NORD AFRICA: GUERRA PER LA DEMOCRAZIA? Mubarak e Ben Ali sono stati cacciati da rivolte di massa. Il potere in Egitto e Tunisia è nelle mani degli eserciti, pronti a riportare indietro la situazione. Ma un nuovo soggetto politico è ormai sulla scena e, dopo le prime vittorie, non ha intenzione di tornare negli abissi della miseria e sotto regimi senza libertà. Il vento di rivolta si è propagato anche in altri paesi arabi e del Nord-Africa e minaccia la stabilità dell’equilibrio politico ed economico dell’intera area. La rapina delle materie prime a basso costo che ha favorito la speculazione occidentale (non i consumatori), diviene, ora, più difficile. La rapina finanziaria (con gli interessi sui debiti esteri) delle grandi banche e istituzioni finanziarie occidentali viene anch’essa minacciata. Ora si sta cercando di approfittare della confusa situazione in Libia per impedire che il processo di cambiamento vada avanti. I popoli arabi e del Nord-Africa dicono a Marchionne, Berlusconi, Sacconi, Veltroni ecc. che si sbagliano quando ricattano i lavoratori minacciando di delocalizzare dove i lavoratori si piegano a tutte le loro richieste. Insieme a loro possiamo bloccare la deriva dei diritti e delle condizioni di vita e di lavoro e riconquistare la dignità dei lavoratori, giovani, donne, immigrati e di tutti coloro che sono stanchi delle devastazioni dei territori, della natura e della stessa vita umana. ASSEMBLEA PUBBLICA alla Cascina Massè, Albate Venerdì 1 aprile 2011, ore 20,30 intervengono: Nicola Casale: Comitato lavoratori contro la guerra Massimiliano Lepratti: Associazione culturale PuntoRosso Circolo Culturale Libero Fumagalli, Fiom-Cgil, Funzione Pubblica-Cgil, Comitato lavoratori contro la guerra. f.i.p., via Anzani 13, Como
17 anni dopo l’omicidio della giornalista Rai: "Verità e giustizia per Ilaria Alpi"
sabato 19 marzo 2011 a Erba partecipa Luciano Scalettari, che presenta il suo libro “1994” – ed. Chiarelettere (in collaborazione con “Associazione Ilaria Alpi”)
"Hasta la Justicia Siempre!": teatro rivoluzionario sul caso dei 5 Cubani VENERDI’ 18 MARZO, alle ore 20,30, presso spazio Gloria- circolo ARCI Xanadù, via Varesina Como, il Circolo di Como dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, in collaborazione con Svizzera-Cuba del Ticino O R G A N I Z Z A N O una iniziativa di Teatro Militante, sul caso dei 5 Rivoluzionari Cubani condannati a svariati ergastoli soltanto per avere combattuto il terrorismo contro Cuba e la sua Rivoluzione ed avere difeso la propria gente dall'aggressione dell'estrema destra fascista di Miami.
Pino Ronco L'attore e autore Teatrale PINO RONCO reciterà un monologo in cui ripercorrerà il processo farsa che ha visto condannare i 5 Rivoluzionari Cubani e che ne racconterà le ingiustizie, le sevizie e le torture patite all'interno delle carceri USA. Svelerà la campagna mediatica di disinformazione e menzogna su questo caso e la guerra mediatica contro Cuba e la sua Rivoluzione.
Al termine dibattito con, oltre all’autore PINO RONCO, la presenza di: avv. TECLA M. FARANDA - Comitato italiano giustizia per i Cinque; SILVIA BARALDINI - Comitato italiano giustizia per i Cinque;
"La controinformazione è un'arma! Usiamola!” "...i 5 non sono stati giudicati per aver violato la legge statunitense, ma perchè il loro operato ha portato alla luce coloro che veramente lo facevano. Infiltrandosi nella rete terroristica in Florida, i 5 hanno smascherato la tanto sbandierata lotta al terrorismo esistente." Leonard Weinglas. Avvocato di Antonio Guerrero. Condannato a 2 ergastoli.
Domenica 20 febbraio alle ore 14.30 In ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ROBERTA CAIROLI (Università Statale di Milano) presenta il libro Claudiana “Scelte di fede e di libertà. Profili di evangelici nell’Italia unita” Chiesa Valdese di Como v. Rusconi 21 Ingresso libero
In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani. Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica. Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile. Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici. Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione. Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza. Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni. Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale. Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
L’appuntamento è per il 13 febbraio in ogni città italiana. A Como è dalle 10,30 alle 12,30 in via Maestri Comacini (di fianco al duomo).
Nel pomeriggio a Milano alle ore 14,30 in Piazza Castello
Comitato Como13febbraio mail:
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E’ possibile anche firmare l’appello nazionale online sul sito www.senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com dove trovate tutti gli appuntamenti
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Sono stanca, offesa, umiliata da un paese che durante la mia crescita non ha fatto altro che mettermi bastoni fra le ruote, come donna e come giovane, ed ora lo fa più che mai.
Sono una laureanda in giurisprudenza terrorizzata da quanto in queste ore sta accadendo in Parlamento con la proposta di riforma della giustizia: mai proposta più iniqua e discriminatoria è stata fatta; un attacco alla Nostra Carta Costituzionale ma soprattutto a tutti coloro che non fanno parte dei giri raccomandati.
Sono una lavoratrice, full-time posso dire, da qualche anno: full-time, non perché lavori 40 ore alla settimana, ma perché sommando i 3-4 lavori che faccio le ore le raggiungo eccome e forse le supero calcolando quelle di studio.
Sono una giovane donna che cerca di impegnarsi il più possibile anche in politica, sul piano locale ed oltre, proprio per questo ho deciso di partecipare convintamente, sin dall’inizio, al movimento del 13 febbraio.
Sono convinta che troppo sia successo per non avvilire le coscienze di donne e uomini e che mai più si debba tacere.
Sono certa che obiettivo di tutti coloro che il 13 febbraio, l’8 marzo, ma anche durante tutte le altre manifestazioni in difesa di diritti inalienabili dell’uomo , sono scesi nelle strade, sia quello di sensibilizzare chi ‘non ci pensa o non vuole vedere’….ma per riuscirci…
Sono altrettanto convinta che ci voglia perseveranza e tanto tanto amore per gli altri.
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