L’unico modo per prevenire le “conseguenze del cemento” è evitare nuova edificazione.È questo, in estrema sintesi, quanto emerso dalla presentazione del libro dal titolo “Le conseguenze del cemento”, edito da Altreconomia, in occasione dell’incontro organizzato lo scorso il 17 marzo a Erba dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”.L’autore, Luca Martinelli, ha paragonato le tematiche trattate dal libro ad un film, la cui trama è nota: la produzione e l’uso del cemento, con un finale altrettanto prevedibile: la devastazione e l’inquinamento dell’ambiente naturale.I produttori del film sono in questo caso le banche, che a loro volta finanziano i cementieri, i cavatori e gli immobiliaristi.I registi sono gli enti pubblici, ovvero lo Stato, le Regioni, i Comuni, che però sono talmente succubi da farsi dettare la sceneggiatura dai produttori.Gli attori, non protagonisti, sono i lavoratori (sfruttati) del settore edile; gli spettatori (passivi) sono i cittadini; le comparse (attive) sono le associazioni e i comitati che lottano contro il cemento e la cementificazione.
COMITATO PROVINCIALE di COMO
Alla cortese attenzione della Sig.ra Como 27 marzo 2012
avv. Claudia Lingeri
Sindaco di Mezzegra
Ogg.: storia e verità
Egr. sig. sindaco,
si è molto parlato nelle scorse settimane – non solo sulla stampa locale – della nuova targa recante immagini di Mussolini e della Petacci che i reduci della repubblica di Salò Le hanno chiesto il permesso d’affiggere sul muretto di Villa Belmonte, ottenendo il Suo assenso.
Mezzegra non solo fu teatro degli avvenimenti conclusivi della Resistenza al nazi-fascismo, ma ha pure dato un doloroso contributo di sangue alla Lotta di Liberazione, con la vita di tre giovani concittadini caduti nella Battaglia di Lenno. Vogliamo perciò pensare che Sindaco e Giunta Comunale abbiano concesso il permesso non già come un atto d’omaggio alla memoria di un dittatore guerrafondaio, artefice di vergognose leggi razziali e causa di tanti lutti per il nostro Paese, né per ingraziarsi i suoi tristi e patetici epigoni, ma solo per un’operazione di verità storica.
Mi è stato detto che in un liceo di Lecco, in una seconda classe, l'80% degli alunni ha l'insufficienza in matematica (ma a sentire voci comuni, pare che ciò avvenga anche in altre scuole della nostra città). Le rappresentanze di classe e l'insieme dei genitori hanno fatto presente al preside tale situazione, chiedendo la possibilità di avere ore supplementari per cercare di aiutare i ragazzi, a meno di due mesi dalla fine dell'anno scolastico. Perché altrimenti bisognerebbe convincersi che la maggioranza degli alunni sia sottodotata. E non sarebbe la verità vera.
Sent: Friday, March 30, 2012 9:23 AM
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LEZZENO (CO) - AIUTO PER ROSPI IN MIGRAZIONE
Serve aiuto al km 18 della Como-Bellagio in cui è in corso queste sere la migrazione dei rospi.
E' importante essere in tanti al momento in cui scende il buio, perchè i rospi escono dal bosco e si ritrovano sulla strada dove vengono schiacchiati e uccisi dalle auto!
Per chi puo l'appuntamento è per questo venerdi, sabato e domenica, intorno alle 19:45, poco prima che il sole tramonti.
Raggiungete il posto guidando piano, ci sono rospi in attraversamento in diversi punti del lago!
I 120 anni de “La Provincia” luci e ombre
Il giornale La Provincia compie oggi 120 anni di vita. E’ un avvenimento degno di considerazione ed è auspicio di nuovi successi. Nell’elogio che fanno gli attuali protagonisti del giornale non si può non notare una svista macroscopica: manca del tutto una doverosa autocritica per l’atteggiamento servile tenuto da La Provincia durante il periodo fascista, nei confronti dei gerarchi locali e nazionali responsabili di gravi violenze, intimidazioni e financo di omicidi.
Il giornale La Provincia, per anni, fu una ripetizione anzi diremmo fotocopia del periodico fascista “Il Gagliardetto” che riportava gli avvenimenti politici a uso e consumo del P.N.F.. Non si nega che le cronache di cavalli imbizzarriti, frenati da volenterosi e dai carabinieri, sulle pubbliche vie , come la narrazione di avvenimenti festosi e luttuosi fossero inappuntabili, resta il fatto che la vita sociale e politica era dipinta in nero orbace.
http://www.ecoblog.it/post/15011/fotovoltaico-la-bozza-del-v-conto-energia-progettata-dallenel
Ma perché Enel avrebbe interesse a stoppare le rinnovabili in Italia?
Forse per impedire che la quota prodotta dalle rinnovabili vada a intaccare la quota prodotta dalle fossili e su cui ci sono ancora grandi margini di interessi.
http://www.greenpeace.it/mailing/facciamolucesuenel/01avviso.htm
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