Il nostro compagno Fabrizio Baggi della segreteria regionale lombarda di Rifondazione Comunista ha ricevuto tre lettere contenenti minacce che alleghiamo. Le lettere sono ovviamente anonime ma è evidente che provengono dall’estrema destra neofascista e razzista.
Fabrizio è un instancabile attivista antirazzista e antifascista impegnato nella Rete Como Senza Frontiere e nell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre.
Fabrizio viene definito nelle missive “vomitevole maiale buonista” , il nostro ovviamente “partito di m” e gli immigrati “m. nere”. Le minacce sono esplicite: “vedi di non farti mai trovare davanti a noi che la tua faccia se non quella faccia da demente che ti ritrovi ti verrà cambiata a legnate”, “attento omuncolo che se ti becchiamo in giro ti linciamo”. Il repertorio è il consueto dell'estrema destra: Fabrizio è in buona compagnia con ong e Carola Rackete come bersaglio degli anonimi xenofobi.
Gli autori cercano di spacciarsi come voce del “99,9% degli italiani” nell’euforia che Salvini e Meloni hanno creato negli ambienti di estrema destra.
L'organizzazione di Miniartextil, evento di livello internazionale che si svolgerà proprio negli spazi della ex chiesa di S.Francesco, lancia un segnale chiaro, civico, consapevole, organizzando una raccolta fondi a nostro favore; ne approfittiamo per ringraziarli di cuore.
Il Comune apre a un nuovo dialogo e a una collaborazione importante per gestire e cercare soluzioni a una situazione che si sta trascinando da anni, a partire da misure piccole ma concrete che possano alleviare da subito condizioni di disagio estreme e, in prospettiva cerchino di risolverle. Gli operatori del mercato coperto hanno lamentato le condizioni di degrado delle zone vicine; noi di Comoaccoglie, semplici cittadini che prestano un’azione volontaria, abbiamo già espresso più volte comprensione per loro disagio, anche attraverso azioni concrete, quali pulizie mattutine.
Problemi di natura globale, che non vengono affrontati con lungimiranza dalle istituzioni sovranazionali e dai governi si scaricano sulle persone più fragili e a rischio di crescente emarginazione e, infine, indirettamente su tutti i cittadini.
Ora sembrerebbe che a Como il desiderio di affrontare i problemi, anziché ignorarli e così aggravarli, si stia finalmente facendo strada.
I nostri timori erano più che fondati: è in arrivo la società privata dell’acqua del Mezzogiorno.
A guardare la bozza di statuto che sta circolando in queste ore, i nostri timori sulla privatizzazione dell’acqua del Mezzogiorno d’Italia trovano conferma.
Infatti l’ipotesi allo studio, volutamente ambigua, configura un percorso che è apparentemente finalizzato a garantire la gestione pubblica del bene acqua, ma che in realtà contiene in sé tutte le premesse per la definitiva privatizzazione del servizio idrico integrato dell’intero Mezzogiorno.
Lo statuto prevede, infatti, la costituzione della Società per la Grande Adduzione e Captazione dell’Appennino Meridionale “SGACAM”, una S.p.A. a capitale interamente pubblico in quanto partecipata inizialmente da tre Ministeri ed in seguito dalle Regioni del Mezzogiorno. Essa sostituisce l’ente pubblico EIPLI, soppresso con l’articolo 24 del DL Crescita e potrà gestire, oltre agli impianti ex EIPLI, anche le altre infrastrutture regionali e lo stesso servizio idrico integrato (sic!).
Tornava a casa dal lavoro, lo hanno colpito da un’auto
Esprimo a nome della cooperativa una grande solidarietà per il signor M. G., ospite di una delle strutture che gestiamo. La sera di lunedì 23, mentre in bicicletta tornava verso casa dopo il consueto turno lavorativo presso un Hotel della Tremezzina, è stato colpito alla testa, probabilmente con un bastone o un oggetto simile, dagli occupanti di una macchina che, sopraggiungendo, ha rallentato per poi proseguire la sua corsa. Il colpo gli ha provocato una lacerazione. G., accortosi di perdere molto sangue, ha deciso di tornare sul luogo di lavoro dove il personale dell’Hotel lo ha prontamente soccorso e supportato. Portato al pronto soccorso con diagnosi di trauma cranico, G. è rimasto in ospedale fino a ieri, 26 settembre. All’uscita è stato accompagnato dai carabinieri della locale stazione, dove ha sporto querela per lesioni personali.
Non è la prima volta che uno o una dei nostri ospiti subisce minacce, insulti e altri episodi aggressivi, specialmente dopo che una certa politica ha nei fatti sdoganato come legittimi certi comportamenti.
La maggioranza che governa Como rischia di cadere sulla gestione degli spazi in rapporto alla mobilità e al traffico”, ne sono sicuri Gabriele Guarisco, Patrizia Lissi e Stefano Fanetti, consiglieri comunali del Pd, dopo le ultime sedute d’Aula. “Troppo complicato decidere del futuro di una piazza a ridosso del centro senza scontentare nessuno. Non parliamo nemmeno delle aree dismesse: appena se ne parla succede un putiferio”.
I dem fanno riferimento al caso di piazza Roma, che sta tenendo banco già da giorni, e alla Ticosa, il cui destino non è così scontato, a quanto pare: “La piena riqualificazione di piazza Roma adesso è un auspicio di tutti – dicono i consiglieri Pd –. Ormai è assodato che anche la maggioranza del sindaco Landriscina, spostandosi finalmente sulle nostre posizioni, non ritiene più possibile riportarla a parcheggio. Resta il problema della presenza di bus turistici e degli autobus di linea”.
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