Accogliamo con soddisfazione la sentenza del Giudice del lavoro Ortore che finalmente inverta la marcia, mettendo in luce le contraddizioni di un’amministrazione che crea il caso per meri fini propagandistici.
Stiamo parlando dell’accoglimento del ricorso della dipendente licenziata ingiustamente.
Siamo lavoratrici e lavoratori del Comune di Como, conosciamo i punti deboli dell’organizzazione e ci battiamo perché vengano superati, ma troppo spesso ci scontriamo contro pregiudizi difficili da contrastare, sia della cittadinanza che dell’amministrazione.
Su questo argomento siamo sempre stati cauti perché non è nostra competenza la tutela individuale e ci sono precise regole di privacy in difesa delle persone coinvolte.
All’epoca, quando l’amministrazione Lucini parlò di punto unico di cottura per le mense delle scuole comasche, si sollevò un vespaio. Oggi i sindacati denunciano una serie di gravi criticità rispetto al sistema voluto dalla Giunta Landriscina.
Il 30 novembre del 1786 venne abolita, per la prima volta, la pena di morte in uno Stato, il Granducato di Toscana: da allora molta strada è stata fatta nel cammino che porta all’abolizione della pena capitale nel mondo. Proprio per commemorare la Giornata Mondiale contro la Pena di Morte, la Comunità di Sant’Egidio ha proposto a Regione Lombardia di illuminare il Pirellone domani sera con la scritta NO PENA DI MORTE.
“E’ una idea - afferma il vice presidente del Consiglio Regionale Carlo Borghetti – che considero di grande importanza: con convinzione l’ho proposta all’Ufficio di Presidenza del Pirellone che l’ha fatta subito sua. Ricordare che la pena capitale è ancora presente in molti paesi serve ad ognuno di noi per riflettere sul fatto che la vita degli altri, anche se colpevoli di gravi reati, non è nelle nostre disponibilità”.
Per l’occasione verrà illuminato anche il Colosseo a Roma ed altri monumenti in giro per l’Italia.
Domani, venerdì 30 novembre 2018, alle 20.30, in sala Isacchi di Ca’ Prina, in piazzetta Prina 1, a Erba, si terrà l’incontro ‘Le nuove proposte per il trasporto pubblico su rotaia e su gomma a Erba e nei comuni del comprensorio erbese”. Organizzato dai Circoli Pd di Erba, Canzo, Lurago-Inverigo-Albavilla-Albese, vedrà gli interventi di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, assieme ai colleghi Raffaele Straniero, di Lecco, e Gigi Ponti, della provincia di Monza e Brianza, e di Angelo Colzani, presidente dell’Agenzia trasporto pubblico locale. Introduce Federico Broggi, nuovo segretario provinciale del Pd di Como.
“A Monteolimpino, in via Castel Carnasino, c’è l'Istituto clinico Villa Aprica che da poco ha anche inaugurato il nuovo autosilo, con tanto di cerimonia e presenza istituzionale del sindaco Landriscina, ma in tutta la zona non esiste nemmeno l’ombra di un cartello che segnali la presenza dell’ospedale”, è la denuncia di Barbara Cereghetti, segretaria del Circolo Pd di Como Nord. “Veramente uno c’era, ma ora non lo vediamo più: alcuni residenti mi riferiscono che è stato tolto dopo che un automobilista ci è andato a sbattere contro”, aggiunge.
“Dichiarare che Cantù vada militarizzata vuole semplicemente dire che nei due anni di amministrazione leghista è stato fatto ben poco sul tema della sicurezza, cavallo di battaglia della propaganda del Carroccio”, è senza mezzi termini Federico Broggi, segretario provinciale del Pd, commentando la situazione che si sta creando a Cantù, sul fronte della sicurezza e sulle dichiarazioni dell’on. leghista Molteni.
“Non posso non rilevare che l’unico scopo di Molteni sia quello di far leva sulla paura delle persone, ammettendo l’incapacità di affrontare un problema così importante. Ha infatti ragione l’assessore Metrangolo quando dichiara alla stampa che ai cittadini non si possono raccontare fesserie, perché le istituzioni devono essere credibili e non possono giocare sulla suscettibilità delle persone – prosegue Broggi –. Discutiamo di videosorveglianza e di controllo del vicinato, aumentiamo il pattugliamento del territorio: su questi temi noi supporteremo l’azione dell’amministrazione. Ma evitiamo di fare sparate insensate”.
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