“Siamo contenti che finalmente la stazione di Camerlata vedrà la luce in fondo al tunnel. Peccato che siamo in ritardo di 5 anni”, è il commento di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, alla notizia che Regione Lombardia ha confermato lo stanziamento di 3 milioni di euro per la realizzazione della nuova stazione unica.
“A quest’ora potevamo avere tutta l’infrastruttura già terminata e operativa – continua Orsenigo –. Voglio ricordare a chi usa toni trionfalistici che se le tempistiche dei fondi europei fossero state rispettate, utilizzeremo la nuova stazione da anni. Invece, i 5 milioni di finanziamento europeo per realizzare la fermata di interscambio decaddero, per mancato rispetto dei tempi, il 31 maggio 2014, data entro la quale dovevano essere avviati i lavori”.
All’albo pretorio è stato pubblicato l’avviso per la concessione di contributi economici per interventi a favore di disabili con limitazioni della capacità funzionale tali da compromettere la loro autonomia personale nelle attività di vita quotidiana, di relazione e sociale.
Si può presentare domanda per interventi di sostegno alla vita indipendente. e di assistenza domiciliare indiretta.
I DESTINATARI
I destinatari della misura sono esclusivamente persone disabili residenti nel Comune di Como, di età compresa fra 18 ed i 64 anni, con capacità di esprimere direttamente o attraverso un amministratore di sostegno o un tutore, la propria volontà, in possesso della certificazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge n. 104/92 e che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale attraverso la conduzione delle principali attività quotidiane.
Possono presentare istanza di contributo altresì, soggetti disabili gravi che hanno individuato soluzioni organizzative innovative e sperimentato nuovi modelli di intervento, tali da garantire loro la tutela e l’integrazione nel territorio in mancanza di un sostegno familiare.
Possono inoltre chiedere il contributo coloro che, trovandosi nelle condizioni descritte, di età compresa fra i 15 ed i 64 anni, richiedano interventi di assistenza domiciliare specifici all’interno di un progetto globale.
“La SS36 è una delle strade più pericolose e trafficate in Italia. In Consiglio regionale è emerso ancora e prepotentemente il tema delle manutenzione delle infrastrutture. Le manutenzioni sono importanti sia per garantire la sicurezza degli utenti sia per assicurare la funzionalità della stessa infrastruttura.
La SS36 è fondamentale per molte province lombarde ma soprattutto è l’unica via su gomma funzionale per il collegamento con la Valtellina, per questo la sua manutenzione deve essere puntuale.
Dobbiamo riflettere su cosa sarebbe successo se un grave fatto come quello del ponte di Annone fosse capitato su un tratto che serve la sponda del ramo lecchese: la provincia di Sondrio sarebbe rimasta isolata.
ARCI Piemonte, Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta e il collettivo studentesco Alter.POLIS confermano l'impegno a fianco della popolazione e dei sindaci della Val di Susa nell’opposizione al progetto del tunnel Tav/Tac Torino-Lyon aderendo alla Manifestazione NoTav prevista per sabato 8 dicembre a Torino.
In contemporanea, poiché l’8 dicembre dal 2010 è la "Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte e in difesa del pianeta", molti altri movimenti sul territorio italiano si mobiliteranno per la tutela dei territori e contro lo spreco di risorse pubbliche.
Da quasi 30 anni il diffuso movimento di opposizione alla seconda linea ferroviaria (Tav/Tac) Torino-Lyon chiede un confronto tecnico che possa prevedere come esito anche la cosiddetta "opzione zero". Richiesta respinta, come da sempre è stata respinta la richiesta di procedere subito al trasferimento del traffico merci da gomma a rotaia, vietando o contingentando il traffico dei tir ed utilizzando il servizio ferroviario AFA (Autostrada Ferroviaria Alpina) avviato solo nel 2003, che collega l'interporto di Orbassano con Aiton (Savoia).
Oggi il Consiglio regionale ha discusso un’interrogazione sul piano emergenziale di Trenord per il trasporto pendolare lombardo che sarà avviato il 9 dicembre prossimo.
Per Nicola Di Marco, consigliere regionale del M5S Lombardia: “Quello presentato è un piano demenziale, che non realizzerà l’obiettivo di salvaguardare i pendolari e non interverrà sulle inefficienze di Trenord.
Cancellare alcune corse poco frequentate per sostituirle con i bus sarà una Caporetto. Sostituire la gomma al trasporto su ferro è sbagliato perché si aumentano i tempi di percorrenza e l’inquinamento. È inconcepibile che la politica dei trasporti lombardi arretri e di questo penoso risultato dobbiamo ringraziare la Lega e il centro-destra, che sprecano i soldi dei cittadini in opere inutili, e hanno abbandonato il trasporto pubblico e i pendolari al loro destino.
Il Movimento per l’acqua pubblica è impegnato da anni per difendere un bene essenziale alla vita da chi intende farne una merce.
Abbiamo percorso la strada della tutela di una risorsa che deve essere gestita fuori dalla logiche del profitto, nei limiti delle effettive esigenze, per conservarla integra per le generazioni future. Con un’impostazione basata sul rispetto di quei beni comuni che tali sono perché i cittadini sono partecipi della loro gestione.
Il Movimento No Tav da quasi trent’anni difende la Valsusa dall’attacco del grande potere economico-finanziario, interessato alla realizzazione di una grande opera a prescindere dall’effettiva utilità, incurante della devastazione ambientale e della perdita dei diritti di chi vi abita. Una lotta condotta dal basso, da giovani, famiglie, anziani, per salvaguardare l’aria, la terra, le sorgenti da danni irreparabili, che certo non possono essere ripagati dalle compensazioni offerte da chi ritiene che tutto possa essere comprato.
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