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Dopo un anno pieno di impegni, sommersi da informazioni di ogni tipo, avremmo bisogno di una pausa. L’opzione “silenzioso”, però, non impedisce la ricezione di messaggi di auguri e bilanci di fine anno. Niente di più facile che “dare i numeri”!
Statistiche, followers, like, visualizzazioni, recensioni, spread, pil, consumi e debiti condizionano le nostre scelte personali e politiche, razionali ed emotive. Sono solo numeri, ma riescono a farci piangere quando sono “in rosso”; ci fanno rimanere in Europa se rispettiamo il 2,04%; ci fanno ridere solo se abbiamo un senso dell’umorismo cinico.
Tra pochi giorni l’obbligo della fattura digitale si sommerà a quello di firmare consensi e preventivi persino per cambiare una serratura. Per accedere a un sito devi accettare cookie, localizzazione e trattamento dei dati. Da un medico devi firmare la scheda medica e due consensi informati; prima di fare un intervento chirurgico devi accettare tutte le possibili conseguenze, morte compresa.
La prossima volta che andrete a fare una visita, provate a misurare il tempo che il medico dedica a leggere e inserire dati su uno schermo e quello in cui vi guarda in faccia.

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E' facile, per esempio, le melisse, la menta, l'origano, aromatiche a foglie, basta suddividere il cespo, adesso, il tempo di farlo.
Melissa ed origano, poi, vanno aumentando per conto loro. Si diffondono dappertutto, da seme. Persino al Merian Garden, l'orto botanico di Basilea, l'origano, là coltivato, spuntava ovunque, pure nelle crepe dei marciapiedi o nelle altre aiuole.
Lo stesso fa la melissa. Qualche anno fa', una mia amica, Alice, era alla ricerca di melissa per una preparazione officinale, ne abbiamo raccolti qualcosa come otto chili, un enorme sacco, la melissa è davvero leggera. Proseguo nel continuare a diffonderne ovunque, così come continuo a riprodurre, da seme, divisione dei cespi, talea, ogni altra aromatica. Specialmente quelle più rare come l'issopo, il dragoncello o il levistico, il levistico, da seme, l'assenzio, si riproduce bene da talea.
Amo le sorelle erbe. In questi giorni grigi, quando per un caso qualsiasi non riesco ad interrare anche solo un piccolo rametto, sento di non aver compiuto il mio dovere di bravo giardiniere.
Bisogna farlo, Ugo Foscolo scrisse del nostro pianeta " questa terra bella d'erbe famiglie ed animali." Cito a memoria, perdonate l'errore eventuale. Fatelo anche voi, impariamo a farlo tutti. Facciamo più bella e profumata la Terra. D'autunno si può.

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Come molti altri frutti, le mele andrebbero mangiate con la buccia, perché è nella parte più esterna di essa in cui si concentrano i nutrienti principali.
 Purtroppo si concentrano lì anche i pesticidi. Ahime! Ormai i fitotofarmaci li troviamo ovunque, persino nei ghiacciai alpini. In un intervista (Report, 2017) F. Berrino diceva che mangia uova solo quando va a trovare un suo amico che alleva galline sull’himalaya; ora che hanno trovato tracce di pesticidi persino sui ghiacci dell’Everest chissà cosa farà?
Abbiamo a disposizione molti dati sulla concentrazione di fitofarmaci dannosi per la salute nel sangue e nelle urine degli esseri umani e di altri animali, nelle falde acquifere e nei vari alimenti. La corposa e complessa legislazione Europea (quadro UE 1007/2009) consente che in Italia nella coltivazione delle mele vengano utilizzati mediamente da 4 a 9 kg di pesticidi per ettaro di superficie coltivata. Mediamente una mela che arriva sulla nostra tavola ha subito una decina di trattamenti con prodotti chimici diversi. In caso di stagioni molto piovose o con alterazioni climatiche (sarà sempre di più la norma) aumenta il numero e l’intensità dei trattamenti.

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Abbiamo a disposizione strumenti e tecniche sempre più efficaci per conservare i cibi: essicazione; refrigerazione; impacchettamento sotto vuoto o con gas antiossidanti; conservanti, etc.
La rapida evoluzione e diffusione di queste tecniche dovrebbe migliorare e garantire la qualità del nostro cibo. In realtà la loro applicazione non porta sempre alla risoluzione dei problemi e un uso inappropriato ne crea nuovi; come avviene in altri campi (medicina, informazione, comunicazione, industria, agricoltura) i benefici reali derivati all’essere umano dalle tecnologie non sono proporzionali alle loro formidabili potenzialità. Le cause sono sempre le stesse:
a- L’obiettivo che ispira, orienta e finanzia la ricerca e l’evoluzione tecnologica è il profitto.
b- Mancanza di consapevolezza nell’uso delle tecnologie.
c- Le tecnologie avanzate favoriscono la separazione dell’”io” dall’”altro”*.
(* dove “io” siamo noi che utilizziamo strumenti senza una comprensione immediata e diretta del loro funzionamento: i circuiti dello smartphone; gli algoritmi e i sistemi matematici che gestiscono il flusso di informazioni in internet e nei social; il motore e la centralina dell’automobile.
“altro” sono gli esseri viventi, le cose, gli oggetti e  l’energia con cui siamo in relazione).

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