L'afflusso nel territorio nazionale e nel territorio provinciale di migranti, richiedenti protezione internazionale, è una realtà ormai strutturale che non può essere affrontata con un approccio costantemente emergenziale e senza una condivisione istituzionale delle azioni da intraprendere.
L'approccio che le realtà della nostra Provincia, che operano con i richiedenti asilo, valutano come più positivo è quello di un'accoglienza diffusa su un territorio ampio, su più strutture con un numero mai troppo elevato di accolti (ottimale 8-12 persone), in modo che vengano coinvolti quanto più possibile gli enti del territorio – Parrocchie, Comuni, Associazioni – affinché sia la comunità a farsi carico dell'accoglienza.
Facciamo allora appello ai Comuni e alle Associazioni aderenti al CCP che:
• per quanto possibile diano disponibilità ad accogliere sul proprio territorio alcuni richiedenti;
• si attivino per animare il proprio territorio in modo da offrire agli ospiti la partecipazione ad attività culturali, sportive, di volontariato anche con lavori di pubblica utilità che permettano loro di costruire relazioni positive e di farsi conoscere, permettendo, in questo modo, alla comunità locale di avere una propria percezione della realtà evitando pregiudizi e stereotipi e attenuando i conflitti sociali che l’accoglienza spesso comporta;
• intensifichino la promozione sul proprio territorio di una cultura di pace e solidarietà che si concretizzi anche nella gestione coordinata dell'accoglienza su tutto il territorio provinciale;
• si facciano interlocutori delle principali istituzioni locali di riferimento per rendicontare le modalità di accoglienza nei propri comuni e garantire una buona qualità dei servizi offerti;
• collaborino con le associazioni, enti e le parrocchie che attualmente stanno accogliendo;
Il CCP richiede che il Prefetto e le Istituzioni si attivino quanto prima per risolvere l'emergenza creatasi presso la Stazione di S. Giovanni, creando le condizioni affinchè vengano tutelati i Diritti delle persone in transito o in attesa di poter espatriare.
Il CCP rilancia l'appello della Rete dei servizi per la grave marginalità che con la collaborazione dell'associazione Como senza frontiere rinnova il suo invito alla cittadinanza per la raccolta di generi di prima necessità.
I generi dei quali più si ha bisogno sono:
- viveri a lunga conservazione come tonno in scatola, legumi e verdure in scatola, crackers, succhi monodose, acqua 50cc
- coperte
- scarpe e biancheria intima nuova
- accappatoi e salviettoni
Non serve vestiario generico e si chiede di non donarlo perché anche l’organizzazione e custodia del materiale è un impegno per i volontari.
I generi vanno consegnati in via Italia Libera 11 a Como, alla sede della Croce Rossa e non alla stazione, per evitare confusioni, entro domenica 31 luglio 2016.
Il CCP dal canto suo si attiva fin da ora come possibile punto di riferimento per i Comuni e le Associazioni, nell'organizzazione di momenti di approfondimento legati al tema dell'accoglienza e come possibile interlocutore presso le istituzioni.