NORD AFRICA: GUERRA PER LA DEMOCRAZIA?
Mubarak e Ben Ali sono stati cacciati da rivolte di massa.
Il potere in Egitto e Tunisia è nelle mani degli eserciti, pronti a riportare
indietro la situazione. Ma un nuovo soggetto politico è ormai sulla scena e, dopo
le prime vittorie, non ha intenzione di tornare negli abissi della miseria e sotto
regimi senza libertà.
Il vento di rivolta si è propagato anche in altri paesi arabi e del Nord-Africa
e minaccia la stabilità dell’equilibrio politico ed economico dell’intera area.
La rapina delle materie prime a basso costo che ha favorito la speculazione
occidentale (non i consumatori), diviene, ora, più difficile.
La rapina finanziaria (con gli interessi sui debiti esteri) delle grandi banche e
istituzioni finanziarie occidentali viene anch’essa minacciata.
Ora si sta cercando di approfittare della confusa situazione in Libia per impedire
che il processo di cambiamento vada avanti.
I popoli arabi e del Nord-Africa dicono a Marchionne, Berlusconi, Sacconi,
Veltroni ecc. che si sbagliano quando ricattano i lavoratori minacciando di
delocalizzare dove i lavoratori si piegano a tutte le loro richieste.
Insieme a loro possiamo bloccare la deriva dei diritti e delle condizioni di vita e di
lavoro e riconquistare la dignità dei lavoratori, giovani, donne, immigrati e di
tutti coloro che sono stanchi delle devastazioni dei territori, della natura e della
stessa vita umana.
ASSEMBLEA PUBBLICA
alla Cascina Massè, Albate
Venerdì 1 aprile 2011, ore 20,30
intervengono:
Nicola Casale: Comitato lavoratori contro la guerra
Massimiliano Lepratti: Associazione culturale PuntoRosso
Circolo Culturale Libero Fumagalli, Fiom-Cgil, Funzione Pubblica-Cgil, Comitato lavoratori contro la guerra.
f.i.p., via Anzani 13, Como