La Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il Ministero per gli Affari regionali e su proposta del Ministero dell’Ambiente, ha diffidato (in allegato qui) la Regione Lombardia per la deliberazione che autorizza la cattura di uccelli selvatici per la cessione ai fini di richiamo. La Regione entro 15 giorni dovrà annullare la delibera.
Il Consigliere Regionale del M5S Lombardia Simone Verni dichiara: “La Lega non deve interpretare le leggi, deve rispettarle e se non ne sono capaci ci pensiamo noi.
Ringrazio la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente per il celere operato e il deputato Cristian Romaniello per aver seguito con impegno la vicenda. I cittadini sappiano che se Regione Lombardia non ritirerà la delibera in autotutela, entro il 15 ottobre, potrà farlo d’imperio la Presidenza del Consiglio per evitare un’infrazione miliardaria che colpirebbe tutti gli italiani”.
La Commissione regionale Sanità, su richiesta del M5S Lombardia, ha audito Antonino Frustaglia, geriatra cardiologo e direttore medico di area socio sanitaria dell'Istituto Pietro Redaelli di Vimodrone (Mi). Frustaglia con il progetto “Educare” e la ricerca correlata ha provato la fattibilità e i benefici dell’assunzione della dieta mediterranea nei pazienti cronici.
Marco Degli Angeli e Raffaele Erba, consiglieri regionali del M5S Lombardia, dichiarano: “Da questa audizione sono emersi due aspetti fondamentali. il primo che lavorando sull’alimentazione è possibile migliorare notevolmente la qualità della vita e le aspettative di arrivare in età avanzata in salute. Il secondo che tutto questo può essere tradotto in elevati risparmi per il sistema sanitario regionale. Si stima la possibilità di arrivare addirittura al 25 per cento di tagli della spesa che tradotto in euro è pari a un risparmio di 5 miliardi all’anno”.
“E' inaccettabile che per opportunismo e ambiguità politiche si continui a negare un diritto a quasi un milione di giovani italiani, nati e cresciuti in Italia, ma senza cittadinanza”. Lo afferma la presidente nazionale dell’Arci, Francesca Chiavacci, in merito al dibattito sulla riforma della legge della cittadinanza che punta a introdurre lo Ius soli o forme temperate come lo Ius culturae. Secondo la presidente dell'Arci la nuova legge "è una priorità. Già più volte in passato – prosegue – questa riforma tanto attesa da molti è stata fermata nascondendosi dietro la scusa di evitare il rischio di favorire le destre. Ma si può fare politica in questo modo, costringendo migliaia di ragazze e ragazzi a restare sospesi in una condizione di vita complicata e a cui si negano opportunità? Le nuove generazioni – rimarca - dimostrano ogni giorno di essere la speranza e il futuro del nostro Paese. Non accetteremo ulteriori ambiguità e stucchevoli tatticismi - sottolinea - e continueremo a mobilitarci a sostegno della proposta di legge di civiltà in tal senso. Le proposte in Parlamento ci sono, vedremo chi si opporrà a una legge tanto giusta quanto necessaria” conclude Chiavacci.
Il Gruppo comunale del Pd di Como vuole fare chiarezza sul voto alla mozione dell’altra sera sulla Ticosa: “Il nostro voto è stato positivo perché è importante che si inizi a restituire l’area ex Ticosa all’uso pubblico, anche se la bonifica della cella 3 richiederà anni ed è chiaro che il futuro di quello spazio non dovrà essere solo la sosta delle auto”, dicono i dem Gabriele Guarisco, Patrizia Lissi e Stefano Fanetti.
Non solo: i consiglieri Pd ricordano che “la realizzazione di un parcheggio, come primo passo di un recupero definitivo dell’area, era un impegno assunto in campagna elettorale e gli impegni si rispettano. Invece, ci siamo trovati davanti all’incoerenza di una Giunta che, a suo tempo, aveva promesso di occuparsi della questione agli elettori e l’altra sera invitava a votare contro la mozione.
Una sperimentazione che va monitorata costantemente, affinché dia i risultati migliori: è la sintesi della richiesta fatta da Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd, all’assessore regionale al Welfare Gallera, stamattina, durante la trattazione dell’interrogazione a risposta immediata, presentata dal consigliere dem, sul tema del robot chirurgico Da Vinci.
Il sistema consente al chirurgo di eseguire interventi delicatissimi con un’invasività minima e con un’altissima precisione, offrendo un significativo miglioramento nella qualità degli interventi su fegato, pancreas, tumori ginecologici e urologici. Un’apparecchiatura costosa: l’acquisto ammonta a oltre 2 milioni 600mila euro, a cui si aggiungono la spesa per la manutenzione, pari a 100mila euro annui, e i costi per lo strumentario speciale.
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