COMUNICATO STAMPA DOMENICA 9 OTTOBRE 2011
Quest'oggi sull'ingresso del Gloria è apparso uno striscione a firma
Forza Nuova che diceva no ai falsi italiani.
L'intento evidente era quello intimidatorio contro l'iniziativa
L'ITALIA SONO ANCH'IO a favore dei diritti di cittadinanza degli
immigrati promossa da ARCI, ACLI, ASPEM, ASS. BURKINABE', ASS.
VOLONTARIATO COMASCO, ASS. INTERETNICA 3 FEBBRAIO, AUSER, CARITAS,
CGIL, CISL, COORDINAMENTO COMASCO PER LA PACE, EMERGENCY, FONDAZIONE
AVVENIRE, IPSIA ACLI, TRAPEIROS DI EMMAUS.
Siamo molto lieti di vedere riconosciuto in questo modo il nostro
lungo lavoro per l'integrazione tra i popoli, che ha evidentemente
smosso in profondità le coscienze della città.
Siamo inoltre convinti che l'opinione espressa da Forza Nuova sia
l'opinione di pochi, e che questa campagna aiuterà il nostro
territorio a ragionare su diritti e civiltà.
Firmato
ARCI PROVINCIALE COMO
CIRCOLO ARCI XANADU'
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“Al posto degli attuali capannoni un’area verde, in comunicazione col lago del Segrino”
CANZO (CO) – “La bozza di progetto commissionato dal Comune di Canzo per l’area ex Gajum è un obbrobbio, al Segrino non vogliamo una nuova Gardaland!”. Così il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” commenta a caldo la proposta dell’Amministrazione comunale canzese per la riqualificazione dell’area dello stabilimento dimesso, ubicato alle porte di Canzo.
Dichiarano i responsabili del Circolo Ambiente: “I 50 mila euro spesi dal Comune di Canzo per lo studio di fattibilità ci sembrano soldi buttati al vento: il progetto è bruttissimo e la sua realizzazione avrà un pesantissimo impatto ambientale sul territorio, sia dal punto di vista ambientale che viabilistico. Cosa ci fanno quelle cupole e tutta quella colata di nuovo cemento in un’area naturale vicinissima al Parco del lago del Segrino? Da quali strade arriveranno i futuri visitatori, visto che l’attuale viabilità è già congestionata dal traffico? Infine, dove si pensa di poter trovare i quasi 100 milioni di euro necessari per la realizzazione del pessimo progetto?”.
Gli ambientalisti propongono un diversa visione della riqualificazione dell’area ex Gajum: “Considerato che i capannoni dismessi si trovano a ridosso del Parco del lago del Segrino, noi proponiamo che tutta l’area venga rinaturalizzata dal punto di vista paesistico e ambientale. La nostra proposta è quella di abbattere i capannoni e creare un’area totalmente verde, da ricongiungere con le sponde del vicino lago, solo così si darà respiro ad un’importante zona naturale qual è quella del Parco del Segrino”.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” auspica un confronto serio con l’Amministrazione Comunale di Canzo sul futuro dell’area dell’ex Gajum, chiedendo nel contempo di abbandonare qualsiasi progetto di nuova edificazione su tutto il territorio di Canzo.
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
via Dante Alighieri 3 22046 Merone (CO) tel/fax 031 617306
sito web: www.circoloambiente.org e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA
Ieri (13/09/2011) il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza
(D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore
Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis:
"Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere
compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà
alla Camera come articolo nr. 60.
Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo...
il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno
liberticida della Casta.
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino
dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro
sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!)
contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO
bloccarne il blog o il sito.
Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in
Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il
Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione
dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di
connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta
dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da
50.000 a 250.000 euro.
Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad
una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla
disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le
classi sociali.
MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di
ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.
In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in
Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che
al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non
condizionata e/o censurata.
ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset)
ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo
anche in termini PREVENTIVI.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una
commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno
di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su
questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto
rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi
di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e
informazioni che finora non riusciva a dominare.
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet,
l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.
Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono
stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.
Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze
addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione
e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.
documentazione diffusa da
Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
http://www.perlapace<http://www.perlapace/> <http://www.perlapace/>
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