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Mi chiedo come mai, tutti, a destra, a sinistra, in alto e in basso, non abbiano fatto caso ad una verità lampante: Francesco I è un nome da re e che re. Vissuto nella Francia del 1500, è stato un re che ha lasciato monumenti insigni e avviato la centralizzazione spinta della nuova nazione. Ha perso una battaglia pavia contro Carlo V , "tutto è perduto fuorchè l'onore" , ha subito una lunga detenzione a Madrid. Riscattato ha accompagnato sul letto di morte una grande star del tempo , Leonardo da Vinci che presso di lui ha passato l'ultima parte della sua vita. Sarebbe da stolti prendere un cardinale, Jorge Bergoglio, per un ignorante , veramente da stolti, avere gli occhi foderati di prosciutto.
Bergoglio, uomo di chiesa, della chiesa più conservatrice, compromesso fino in fondo nelle porcaherie, atrocità disumane, della giunta militare negli anni Settanta nel suo paese, in un libro e, cercando in rete, soprattutto in lingua spagnola, si trovano migliaia di pagine, ha persino, di questo è stato accusato nei tribunali, di aver indicato gli obiettivi ai militari. Almeno nel caso di due gesuiti che operavano nelle favelas di Buenos Aires, Bergoglio li avrebbe praticamente denunciati, costoro sono stati arrestati e torurati, uno di loro è morto in seguito alle atrocità subite.

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La città ha sempre avuto paura della gente di campagna, ne ha avuto paura temendone le intemperanze, le numerose rivolte che fin dall'epoca romana hanno squassato il "mondo civile".

Rivolte dei pezzenti, jacqueries, pugacevscine: tanti nomi per definire un fenomeno che ha posto la questione della diversità della ruralità, della radicale opoosizione che, spesso, ha contrapposto questi due mondi.

Un radicato pregiudizio che persiste a tutt'oggi, individua nella gente di campagna la retroguardia e la Vandea più nera, il vero ricettacolo di ogni conservatorismo e dei più beceri. Nel linguaggio delle principali lingue europee il contadino, appunto, abitante del contado, ovvero "fuori" dal centro, dal borgo, è dipinto come il diverso, il non affidabile, l'elemento o folcloristico, clown viene da "colonus", oppure il selvaggio, lo zotico, il bifolco, il cafone, il villano, il terrone e via elencando.

Le lingue sono state codificate dalla gente di città, il borghese ha eletto se stesso a modello di equilibrio e di saggezza, i suoi costumi sono stati eletti a soli costumi rispettabili. Chi sgarra è, naturalmente, "un cafone".

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E' possibile che fuori dalle dichiarazioni sull'argomento, sempre roboanti, che si ascoltano sul tema, dei contadini, vecchi o nuovi, poco importa, prendano in mano essi stessi per le corna il tema della terra e dei semi e ne facciano battaglia di prima linea per l'autodeterminazione e per stabilire nuove condizioni di vita, di gestione, di rappresentanza del mondo rurale su scala nazionale e planetaria?

"I contadini sono l'unico futuro possibile", "Solo un contadino ci salverà" e parlano Ermanno Olmi e Carlo Petrini sulle pagine di Repubblica e del Corriere. Qualcuno, Davide Ciccarese, si è andato a prendere la briga di analizzare, cercare e riflettere con quanto di meglio si muove nel panorama contadino italiano, in questo libro che è un valido strumento per quanti altri volessero capire e cominciare un percorso verso la campagna, egli ha messo insieme le realtà più incisive, più attente nel campo della "nuova contadinità". Lo ha fatto con un percorso che lo ha visto interloquire, ad uno di questi momenti c'ero anch'io, con i protagonisti del possibile rinascimento in atto nella campagna italiana. E' andato, ha preso appunti, ha intervistato.

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Buon giorno,
per farVi una cosa gradita Vi informiamo della nuova pubblicazione
dello scrittore Cheikh Tidiane Gaye residente ad Arcore edita da Jaca
Book con prefazione del sindaco di Milano Giuliano Pisapia:
Titolo: Prendi quello che vuoi, ma lasciami la mia pelle nera.
Il libro è già disponibile in tutte le librerie Feltrinelli.
Vi chiediamo gentilmente la diffusione anche nelle Vostre mailing list.
Si prega di contattarci per eventuali presentazioni.
Grazie per la condivisione
Cordialmente
Buona lettura
http://www.cheikhtidianegaye.com/2013/01/prendi-quello-che-vuoi-ma-lasciami-la-mia-pelle-nera/

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