I sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione e giovedì mattina incontreranno il Prefetto per cercare una conciliazione. La questione riguarda
l'appalto per la pulizia e la disinfezione dell' ASST Valtellina e Alto Lario e per ATS Montagna, che coinvolge anche l'ospedale di Menaggio.
La gara, vinta da Dussmann, ha registrato un ribasso significativo, una rimodulazione del monte ore senza una diminuzione del capitolato, vale a dire i lavori da svolgere.
Per la provincia di Como sono interessate undici persone all'ospedale di Menaggio e 5 all'ex Asl. In provincia di Sondrio, invece, sono 95 per gli ospedali e 15 all'ex Asl.
Cgil, Cisl e Uil si sono da subito dimostrate contrarie. Gli obiettivi sono incrementare l'orario per i dipendenti e difendere la qualità del servizio così da tutelare i cittadini
Sempre giovedì, prima dell'incontro in via Volta, le parti sociali incontreranno Dusman per la questione relativa ai presidi ex Asl, il cui i nuovi termini sanciti dall'appalto entreranno in vigore dal 1 gennaio 2019.
“E’ bene che sia stato approvato l’emendamento, al quale ovviamente abbiamo votato a favore, che da il via a uno studio sul livello minimo del lago e a una possibile regolazione.
E’ però inaccettabile che sia stato bocciato il nostro l’ordine del giorno, con il quale chiedevamo un tavolo di coordinamento tra le varie parti interessate a monte e a valle del Lago di Como.
L’emendamento proposto da Forza Italia risulterà solo di facciata e propagandistico se non si prevedono, da subito, accordi tra chi sta a monte e chi sta a valle del Lago.
La Lombardia avrà una banca dati pubblica per gli appalti. A ottenerla il M5S Lombardia, grazie a un ordine del giorno approvato nel corso della discussione sul bilancio regionale di martedì scorso.
Luigi Piccirillo, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “Sono molto soddisfatto, la banca dati pubblica è essenziale per chi indaga su eventuali anomalie negli appalti e per scoprire corruzione, infiltrazioni mafiose e tangenti. E assicurare alla giustizia i colpevoli.
Grazie a questo strumento sarà possibile monitorare minuziosamente ogni appalto pubblico sia dal punto di vista di chi lo scrive, e cioè dei colletti bianchi, spesso coinvolti nel meccanismo corruttivo, che delle ditte che vincono le gare. Ora spetta alla Giunta regionale implementare la banca dati”.
“Stiamo monitorando la situazione con attenzione vista la grande importanza dell’azienda per il territorio e visti i numeri dei lavoratori coinvolti . Lo stesso Senatore Gianluigi Paragone ha preso in carico la questione. Oggi il fondo DeA Capitl che detiene la maggioranza della proprietà di Canepa ha presenziato all’incontro in commissione attività produttive.
In via informale abbiamo già preso contatti con il Mise per la costituzione di un eventuale tavolo”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia.
“Con l’approvazione del decreto fiscale alla Camera è stata autorizzata la proroga alla presentazione del progetto esecutivo della Variante della Tremezzina.
Da parte di Regione Lombardia non capiamo però la bocciatura del punto fondamentale dell’ordine del giorno che ho proposto, e cioè la realizzazione di un tavolo tecnico con tutti gli attori per prevedere un piano di mobilità alternativa.
Questo ci preoccupa perché sappiamo che la cantierizzazione potrebbero avere impatti anche molto pesante per l’economia locale.
Non mancheremo di sollecitare Regione Lombardia su questo tema nelle prossime settimane. Dobbiamo prevedere e anticipare le difficoltà e le criticità che creeranno i cantieri”, così Raffaele Erba, consigliere regionale del M5S Lombardia, interviene nel dibattito sulla Tremezzina.
Siamo a conoscenza dell'intenzione di far approvare, nel Consiglio comunale di questa sera, la proposta di istituzione di un’azienda speciale consortile per la gestione dei Servizi Sociali. Nel linguaggio comune questa allocuzione si traduce in "privatizzazione dei Servizi Sociali".
Siamo molto preoccupate/i per alcuni motivi di fondo:
1. Innanzitutto perchè esperienze simili, sia a livello locale che nazionale e sovranazionale, hanno sempre portato a un decadimento dei servizi in questione: se un servizio, specie se di intervento sociale, è prestato direttamente dall'ente pubblico è permeato - salvo casi di corruzione o di trascuratezza comunque perseguibili per legge - dall'intenzione di portare sollievo e protagonismo all'utenza; mentre raramente il gestore privato ha intenzioni che vanno oltre il profitto economico
2. Da quanto leggiamo appare che questa proposta sia stata formulata in grande fretta, senza considerare il quadro normativo che la dovrebbe regolare ed esponendola a una rumorosa bocciatura
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