
Hanno predisposto e approvato negli anni numerose leggi ad hoc, che prevedono per loro prebende sostanziose inserite in mille anfratti, che solo loro conoscono, per poterne usufruire a piacimento. Tutto ciò nonostante il referendum contro il finanziamento pubblico ai partiti, vinto dal popolo italiano.
Hanno mangiato per anni alle nostre tavole sempre più impoverite. Perciò non basta dire che ci saranno i controlli da ora in poi: bisogna proprio eliminarli questi sprechi ingiusti, che riusciamo a scoprire solo quando salta fuori il ladro. Così possiamo prendercela coi vari Lusi e Fiorito, dimenticando che non si ruba ai partiti, ma a tutti gli italiani. Perché quei soldi sono nostri.
Se un politico non stringe la cinghia insieme a noi, come farà a capire e operare di conseguenza? E poi, di quanta massa di denaro abbisognano i partiti?
II nostro disgusto è tanto, ma troppo è anche il nostro silenzio. Dovremmo saper andare oltre il mugugno e protestare pubblicamente la nostra indignazione. E' l'unico modo per allentare quel crampo allo stomaco che ci prende ogni volta che ascoltiamo un notiziario o leggiamo i giornali.
Faccio del populismo? Se ciò mi accomuna a coloro che non ne possono più, ebbene sì.
Tonina Santi