In occasione del 7° anniversario del referendum, forti di quella partecipazione democratica che portò la maggioranza degli italiani a voler mantenere pubblica la gestione del servizio idrico, rilanciamo il nostro impegno dopo aver più volte chiesto – invano –_un incontro con il Sindaco di Cantù, sig. Edgardo Arosio. Ora chiediamo pubblicamente quale sia la sua posizione dopo che egli, lo scorso gennaio, assieme ai Sindaci di Como e di Erba, riuscì a bloccare la fusione e il conferimento delle strutture a Como Acqua s.r.l Tale decisione, motivata con la necessità di verificare il valore delle società da conferire e di rivedere la ripartizione delle quote associative e, quindi, anche del “peso” sulle decisioni future, ha allungato il percorso del processo di fusione e il conferimento delle strutture a ComoAcqua s.r.l.
Temiamo che le continue proroghe sull’avvio di Como Acqua s.r.l. possano invalidare tutto il percorso fin qui fatto, col rischio di dover mettere a gara il servizio idrico con bando europeo e quindi consegnarne la gestione ai privati. In questo modo i Sindaci, e quindi i cittadini, perderebbero il “controllo dell'acqua”!
Dopo il Referendum, sette anni di impegno dei vari comitati territoriali al fine di far rispettare il voto degli italiani, soldi pubblici spesi per costituire la società e pagare il personale addetto, la privatizzazione sarebbe un tradimento alla Costituzione e una beffa per i cittadini che nel 2011 si erano espressi a favore dell'acqua pubblica. Chiediamo al Consiglio comunale di Cantù di chiarire, con urgenza, quali sono le intenzioni di codesta amministrazione. Nel giugno 2011 il referendum per l'acqua bene comune mise un freno alle privatizzazioni in corso del servizio idrico. Nel comasco, la costituzione di una società in-house, quale è Como Acqua s.r.l., è mirata a a mantenere il controllo del servizio idrico sul territorio!
Ribadiamo il valore dell'acqua come bene comune: l'acqua è un diritto umano universale ed è la risorsa fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi. La gestione dell'acqua deve essere partecipata dalle comunità locali secondo un sistema di finanziamento basato sulla fiscalità generale e tariffe eque, senza profitto e che garantiscano gli investimenti.
Comitato Comasco Provinciale per l’Acqua Pubblica
seguono primi firmatari:
Appuntamento a Villa Bernasconi di Cernobbio alle ore 11:00
Sabato 23 giugno Villa Bernasconi di Cernobbio ospiterà il secondo workshop dedicato agli Orti urbani, sociali e didattici promossa nell’ambito del progetto RETe.LI sostenuto da Consorzio Forestale Lario Intelvese; Comuni di Laglio, Tremezzina e Cernobbio, con il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Provinciale della Comunità Comasca.
L’appuntamento avrà inizio alle ore 9:00 e tratterà l’argomento “Layout spaziale: cosa vorrei nell’orto condiviso”. Insieme alla dr.ssa Laura Galluzzo del Politecnico di Milano si affronteranno diversi argomenti relativi a questa tematica ovvero cosa ci si aspetta di avere nell’area comune, che attività ci si immagina, e tutti insieme si definiranno le aree comuni attrezzate, le diverse funzioni e attività che ci si aspetta di svolgere nello spazio in questione. Per partecipare registrazione obbligatoria sul sito: www.villabernasconi.eu. Per informazioni si può scrivere al seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il terzo ed ultimo workshop dedicato all’approfondimento del progetto Orti Urbani Sociali Didattici si svolgerà sabato 7 luglio.
Le associazioni Circolo “Angelo Vassallo” – Legambiente Como, FIAB Como Biciamo, Iubilantes, Città Possibile, WWF OA Insubria, LIPU Como, Chiave di Volta, Italia Nostra Como, ARCI provinciale Como, contrarie all’ampliamento del parcheggio in Viale Varese e firmatarie dell'appello al Sindaco in allegato, condividono e sostengono la raccolta firme promossa da alcuni residenti nel viale.
Oggi 18 giugno 2018 sono state depositate e protocollate in Comune le prime 387 firme. La raccolta firme continuerà fino al 25 giugno nei punti raccolta e tramite email (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). I punti di raccolta sono indicati nel sito http://www.legambientecomo.it
Sabato 23 giugno dalle 9 alle 14 in piazza Boldoni a Como sarà allestito un banchetto per la raccolta delle firme con la presenza della promotrice.
