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Anche Cgil, Cisl, Uil chiedono di 'valutare" la chiusura delle attività non essenziali, meglio tardi che mai
ACERBO (PRC-SE) - Finalmente anche i segretari generali di Cgil-Cisl-Uil hanno oggi scritto a Conte e Speranza suggerendo di 'valutare la possibilità' della sospensione di tutte le attività non essenziali. Meglio tardi che mai! Un passo in avanti timido ma significativo. Però il contagio impone che i tempi non siano quelli della concertazione. Facciamo presente che c'è poco da verificare: siamo già in ritardo come hanno segnalato esperti cinesi. Ci saremmo aspettati - e da giorni - una presa di posizione netta verso il governo. Sarebbe stato meglio anteporla al protocollo. Sono due settimane che come Rifondazione Comunista chiediamo che si intervenga senza inchinarsi a Confindustria. È evidente che anche i vertici sindacali si sono resi conto che il protocollo non basta. Ora non perdiamo altro tempo in scaricabarile tra governo e Regioni. Esigiamo che Conte si muova e che i Presidenti di Regione facciano lo stesso. La strage in corso a Bergamo e Brescia se la porteranno sulla coscienza in molti. Facciamo come in Cina. Subito.