Assistiamo in questi giorni ad un crescente dibattito riguardo alla proposta di installare a Como presso la diga foranea un monumento dell’architetto di fama mondiale Libeskind.
Non è assolutamente nostro interesse entrare in questa disputa, tuttavia ci preme ricordare a cittadini ed Amministratori, che a pochi metri da dove si vorrebbe collocare questa opera, è situato un altro monumento pubblico di alto valore simbolico per la nostra città e per l’Europa intera, che giace però in uno stato di avvilente ed inaudita trascuratezza, senza neppure l’illuminazione notturna funzionante.
Stiamo parlando del Monumento alla Resistenza europea, inaugurato il 28 maggio 1983 dal Capo dello Stato S. Pertini, pensato e creato come luogo della Memoria per tutti i popoli europei che lottarono contro il nazifascismo, che ricorda il sacrificio dei resistenti, per buona parte giovani, di tutte le classi sociali, di diverse ideologie politiche e fedi religiose, che si sono immolati per il riscatto dell’Europa. Questa opera d’arte moderna di grande valore artistico, contiene frammenti di pietra provenienti sia dai campi di concentramento nazisti sia da Hiroshima, che sono monito severo affinché tali orrori ideati da qualsiasi parte, non si abbiano più a verificare.
La presidente nazionale dell’Arci, Francesca Chiavacci, ha inviato una lettera ai parlamentari europei perché sostengano la richiesta, avanzata con una lettera aperta da diverse reti associative europee, di non accettare la nomina di Tibor Navracsics a Commissario Educazione, Cultura, Giovani e Cittadinanza.
In sintonia con le motivazioni espresse nella lettera aperta, Chiavacci afferma di non ritenere adatto a un simile incarico l’esponente del partito al potere in Ungheria che intimidisce le associazioni e colpisce la libertà di stampa.
Educazione, cultura, giovani e cittadinanza dovrebbero rappresentare infatti settori prioritari per l’Unione Europea nella prossima legislatura, oltre a essere tematiche che fanno di quella Commissione il riferimento necessario per tutte le associazioni democratiche europee.
Secondo la presidente dell’Arci, Il malessere sociale che attraversa il continente e che sta trovando una pericolosa sponda in formazioni reazionarie e razziste, richiede all’Europa, oltre a scelte diverse in materia economica e finanziaria, un deciso impegno per la cultura, per le giovani generazioni, per allargare la partecipazione democratica e promuovere la cittadinanza attiva. Queste esigenze non possono trovare adeguata risposta se verrà confermata la scelta di Navracsics in quel ruolo. Di qui la richiesta ai parlamentari di opporsi a tale nomina. [Leggi la lettera su www.arci.it]
Villa Literno, 25 agosto 1989 - Lampedusa, 4 ottobre 2013
MAI PIU’!
Dall’accoglienza, allo sviluppo, alla salvaguardia del territorio:
Il mediterraneo come ponte di accoglienza tra Africa ed Europa, nel quale la globalizzazione
è diritto al cibo, all’acqua, alla salute, senza sfruttamento e ricatti.
"Il programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Svizzera (Interreg) rischia di non essere rinnovato a causa di un'incomprensibile atteggiamento da parte della Svizzera stessa. A fronte dei 100 milioni di euro messi a disposizione dall'Unione europea, infatti, la controparte elvetica ha stanziato solo 7 milioni: una proposta che lo Stato italiano ha comprensibilmente ritenuto irricevibile. Abbiamo, dunque, presentato un'interrogazione urgente alla Commissione europea per chiedere come intenda muoversi in questo contesto e fare pressione sulla Svizzera per salvare il programma e tutelare la Regione Lombardia, che risulterebbe peraltro la più discriminata da un eventuale mancato rinnovo". Lo dichiarano in una nota Alessia Mosca e Luigi Morgano, europarlamentari lombardi del Partito democratico.
Il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia Gianmarco Corbetta, a seguito di numerose segnalazioni da parte dei cittadini della zona, ha inviato una lettera al direttore dell’ARPA di Como Fabio Carella per sottoporre all’attenzione dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale il disagio della cittadinanza legato all’Area Carburante Enercoop sita in viale Lombardia a Mirabello di Cantù, che ha incrementato significativamente il traffico nell’area, il rumore e generato un impatto negativo sulla qualità dell’aria, soprattutto nelle giornate di maggiore affluenza della clientela.
Nella lettera si legge: “Con la presente sono a chiederle se non ritenga opportuno che ARPA effettui un sopralluogo nelle aree limitrofe l’impianto di distribuzione di carburante, nei momenti di maggiore affluenza dei veicoli, al fine di rilevare i principali parametri determinanti la qualità dell’aria nonché il livello di rumore. Chiedo inoltre di ricevere i dati relativi alle analisi effettuate non appena essi saranno disponibili”.
Si è aperta stamattina a Palazzo della Consulta la discussione sulla legittimità costituzionale delle norme che impediscono d agire in giudizio contro la Germania per la deportazione e lo sfruttamento coatto di oltre 700 mila militari e civili italiani dopo l’8 settembre 1943.
La questione, sollevata dall’avvocato Joaquim Lau e ritenuta fondata da un giudice fiorentino, riguarda la legge n. 5/2013 del Parlamento italiano che recepisce nel nostro ordinamento la sentenza del tribunale de L’Aya del 3 febbraio 2012. Questa, riaffermando l’immunità della Germania, ha negato la giurisdizione del giudice italiano nelle cause civili per danni anche nel caso di crimini contro l’umanità.
I giudici della Consulta sono chiamati a decidere la legittimità di una legge che antepone il principio dell’immunità giurisdizionale degli Stati agli articoli 2 e 24 della Costituzione italiana (diritti inviolabili dell’uomo e diritto ad agire in giudizio),
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