All’inizio del terzo millennio, uno dei grandi nodi del modello capitalistico è giunto al pettine.
La relazione attività umane-natura ha da tempo superato i limiti necessari per permettere la rigenerazione del ciclo biologico, e la contraddizione ecologica si presenta in tutta la sua evidenza: mutamenti climatici ormai in atto e dovuti all’aumento della concentrazione di anidride carbonica e di altri gas nell’atmosfera, erosione ed impoverimento della fertilità dei suoli, distruzione delle foreste e diminuzione della biodiversità, inquinamenti industriali, contaminazione chimica dei prodotti agricoli, congestione delle città, produzione esponenziale e dispersione di rifiuti.
“Dov’è finito il consiglio comunale aperto con i referenti delle assemblee di zona?”, se lo chiedono i consiglieri comunali del Pd in una mozione che ha appunto l’intento di impegnare la Giunta comunale in questa direzione. “Nella nostra mozione ricordiamo le particolari specificità e i bisogni dei diversi quartieri che costituiscono la città di Como, la necessità di partecipazione dei cittadini nei processi decisionali pubblici e che le Assemblee di zona sono state istituite dal Regolamento per le pratiche partecipative del Comune di Como quale organismo ufficiale, come luogo di partecipazione democratica e di coinvolgimento dei cittadini nella gestione della propria zona, quartiere o frazione”, dicono Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco.
“Una Zes annacquata perché la Lega, volendo allargare la possibilità a tutta la regione, non ha tenuto in debito conto le priorità del confine con la Svizzera e delle zone disagiate di montagna”, è il commento di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd e segretario della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione svizzera, dopo il voto al Documento di economia e finanza regionale, approvato in consiglio regionale. “Nelle proposte per il parere della Commissione avevo, tra gli altri punti, chiesto che Regione Lombardia impegnasse Polis, che si occupa anche di ricerca e statistica, ad approfondire, dal punto di vista economico, sociale e giuridico, l’ipotesi di istituzione di Zone economiche speciali nei territori di confine con la Svizzera, oltre che montani, anche per supportare le varie iniziative legislative”, racconta Orsenigo.
Questa mattina, nel corso del Consiglio regionale il M5S Lombardia ha contestato, con l’esposizione di cartelli, il centro-destra dopo la pubblicazione del colloquio tra il capogruppo della Lega Roberto Anelli e il segretario regionale Paolo Grimoldi che fa intendere che i nuovi treni acquistati da Regione Lombardia saranno usati a scopi di propaganda elettorale e non sulle direttrici in difficoltà.
Nel corso della discussione sul DEFR 2019, il Documento di economia e finanza regionale è stato bocciato un emendamento del M5S Lombardia che chiedeva, in vista delle Olimpiadi, di orientare le politiche economiche finanziarie della Lombardia a “emissioni zero ” attraverso processi di carbon management e “Olimpiadi plastic free, con azioni e iniziative volte a ridurre l’uso degli imballaggi e degli oggetti monouso”.
È ora che la violenza perda il posto. Per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ll coordinamento donne della Cgil di Como ha organizzato un presidio in Piazza Vittoria a Como. Si è coperto con un telo rosso una panchina e si distribuito volantini a studentesse, studenti, donne e uomini per sensibilizzare circa il tema della violenza di genere.
Sono stati forniti alcuni numeri elaborati da Telefono donna Como: dal 1991 ad oggi il Centro antiviolenza ha accolto 5.189 donne. In particolare, nel 2018 le donne sono state 261: 224 donne hanno contattato il centro per la prima volta, 37 donne hanno proseguito il loro percorso cominciato negli anni precedenti. 176 donne sono italiane e 85 straniere.
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