“Con l’approvazione del decreto fiscale alla Camera è stata autorizzata la proroga alla presentazione del progetto esecutivo della Variante della Tremezzina.
Da parte di Regione Lombardia non capiamo però la bocciatura del punto fondamentale dell’ordine del giorno che ho proposto, e cioè la realizzazione di un tavolo tecnico con tutti gli attori per prevedere un piano di mobilità alternativa.
Questo ci preoccupa perché sappiamo che la cantierizzazione potrebbero avere impatti anche molto pesante per l’economia locale.
Non mancheremo di sollecitare Regione Lombardia su questo tema nelle prossime settimane. Dobbiamo prevedere e anticipare le difficoltà e le criticità che creeranno i cantieri”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, interviene nel dibattito sulla Tremezzina.
Siamo a conoscenza dell'intenzione di far approvare, nel Consiglio comunale di questa sera, la proposta di istituzione di un’azienda speciale consortile per la gestione dei Servizi Sociali. Nel linguaggio comune questa allocuzione si traduce in "privatizzazione dei Servizi Sociali".
Siamo molto preoccupate/i per alcuni motivi di fondo:
1. Innanzitutto perchè esperienze simili, sia a livello locale che nazionale e sovranazionale, hanno sempre portato a un decadimento dei servizi in questione: se un servizio, specie se di intervento sociale, è prestato direttamente dall'ente pubblico è permeato - salvo casi di corruzione o di trascuratezza comunque perseguibili per legge - dall'intenzione di portare sollievo e protagonismo all'utenza; mentre raramente il gestore privato ha intenzioni che vanno oltre il profitto economico
2. Da quanto leggiamo appare che questa proposta sia stata formulata in grande fretta, senza considerare il quadro normativo che la dovrebbe regolare ed esponendola a una rumorosa bocciatura
750 mila euro per il potenziamento, l’ammodernamento delle dotazioni strumentali e la riorganizzazione dei Centri per l’impiego. Questo il contenuto di un emendamento del M5S Lombardia, a firma Monica Forte, approvato ieri dal Consiglio regionale nel corso della sessione di bilancio.
“Finalmente arrivano risorse fresche per sostenere i centri per l’impiego della Lombardia.
Con l’approvazione di questo emendamento la Lombardia dovrà farsi carico, in collaborazione con gli enti locali, di ottimizzare il servizio e completare il processo di riorganizzazione delle sedi e l’acquisizione e l’ammodernamento delle dotazioni strumentali. È stata accolta anche la nostra richiesta di affidare 5 mila voting machine usate per i referendum ai centri per l’impiego.
Siamo ovviamente molto soddisfatti. Un lavoro in sinergia con il governo che i territori stanno portando avanti per preparare i Cpi alla gestione del reddito di cittadinanza. Questo ovviamente è solo un primo passo, molto bisogna ancora fare, ma è un segnale importante nella direzione di dare risorse e ossigeno al pubblico che finora nel mercato del lavoro ha giocato una partita impari con il privato”, così Monica Forte, consigliere regionale del M5S.
La Giunta Comunale ha promosso una convenzione triennale che intende promuovere questa oasi di tranquillità e bellezza creata da “Nonna Pupa”.
Al fine di assicurare una giusta valorizzazione ed una gestione ottimale del “Giardino della Valle”, la Giunta Comunale ha deliberato il testo della Convenzione che verrà sottoscritta tra il Comune di Cernobbio, l’Associazione Giardino della Valle ed il Consorzio Forestale Lario Intelvese. Attraverso questo documento l’Amministrazione Comunale cernobbiese, sensibile alla tutela ed alla preservazione del territorio nonché alla sua promozione turistica, intende preservare il “Giardino della Valle”, provvedere alla sua manutenzione nonché a renderlo sempre più luogo di promozione culturale, turistica e ricreative per i cernobbiesi di ogni età, per i turisti e per le scolaresche.
Mario De Rosa nasce a Napoli il 31-12-1919. Orfano, frequenta il Collegio Serristori; nel 1939 consegue il Diploma Magistrale e torna a Napoli dove Gennaro Minoprio, condannato per antifascismo. Chiede l’iscrizione al PCI.
Nel 1940 si iscrive all’Università e poi parte per il corso allievi ufficiali a Salerno.
Fra il 1942/43 fa parte del 106° Battaglione Guardia Frontiera: fronte greco e fronte Yugoslavo. Catturato dai Tedeschi, rifiuta la collaborazione e finisce nei Lager di Germania. Fra il 1943/45 passa dal Lager di Cwestocovo a Koln, da Oberlangen a Vizendorf e Amburgo sull’Elba.
1945 rientra a Napoli, si iscrive al PCI e lavora presso la Federazione napoletana con vari incarichi. Nel 1950 parte per Milano dove la sua compagna ha trovato lavoro e assume la responsabilità del “coordinamento del partito” nell’azienda tranviaria milanese
Nel 1953 vince il concorso magistrale e insegna.
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