Il 24 marzo, a 44 anni dal Golpe in Argentina, Las Madres de Plaza de Mayo, rimanendo ciascuna nella propria casa, a causa dell’Isolamento sociale obbligatorio dovuto alla pandemia Covid-19 si incontreranno virtualmente. La loro lotta non si ferma. Il #24DeMarzo, a partire dalle 15.30 ora di Buenos Aires (in Italia le 19.30), l’Associazione Madres de Plaza de Mayo invita a partecipare insieme a una trasmissione speciale per ricordare i 30.000 “compañeros revoluccionarios” che diedero la vita per la Patria.
L'Arci di Como aderisce e partecipa all'iniziativa globale de Las Madres de Plaza de Mayo. Per approfondire Arci Como Webtv (arcicomo.it) e ecoinformazioni.com
Como Senza Frontiere - La parrocchia di Rebbio è punto di riferimento per diverse persone e famiglie, sia direttamente ospitate che del territorio; come tante parrocchie, si troverà a brevissimo a dover rispondere con urgenza ad un aumento di richieste per le necessità di cibo e di beni necessari dovute alla perdita dei lavori, spesso precari, che questa crisi sta causando. Il banco Alimentare sta aiutando questa come altre realtà, prima dell'inizio dell'emergenza anche molti comaschi donavano direttamente cibo e altri beni. Ora che questo piccolo grande gesto di solidarietà non può più essere fatto, la catena della solidarietà non deve interrompersi.Chi volesse aiutare la parrocchia di Rebbio può donare il proprio contributo, anche modesto, con un versamento all’Iban IT68K0843010904000000094683 c/o Cassa Rurale e Artigiana di Cantù intestato a Parrocchia San Martino, Rebbio.
Circa lo stato di emergenza che l'Italia, e soprattutto la Lombardia, si trovano a dover affrontare, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil lariane hanno scritto una lettera alle aziende del territorio cui le attività produttive non sono essenziali o necessarie a garantire beni e servizi indispensabili ai cittadini, nonostante il codice ateco le inserisca fra quelle cui è permesso continuare la produzione. La richiesta: chiusura temporanea totale a tutela della salute dei dipendenti e, laddove vi fosse la necessità di garantire articoli d'indispensabile utilità, si domanda di ridurre fortemente le attività produttive.
Prc Lombardia - La speranza di milioni di lavoratori e lavoratrici impiegati in attività economiche non essenziali di poter restare a casa a tutela della salute propria e dei loro cari, è stata frustrata. Gravissime le decisioni del governo che appena sabato aveva promesso, dopo colpevoli ritardi, provvedimenti centrati sulla difesa della salute e della vita prima di tutto e invece ha ceduto su tutta la linea alle pressioni degli industriali.
Prc Lombardia - È vergognoso il documento di Confindistria che cerca di neutralizzare e svuotare la decisione presa dal governo. Siamo già in ritardo di quindici giorni e il governo non deve farsi ulteriormente condizionare. Non è bastata la strage infinita a Bergamo? Il governo e le forze politiche hanno già dato troppo retta al padronato che sta dimostrando ancora una volta la propria irresponsabilità sociale. Si chiuda tutto subito e poi si esaminino eventuali correzioni. Non si faccia il contrario. Non si tratta di essere autoritari o dittatoriali. Essenziale vuol dire essenziale, non si facciano trucchi.
Lavoratrici e lavoratori hanno già dato. Si tratta di applicare Costituzione: il diritto alla salute viene prima dei profitti.
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