“L’assessore Locatelli si preoccupa di un ponte nuovo e utilizzato da tutte le persone che non hanno esigenze particolari, mentre per chi le ha ci sono gli attraversamenti a raso fatti apposta. Ma non pensa assolutamente alle residenze di Camerlata, ovvero l’orrore – quello sì una vergogna – speculativo che ora è rimasto una cattedrale nel deserto nel cuore del nostro quartiere”, è una denuncia dura quella di Patrizia Lissi, consigliera comunale del Pd, e di Vito De Feudis, segretario del Circolo Pd di Como Sud. Le immagini parlano da sole: due palazzoni, degni di una metropoli e non del quartiere di una città come Como, abbandonati, degradati a pochi anni dalla costruzione, pericolosi e indecenti. Erbacce, vetri rotti, incuria, rifiuti, intonaco che si stacca ovunque e un passaggio pubblico che dovrebbe servire, tra l’altro, agli alunni dell’istituto scolastico attiguo, ma che ispira ben poca sicurezza.
“Le scelte sbagliate e scellerate della Lega e di Forza Italia hanno prodotto queste mostruosità – continua Lissi –. Prima che si spostasse l’ospedale Sant’Anna, quelle amministrazioni comunali hanno deciso di dare il via libera a queste costruzioni, che per altro non sono le uniche ad avere distrutto i quartieri di Camerlata e di Rebbio, scegliendo poi di spostare l’ospedale e dunque impoverendo il quartiere. Logicamente oggi gli appartamenti sono per la maggior parte vuoti. Se avessero lasciato il Sant’Anna tantissimo personale poteva usufruirne. Stesso discorso per l’autosilo Valmulini, anche quello abbandonato a se stesso e costruito per l’ospedale che non c’è più. La nostra Giunta è riuscita a sistemare tutta l’area della ex Trevitex, dando vita a una piazza bella e vivibile. E l’assessore Locatelli si arrampica proprio sugli specchi quando parla del ponte: fin dall’origine era stato chiaramente detto che sarebbe stato riservato ai pedoni, mentre chi deve attraversare la strada con una carrozzina in quanto disabile, una carrozzella per bambini o una bicicletta ha l’attraversamento a raso che è l’unico possibile in questo caso, come hanno certificato fior di tecnici. Invece, Lega e Forza Italia dovrebbero preoccuparsi di far qualcosa per il complesso delle residenze di Camerlata che hanno contribuito a far costruire. Ma a qualcuno piace spostare l’attenzione”.
De Feudis, dal canto suo, conferma: “Ho ricevuto in questi anni molte lamentele da parte dei cittadini per la situazione in cui versano le residenze di Camerlata. Purtroppo, devo rispondere che non è certo a noi che possono chiedere conto del futuro di quegli edifici. Anzi, come Circolo chiediamo all’amministrazione comunale quale soluzione ha pensato, che prospettive vede per queste case e cosa intenda fare nell’immediato”.