personaggi senza scrupoli, contro i quali il Movimento Cinque Stelle combatte fin dagli esordi del proprio impegno in politica” spiega De Rosa, il quale tratta il tema delle centrali biometano dai tempi del suo impegno all’interno della Commissione Ambiente della Camera: “Da anni ci battiamo per un attenta valutazione di questa tecnologia. Chiediamo infatti che la pianificazione relativa alla costruzione di impianti biometano sia valutata in base alle effettive esigenze del territorio, non che vengano costruite centrali a pioggia, magari a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra, pur di approfittare degli incentivi statali. Si tratta di una dinamica già vista con gli impianti biogas, la cui bolla speculativa è ormai scoppiata. Riteniamo che una tecnologia
Paolo Ferrero, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea e Candidato per la lista La Sinistra nella Circoscrizione Nord Ovest, ha dichiarato:
“Domani sarò a Milano alla manifestazione del 25 aprile a festeggiare la liberazione del paese dal nazifascismo ed a sostenere che è necessario alzare i salari, non i muri.
Vergognoso che, nella città medaglia d’oro al valor civile, la Borsa di Milano sia aperta – business as usual - evidentemente gli affari non rispettano la lotta per la liberazione. Non mi si venga a dire che la globalizzazione impedisce la chiusura. Negli altri paesi non succede così. Ad esempio domani la borsa australiana sarà chiusa per festeggiare la ricorrenza dell’ANZAC Day, in cui l’Australia a la Nuova Zelanda ricordano i propri militari morti in tutti i conflitti. Evidentemente nella riscrittura revisionista della storia del paese in corso da anni, la Borsa di Milano si adopera con determinazione degna di miglior causa per la cancellazione del 25 aprile, della liberazione dal nazifascismo, dalla memoria del paese. Questa indifferenza verso il fascismo è inaccettabile e tornano alla mente le parole di Gramsci che faccio mie: “odio gli indifferenti”.
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