“E’ un progetto di legge affrettato che darà risultati molto approssimativi. Poteva essere l’occasione per rilanciare seriamente i centri per l’impiego, l’offerta di servizi ai disoccupati e limitare il business dei privati nel mercato del lavoro. La DID e il patto di servizio devono essere gestiti dal pubblico perché non si crei disparità tra disoccupati di serie A, facilmente ricollocabili e più appetibili per il privato, e disoccupati di serie B. La Lombardia, con questo pdl, ha scelto anche, a differenza di tutte le altre regioni, di non assorbire il personale dei centri per l’impiego e di non dare risorse sufficienti per garantire il funzionamento dei centri e servizi di qualità. Così come approvata dalla maggioranza questa legge rischia vertenze o impugnative che genereranno extra costi per le casse regionali”, così Monica Forte e Raffaele Erba, consiglieri regionali del M5S Lombardia, che si sono astenuti nel voto sul progetto di legge che introduce modifiche alla legge regionale sul mercato del lavoro e sui centri per l’impiego la cui approvazione finale è stata programmata per il Consiglio regionale del 26 giugno.“Quella del M5S è un’astensione interlocutoria. Il progetto di legge deve assolutamente essere migliorato dal Consiglio regionale. Proprio per questo depositeremo numerosi emendamenti. In particolare chiederemo di dotare i centri per l’impiego di risorse che garantiscano una funzionalità ottimale e di riequilibrare il rapporto tra pubblico e privato nella gestione delle politiche del lavoro”, concludono i consiglieri del M5S.
Numerosi gli appuntamenti dell'edizione numero 18 del Festival della Letteratura. Si incomincia con “Collisioni e bellezza” di Marialuisa Barbera (ore 18:30) che donerà a Villa Bernasconi una sua opera. Domenica 17 spazio al “Giardino di Nonna Pupa”. Il calendario di tutti gli eventi in programma
Anche per la XVIII edizione di Parolario, “La Felicità”, Villa Bernasconi di Cernobbio torna ad essere protagonista del Festival della Letteratura. La storica dimora liberty, ed il suo giardino, infatti ospiteranno numerosi appuntamenti della rassegna. In particolare si tratterà di “Incontri con l'autore” ma non mancheranno anche occasioni riservate ai bambini. «Sono molto orgoglioso che Cernobbio sia confermata quale una delle diverse location di questa nuova edizione di Parolario che, non va dimenticato, è uno degli eventi culturali più seguiti del territorio comasco – sottolinea il Sindaco di Cernobbio, Matteo Monti -. Sono convinto che tutti coloro che assisteranno alle presentazioni in programma a Villa Bernasconi rimarranno non solo entusiasti delle storie e dai volumi presentati, ma anche dalla nostra splendida location che è mia intenzione continuare a valorizzare».
Già il primo appuntamento a Cernobbio di Parolario 2018 è più che significativo. Venerdì 15 giugno Marialuisa Barbera, in occasione della presentazione del suo libro “Collisioni e bellezza”, donerà a Villa Bernasconi una sua opera. Tra gli altri “Incontri con l'autore” in programma segnaliamo “Il Giardino di Nonna Pupa”, di Manuela Moretti e Nonna Pupa, dedicato al rinomato Giardino della Valle di Cernobbio (domenica 17 giugno); la presentazione del volume “Sicilia Segreta” di Emanuela Zocchi (martedì 19 giugno) e “Taroni. La stoffa di cui sono fatti i sogni” di Michele Canepa, Enrica Morini e Margherita Rosina che torna a Villa Bernasconi dopo essere stata, negli anni scorsi, curatrice di due mostre di successo proprio presso la storica dimora liberty cernobbiese ovvero “Cachemire, il sogno in movimento” e “Giardini di Seta” (giovedì 21 giugno).
“Il “Rapporto sui rifiuti speciali” dell’Ispra, presentato oggi alla Sala della Regina di Montecitorio, mette in evidenza luci e ombre, alcune criticità e grandi opportunità date dalle filiere di trattamento e di riciclo in Italia in termini di innovazione e occupazione. E ce lo dicono i tanti dati del rapporto: dopo gli anni della crisi economica, continua infatti a crescere la produzione di rifiuti speciali in Italia. Nel 2016 è aumentata del 2% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 135 milioni di tonnellate. Rispetto al 2014 l'aumento è del 4,5%. Allo stesso tempo però l’Italia è però tra i primi europei per il riciclaggio dei rifiuti speciali, che nel 2016 ha raggiunto il 65%. Un esempio virtuoso è dato dal recupero dei pneumatici fuori uso, sono migliaia le tonnellate di PFU recuperate e già esiste l’obiettivo del 100% recupero di materia nella penisola. Una delle grandi sfide è il rafforzamento della dotazione di impianti e infrastrutture per sostenere lo sviluppo di una filiera vera del riciclo e del recupero, superando resistenze e ritardi. E riguardo ai rifiuti speciali è fondamentale un approccio integrato, che guardi al rapporto tra rifiuti speciali e urbani, a partire dal lavoro dell’Autorità di regolazione che recentemente ha acquisto competenze importantissime anche sul settore dei rifiuti". Lo afferma Chiara Braga, già presidente della Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti e deputata comasca del Partito Democratico.
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