La Fondazione Alessandro Volta lo scorso 14 marzo ha messo a punto e lanciato un questionario per permettere ai singoli cittadini comaschi di potersi esprimere liberamente e in modo anonimo su come vorrebbero trasformare l'area ex Ticosa, una vecchia ferita- purtroppo ancora aperta - della città.
Comprendere i desideri dei comaschi, condividere i sogni relativi al futuro di questa ex area industriale è una necessità di primaria importanza per riflettere sulle future azioni progettuali.
“ Sono molto soddisfatto del riscontro avuto dal questionario proposto da Fondazione Volta. Non tanto per il numero di risposte avute ma per la partecipazione attiva riscontrata. Dichiara il presidente di Fondazione Volta Luca Levrini – "Il 37 per cento di chi ha partecipato ha, infatti, integrato il questionario con commenti personali. Ho letto tutti gli oltre 500 commenti e devo dire che sono la parte viva del questionario, sono l’espressione concreta di un forte desiderio di cambiamento; alcuni commenti sono tecnici, altri pacati, altri vigorosi, espressione di sentimenti diversi verso l’area Ticosa. Richiamano il forte desiderio di cultura, di spazi per la città, di parcheggi, di spazi di aggregazione e socialità̀ per tutte le età, di aree verdi, di viabilità̀ ed urbanistica ordinata ed efficiente. Un’eterogena espressione di commenti che ritengo debba essere considerata il vero punto di forza del sondaggio”.
A distanza di un anno e mezzo dal regolamento contro le persone povere e senza fissa dimora del dicembre 2017, la maggioranza che regge il Comune di Como non ha saputo affrontare nessuno dei problemi della vita sociale cittadina, e invece torna a ribadire la propria logica punitiva, repressiva e discriminatoria proponendo nel nuovo Regolamento di polizia urbana le parti peggiori della legge Minniti sul decoro urbano.
Il nuovo regolamento di Polizia urbana è infatti un accumulo di divieti che limitano inutilmente e pesantemente la libertà di “vivere la città”, anche nelle azioni più banali ed innocue, con lo scopo prioritario di intimorire ed allontanare la parte debole e disagiata della popolazione, senza proporre alcuna azione che affronti realmente le problematiche sociali né tanto meno cerchi di garantire le esigenze fondamentali delle persone che a volte sono costrette a
Sabato 18 e domenica 19 maggio 2019, dalle ore 10 alle 18, torna E..qui..Libri! la fiera dell'editoria indipendente organizzata dalla Biblioteca Comunale di Lurago d'Erba in occasione de Il Maggio Dei Libri 2019. Molte le novità in programma a cominciare dalla location. Per la prima volta, infatti, la manifestazione sarà ospitata dalla caratteristica Baita degli Alpini di Lurago d'Erba che, per due giorni, si trasformerà in una libreria a cielo aperto.
Edizioni Arpeggio Libero, A.Car Edizioni, Edizioni Il Ciliegio, La Memoria del Mondo Libreria Editrice, Silele Edizioni, WLM Edizioni, Zephyro Edizioni, Paginauno La Casa Editrice- Mc'nelly s.r.l. e, per la prima volta - altra novità della rassegna 2019 - Kellermann Editore sono le case editrici che hanno aderito alla quinta edizione della kermesse letteraria luraghese che animerà il prossimo fine settimana. Molti di loro hanno partecipato all'ultima edizione del Salone del Libro di Torino.
Si è scatenata, ormai da settimane su stampa e media nazionali una accanita campagna tesa a screditare i contenuti qualificanti della proposta di legge sulla gestione pubblica dell’acqua che dovrebbe arrivare a fine maggio alla discussione in aula parlamentare. Parliamo della proposta di legge “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque” ripresentata in questa legislatura dal M5S, e che ricalca i contenuti del testo a supporto del quale il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, già dal lontano 2007 aveva raccolto oltre 400 mila firme.
Il principale elemento del contendere riguarda la forma di gestione. Sono ancora oggi numerosi, fra gli amministratori pubblici, i gruppi politici, i media e gli esponenti di gruppi privati, coloro che sostengono che in Italia “l’acqua è già pubblica”, in quanto i gestori sono società a totale o a prevalente capitale pubblico. Ma non è affatto così!
I titolari di quote di una società possono pur essere (tutti o in prevalenza) soggetti pubblici, ma una “società” in quanto tale resta regolamentata dal codice di diritto privato, ed avrà pur sempre lo scopo principale di fare utili.
Le cose potranno sostanzialmente cambiare con l’approvazione e l’entrata in vigore della nuova legge così come presentata.
L’Avv. Franca Rassu eletta presidente provinciale. Valentina Introzzi è la vicepresidente. Il sodalizio prosegue nel suo impegno a tutela e difesa della categoria.
Sabato 11 maggio il Centro Socio Pastorale “Cardinal Ferrari” di viale Cesare Battisti in Como ha ospitato “Capire – Condividere – Aiutare”, ovvero i lavori del XII Congresso provinciale dell’ANMIC che ha visto il rinnovo dei vertici associativi comaschi. Presidente dell’ANMIC Como è stata eletta l’Avv. Franca Rassu mentre alla carica di vice-presidente è stata individuata Valentina Introzzi. Rinnovata anche buona parte del Consiglio Provinciale. Nel suo intervento, tracciando un bilancio dell’attività associativa di questi ultimi anni, l’Avv. Rassu ha sottolineato i buoni rapporti instaurati dall’ANMIC con il Comune di Como (presente in sala la Vicesindaco, Alessandra Locatelli) in particolare per ciò che concerne “il progetto PEBA, ovvero il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche affinché, progressivamente, in città si arrivi alla loro rimozione”. L’ANMIC Como si sta rilevando sempre una realtà importante per l’ascolto e la sensibilizzazione circa i problemi della categoria e, da più di un anno, ha dato vita ad una significativa collaborazione con l’associazione “Un Cuore per l’autismo”. Anche nei confronti dei soci l’impegno relazione sta crescendo. Accanto al sito internet ed al periodico quadrimestrale, l’associazione di via Natta ha recentemente avviato il servizio di newsletter digitale e da settembre prenderà il via anche il canale radio digitale ANMIC.
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