Dopo l’adesione massiccia alle 4 ore di sciopero del 29 settembre, i sindacati confederali dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, hanno indetto per martedì 10 novembre 8 ore d’interruzione dal lavoro.
La motivazione è la stessa: dopo sette mesi di trattative, Asf continua a opporsi a un accordo sindacale che dia ampie garanzie alla ricollocazione, interna ad ASF , delle lavoratrici e dei lavoratori non idonei alla mansione. I mezzi pubblici si fermeranno dalle 8.30 alle 16.30. È previsto un presidio davanti al Comune di Como dalle 10 alle 13.
«Per prima cosa – commenta Marco Fontana, segretario provinciale Filt Cgil – ci scusiamo con gli utenti. Anch’essi sono vittima dell’intransigenza dell’azienda: noi non abbiamo altra scelta. Lo spostamento in avanti dell’età lavorativa crea un problema e le aziende cercano di liberarsi sui lavoratori non più completamente produttivi scaricandoli sul welfare pubblico». L’autista è, da sempre,una delle attività considerate più usuranti: «A questo panorama dobbiamo, purtroppo, registrare il totale disinteresse delle istituzioni locali. Dopo parecchie sollecitazioni, comune di Como e amministrazione provinciale, proprietari del 51% di Asf, non hanno dato cenni di disponibilità a confrontarsi con noi sui motivi dello sciopero, dimostrando totale disinteresse alle ragioni dei lavoratori».