Il Governo, nella seduta di ieri alla Camera in sede di conversione in legge del d.l. 35/2013 sullo sblocco dei pagamenti della P.A., ha accolto un ordine del giorno a prima firma dell’on. comasco Mauro Guerra, Coordinatore nazionale ANCI dei piccoli Comuni, che impegna il Governo stesso "ad individuare con urgenza le modalità con le quali escludere totalmente dai vincoli del Patto di stabilità interna i comuni con popolazione tra 1000 e 5000 abitanti".
Contemporaneamente sono state introdotte importanti modifiche al decreto che segnano dei primi concreti passi in questa direzione e nell'alleggerimento dei vincoli del Patto per tutti i Comuni.
In particolare è stato previsto che:
-) i Comuni potranno escludere, nei limiti di 5 miliardi, dai vincoli del patto di stabilità non solo i pagamenti dei debiti in conto capitale maturati entro il 31.12.2012 e non ancora pagati, ma anche i pagamenti della stessa natura già effettuati prima del 9 aprile 2013;
-) con il Patto di stabilità verticale le Regioni metteranno a disposizione di Province e Comuni spazi finanziari per 1.272.006.281 euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 per pagamenti di debiti di parte capitale, anche successivi al 31.12.2012, che saranno esclusi dai vincoli del Patto. In particolare si tratta di 954.004.710 euro all'anno per i Comuni, di cui almeno il 50% a favore dei piccoli Comuni con popolazione fra 1000 e 5000 abitanti.
Complessivamente si tratta di una importante manovra di abbattimento del peso del patto per tutti i Comuni e di grande rilievo per i piccoli Comuni, per i quali vi è poi l'impegno del Governo a lavorare per la loro totale esclusione. “Sono buone notizie non solo per i Comuni ma per le imprese, soprattutto quella piccole e medie – commenta l’On. Guerra -. Si comincia a rimettere in circolazione liquidità, a pagare imprese che attendono da troppo tempo, a ridare fiato agli investimenti degli enti locali, a ridare una prospettiva di sostenibilità ai piccoli Comuni. Buone notizie anche per la semplificazione delle procedure e per le possibilità' di compensazione tra crediti e debiti fiscali delle imprese. Ora tocca al Senato garantire questi risultati e portare rapidamente al l'approvazione definitiva della legge di conversione e lavorare perché, dopo gli sgravi, divenga effettivamente norma l'impegno al l'esclusione dal patto dei piccoli Comuni”.
Como, 15 maggio 2013