L’Arci nazionale lancia una raccolta fondi “Dalla parte dei Curdi” a sostegno di una popolazione che sta vivendo un momento drammatico.
“Non possiamo e vogliamo lasciare sola una popolazione aggredita e invasa unilateralmente: vogliamo pensare ai bambini e alle donne, ai civili che, come accade spesso, sono le prime vittime nei conflitti”.
Lo dichiara Francesca Chiavacci, presidente nazionale dell’Arci, che ha promosso la raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding produzionidalbasso.com, in collaborazione con l’Ufficio del Kurdistan in Italia.
“In attesa che le istituzioni e la diplomazia - prosegue – agiscano nei confronti della Turchia, la società civile non può stare ferma.
La mobilitazione nelle piazze è necessaria, anche per creare un’opinione a sostegno ma servono fatti concreti a una popolazione che conta già oltre diverse migliaia di sfollati. Gli aiuti serviranno per l’allestimento di campi profughi e ospedali da campo.
L’obiettivo di tutti – conclude – deve essere fermare questa nuova guerra”.
Sabato 12 ottobre nell’elegante cornice di Villa Olmo sono stati resi noti i nomi dei vincitori del Premio Internazionale di Letteratura città di Como. Quasi 2700 i partecipanti a questa edizione del Premio, confermano il trand positivo delle iscrizioni anno dopo anno. Tutti i risultati saranno consultabili sul sito del Premio.
Una delle novità di quest’anno è la due giorni di premiazione, per domenica 13 dalle ore 11 alle 17 in programma infatti per tutti i Finalisti il tour sul battello Frà Cristoforo delle sponde del Lario con tappa a Bellagio.
Ma ecco i vincitori!
Nella sezione Narrativa edita è primo lo scrittore calabrese Pietro Criaco con il suo libro Via dell’Aspromonte, edito da Rubbettino. Ambientato ad Africo, negli anni ’50, sperduto paesino dell’Aspromonte, dove gli abitanti decidono di unirsi per costruire una strada che li salvi dall’isolamento. Al secondo posto Laura Pugno con il romanzo La metà di bosco, edito da Marsilio, il racconto di un viaggio che è iniziazione al lutto, disperato e quieto. Terzo posto per il poeta e drammaturgo Michele Caccamo, il suo Con le mani cariche di rose, Elliot editore, è un libro sull’amore assoluto, omaggio tardivo a una donna libera: la poetessa omosessuale Pauline Tarn.
Nel “Mese in Rosa” dedicato alla prevenzione del tumore al seno, organizzato nel nostro territorio dall’ATS della Montagna, l’associazione Iubilantes, in collaborazione con la stessa ATS Montagna, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, le Associazioni del territorio impegnate nel settore, le Parrocchie di Dongo e Gravedona, la Cooperativa Imago e con il patrocinio dei Comuni di Dongo e Gravedona e Uniti, propone per domenica 20 ottobre la tradizionale “Camminata in Rosa”, quest’anno lungo uno dei più bei tratti dei Cammini della Regina - Via Francigena Renana, da Gravedona a Dongo. Il ritrovo è alle ore 14.00, davanti alla chiesa di S. Maria del Tiglio di Gravedona; lungo il cammino sarà possibile visitare, oltre alla stessa S. Maria del Tiglio, anche S. Maria in Martìnico a Dongo.
L’ultimo libro di Giuliana Sgrena “Manifesto per la verità” indaga i meccanismi di una informazione manipolata, smascherando
le falsità che ci vengono quotidianamente propinate.
Arci Lombardia promuove la presentazione del libro come contributo
per ricostruire una libertà di pensiero e di scelta. A partire dagli stessi operatori dell’informazione. Celeste Grossi dialogherà con l'autrice lunedì 21 ottobre alle 18,15 nel salone della Cna in viale Innocenzo XI 70 a Como.
Per papa Francesco Eva è stata vittima di una fake news uscita
dalla bocca del serpente. A quanto pare, da allora le bufale non hanno smesso di rovinare le donne, visto che ancora oggi se una ha subito molestie si scrive che ci ha fatto carriera, mentre se uno ammazza la moglie per i giornali ha agito in preda a una rabbia momentanea.
Ma le vittime di questi abusi dell’informazione non sono solo i corpi delle donne: quando si parla di migranti la verità si inabissa in
fondo al mare, come un cadavere affogato. Per non dire delle notizie che giungono dai fronti di guerra, brandelli distorti dei fatti, piegati e manipolati secondo il tornaconto dei governi.
Dopo l’inchiesta che ha portato a scoprire un traffico illecito di rifiuti e un sito di stoccaggio anche a Como, interviene Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd: “Dobbiamo prevenire questi fenomeni – dice –. E il modo più efficace è con l’istituzione del Nucleo ambiente sull’esempio della Prefettura di Pavia dove i risultati si sono già visti”.
Il Partito democratico lombardo ha già intrapreso azioni in questo senso. “Voglio ricordare che a metà gennaio il consiglio regionale ha approvato una risoluzione, che era il risultato di un gruppo di lavoro richiesto da noi del Pd dopo gli incendi che avevano interessato Pavia, che impegnava la Giunta regionale a promuovere con le Prefetture protocolli istitutivi dei nuclei ambiente, presieduti dai relativi Prefetti, con l’obiettivo di diffondere l’esperienza avviata in via sperimentale in quella provincia, che ha portato all'introduzione di controlli speditivi su impianti autorizzati e potenziali siti di stoccaggio irregolare di rifiuti, con il coordinamento di tutte le forze dell’ordine”, fa presente Orsenigo.
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