Con la chiusura negativa della procedura di raffreddamento che ha avuto per oggetto la riorganizzazione del recapito regionale si è aperto lo stato di agitazione con una prima proclamazione di scioper dal 26 aprile a 25 maggio e che riguarda
tutti i lavoratori dei centri di recapito di Poste Italiane della Lombardia. "Lo sciopero - scrive la Slc Cgil - è stato proclamato a
sostegno della vertenza avviata danoiper contrastare la decisione di Poste di anticipare in Lombardia la riorganizzazione nonostante i risultati negativi della sperimentazione in corso e dopo che non è stato sottoscritto, dalla Slc Cgil, l'accordo regionale in materia – continua la nota –. Ciò che si chiede è di bloccare l'avvio della nuova organizzazione previsto nei prossimi giorni nei centri di recapito di Pavia, Bergamo e successivamente delle altre provincie lombarde come Como. La nuova organizzazione prevede il recapito a giorni alterni anche oltre i limiti previsti dall'Agcom, creando un peggioramento del servizio ai cittadini che si vedranno recapitare la posta solo due/tre volte a settimana e che produrrà una consistenza
riduzione di personale ed in primo luogo dei portalettere. Inoltre l'Azienda sta procedendo senza i necessari investimenti in mezzi ed infrastrutture necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori e la qualità del servizio". Nei prossimi giorni la Slc Cgil
"promuoverà iniziative nei confronti dei soggetti istituzionali e politici interessati al servizio pubblico/universale che Poste
dovrebbe garantire comunque. In questo senso Anci Lombardia, da noi sollecitata, ha chiesto un incontro a Poste Italiane S.p.A. Per verificare l'impatto sul territorio della riorganizzazione in argomento"
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