Nell’ottobre scorso il Movimento 5 Stelle della Lombardia si è occupato di uno dei più grandi incidenti nucleari del nostro Paese, quello di Rovello Porro, a pochi chilometri da Milano con un’interrogazione in cui chiedeva alla Giunta Maroni con quale cadenza effettua controlli sulla zona e se il monitoraggio sia mai stato effettuato su di un’ampia fascia di territorio anche a distanza dal luogo contaminato.
Il Consigliere regionale Gianmarco Corbetta, primo firmatario dell’atto, chiedeva di “sapere a che punto è la stesura del piano di messa in sicurezza dell’area, se è in programma un monitoraggio radiometrico annuale dei siti contaminati in Lombardia e se sono stati effettuate indagini sulla salute dei cittadini esposti, loro malgrado, alla radioattività”. Nonostante il regolamento del Consiglio Regionale preveda un riscontro alle interrogazioni entro 20 giorni dal deposito dell’atto, a distanza di ben 5 mesi l’interrogazione non ha ricevuto risposta.
Corbetta ha inviato oggi una lettera al Presidente del Consiglio Regionale, per sollecitare una risposta. Corbetta dichiara: “ Non vorrei che questa reticenza a rispondere sia dovuta ad una mancata attenzione verso il problema durante gli anni. Stiamo parlando della salute di un’ampia fetta di popolazione lombarda, non è più tollerabile alcun ritardo nelle risposte. Cosa è successo davvero a Rovello Porro nel 1989? e che effetti ha prodotto l’incidente negli anni? qual è la situazione oggi? I cittadini devono sapere”.