“Ringraziamo i vigili del fuoco per il lavoro prezioso che stanno conducendo per domare l’incendio sul monte Martica.
Il rogo ha già distrutto almeno 100 ettari di bosco, e al di là del dato che lascia senza parole, purtroppo i danni extra sono già oggi incalcolabili.
I fumi stanno già contaminato l’aria che si respira nella zona aggiungendo diossine e metalli pesanti a una situazione già molto compromessa per l’azione dell’uomo.
I danni per l biodiversità e la fauna sono enormi con la distruzione dell’habitat di mammiferi, uccelli e innumerevoli organismi viventi che, sempre che si siano salvati, hanno perso tane, nidi e futuro. Le piante distrutte non fotosintetizzeranno privando di ossigeno prezioso l’aria.
Un incendio è un debito per l’ambiente, per le generazioni future e per l’economia. Non possiamo infatti dimenticare le ricadute che avrà il rogo sull’attrazione turistica della zona.
Un rogo non è mai per caso e la politica da anni latita nell’opera di difesa del territorio.
Avevo già espresso le mie preoccupazioni per l’incendio di un anno fa e avevo proposto in commissione interventi immediati. Nessuno ha mosso un dito.
Mi auguro che siano accertate eventuali responsabilità e Regione Lombardia deve pianificare da subito azioni di ripiantumazione. Purtroppo il rimboschimento è solo un’opera artificiale, solo i secoli restituiranno al monte Martica e a tutti gli esseri viventi il suo bosco”, così Roberto Cenci, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta il rogo del monte Martica, in provincia di Varese.