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  1. Incontro con il prefetto

Il 18 Agosto il prefetto di Como, Bruno Corda, ha concesso un incontro ai rappresentanti delle comunità di migranti in stazione (somali, etiopi, eritrei, sudanesi), accompagnati da don Giusto Della Valle e dai traduttori. Durante l'incontro  stata presentata la lettera scritta dall'assemblea dei migranti relativa a: respingimenti alla frontiera, controlli di polizia, situazione del campo, richieste. Egli l'ha letta e ha dichiarato che si impegnerà a farla avere al governo italiano. Tuttavia a lui non risulta che le persone vengano forzate ad andare negli hotspot né che vengano identificate con la forza. Prendere le impronte digitali ai migranti è una necessità assoluta ai fini dell'identificazione, anche per via del pericolo che ci siano terroristi.

Il suo auspicio è che i migranti si mostrino bendisposti a rientrare in una situazione di legalità prendendo in considerazione la possibilità di chiedere in asilo in Italia. Di fatto però conosce bene le aspirazioni dei migranti; purtroppo queste non sono condivise dalla Svizzera, anche se qui c'è una parte di disponibilità ad accogliere.

A proposito dell'accoglienza dei minori in Svizzera, gli è stato chiesto se la Polizia italiana può opporsi alle domande di riammissione fatte dalla Polizia svizzera, ma non ha dato una risposta.

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Apprendiamo che, le volontarie ed i volontari dell’Associazione FIRDAUS, per dinamiche non ancora del tutto chiare sono state/i invitate/i a interrompere il prezioso servizio che per un mese e mezzo hanno svolto portando i pranzi ai migranti nel parco attiguo alla stazione di Como San Giovanni.
In un momento tanto delicato, in cui ogni “incomprensione” tra solidali va a scagliarsi sui migranti, come Rete Como Senza Frontiere crediamo sia fondamentale lavorare insieme con dinamiche unitarie.
Pertanto mandiamo un messaggio di massima solidarietà a FIRDAUS ed auspichiamo ad un chiarimento che faccia sì che il lavoro delle sue volontarie e dei suoi volontari possa continuare, magari traslandosi su una delle mense attualmente attive e che dei loro rappresentanti continuino a partecipare al tavolo di coordinamento in Comune.

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Omar Al Bashir. Quello del Presidente del Sudan è un nome conosciuto poco dal grande pubblico ma molto dai giudici del Tribunale Penale Internazionale che l'hanno condannato nel 2009 per crimini di guerra e contro l'umanità e per genocidio commessi nell'ambito del conflitto nella regione sudanese occidentale del Darfur. Dal 2003 le terribili violenze hanno causato 400.000 morti, 2 milioni di sfollati e 300.000 rifugiati. Il Presidente è tuttora ricercato dal Tribunale.

E' quindi sconcertante ed incomprensibile come l'Italia abbia potuto accordarsi con il Governo sudanese per attuare il rimpatrio forzato di cittadini sudanesi.

Ed è grave che tali accordi siano stati messi in pratica ieri con un volo che ha riportato in Sudan 48 persone arrivate in Italia, ed in particolare a Ventimiglia, con l'intenzione di recarsi in altri paesi europei per richiedere asilo.

Esprimiamo il nostro sdegno e la nostra frustrazione perchè in questi mesi, presso la chiesa di Sant'Antonio ed al Campo Parco Roya, abbiamo incontrato migliaia di ragazzi e famiglie Sudanesi, insieme a tanti volontari abbiamo ascoltato le loro storie di violenze subite e di fuga sentendoci fratelli che condividono un cammino.

Ci domandiamo inoltre se alle persone sudanesi è stata spiegata, alla presenza di un mediatore, la possibilità di chiedere asilo in Italia.

Chiediamo che tali pratiche non si ripetano più dato che mettono a rischio la vita delle persone ed il rispetto dei diritti umani, come sostenuto anche dal Sen. Luigi Manconi, Presidente della Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato.

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certamente da tradurre nelle varie lingue..e distribuire alle varie etnie presenti ////

SERVIZIO DI ORIENTAMENTO LEGALE

Quali sono i tuoi principali diritti in Europa e in Italia?
In quali Stati europei puoi chiedere asilo politico e come?
Cosa significa chiedere asilo in Italia?
Quali possibilità hai di muoverti all'interno dell'Europa se chiedi asilo in Italia?

Puoi rivolgerti allo
sportello informativo di orientamento legale per domande che riguardano la tua situazione e i tuoi diritti.

L'accesso al servizio è libero, gratuito e non richiede nessuna registrazione.

Lo sportello informativo si trova all'interno della stazione San Giovanni, nello spazio CGIL ed è aperto a partire da venerdì 26 agosto
nei seguenti giorni e orari:

lunedì dalle ore 14.00 alle ore 16.00
mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 11.00
venerdì dalle ore 16.00 alle ore 18.00

Servizio a cura del tavolo di coordinamento emergenza migranti del Comune di Como

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