Il 15 febbraio prossimo saremo di nuovo in piazza al fianco del popolo curdo per denunciare il persistere del feroce attacco della Turchia nel nord della Siria, per difendere il Confederalismo Democratico in Rojava e per chiedere la libertà immediata di Abdullah Öcalan e di tutt* i prigionier* politici. Siamo convinti che in questa porzione del Medio Oriente si stia portando avanti un disegno scellerato che punta ad eliminare qualsiasi esperienza alternativa rispetto al modello socio-economico dominante,

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“Dobbiamo custodire la memoria per costruire un futuro libero da antisemitismo, razzismo e xenofobia. Occorre raccogliere dalle mani dei testimoni il loro patrimonio di memoria con coscienza e passione e trasmetterlo alle generazioni più giovani. Si tratta di una sfida importante, poiché va contrastato chi vuole negare l’Olocausto o oscurare la memoria con il fumo del dubbio”. Lo dichiara Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, in occasione del Giorno della memoria, che a

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Le vergogne peggiori ci tocca sopportare, da multinazionali, organizzazioni para militari, mafiosi!

Ma noi continueremo a dire no fino alla morte, se necessario, a tali organizzazioni che con loro visioni distorte hanno ucciso questo pianeta, e ora non ci permettono nemmeno di salvarlo.

Un controllo politico fatto di tangentisti lobbisti. Neanche D'Io li assolverà.

Il documento approvato dalla direzione nazionale del partito domenica 19 gennaio: La direzione nazionale del PRC esprime soddisfazione per il risultato del 2×1000 e il più sincero ringraziamento a tutte le cittadine e i cittadini che hanno confermato il proprio sostegno al nostro partito e alle compagne e i compagni che hanno lavorato anche nel 2019 per conseguirlo. Un dato che ci colloca nel numero dei sostenitori al di sopra di partiti che sono in parlamento e godono di ben altra visibilità.

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